Interessante discussione. Volevo precisare perchè pullus significasse "cucciolo" mentre ha poi preso il significato di "pollo". Dopo il crollo dell'impero, le città vennero abbandonate a favore delle campagne; intanto però povertà e mancanza di mezzi crescevano. Animali come vitelli o agnelli furono sempre meno comuni, e fu così che la parola per "cucciolo" venne utilizzata per il cucciolo dell'animale rimasto, più diffuso ed economico: il pollo. Ciao
Per quanto riguarda la poiana, ti riporto un aneddoto che mi è stato raccontato da mia madre e che si riallaccia direttamente a quanto ha detto Andrea, che è appunto di Ferrara. Mia madre è cresciuta nell'Agro Pontino, località che, come è noto, in tempo di guerra fu "colonizzata" da agricoltori provenienti da varie località del Nord Italia, tra cui i ferraresi. Quando era bambina le è capitato più volte di vedere dei contadini di quelle zone che, alla vista di un rapace che in cielo dispiegava le sue ali, cominciavano ad urlare come ossessi agitando le braccia come forsennati in direzione dell'uccello, gridando "La poiana! La poiana!". A chi domandava loro il perchè di quello strano comportamento, i contadini spiegavano che il grosso rapace costituiva un serio pericolo per quel giovane e "disgraziato" pennuto che era il pulcino...
Quando era bambina le è capitato più volte di vedere dei contadini di quelle zone che, alla vista di un rapace che in cielo dispiegava le sue ali, cominciavano ad urlare come ossessi agitando le braccia come forsennati in direzione dell'uccello, gridando "La poiana! La poiana!". A chi domandava loro il perchè di quello strano comportamento, i contadini spiegavano che il grosso rapace costituiva un serio pericolo per quel giovane e "disgraziato" pennuto che era il pulcino...
Anche mia nonna me lo ha raccontato spesso, e lei ha passato l'infanzia qui nel mio paese... Ciao