Cima di Caione è un tremila metri (3140) che può effettivamente essere raggiunto da tutti. Non presenta infatti, nel tragitto normale che sale dalla piana di Ercavallo, altra difficoltà che lunghi tratti di pietraia disagevole e un percorso non chiaramente segnato, anche se facile da individuare e solcato da evidenti tracce. Sorge come ultimo pilastro del costolone Sud del Corno dei Tre Sinori, che scende poi sul passo delle Graole. Ad Ovest ha la valle delle Messi e la strada che sale al passo Gavia; ad Est la grande spianata di Ercavallo, lumeggiata da cento laghi. Proporremo qui un percorso di salita alternativo, ad anello, salendo dal versante Sud (passo delle Graole) e discesa dalla normale, ai laghetti di Ercavallo.
Iniziamo, come nostro solito, da alcune viste dai monti circostanti.
Qui lo vediamo da Nord, dalla vetta del Corno dei Tre Signori. Dietro svetta l'Adamello. Subito a destra, sulla cresta che viene verso di noi, il picco dei Camosci, testimone di giovanili arrampicate di Alberto.
Immagine 01: dal Corno dei Tre Signori, 24 luglio 2008
Un ingrandimento dell'immagine precedente, ci permette di tracciare la via di salita normale: dai laghetti di Ercavallo si prende il sentiero segnato n.53, del passo delle Graole. Prima di scavalcare il costolone ed entrare sul versante della valle delle Messi, si abbandona a destra, per salire nel vallone pietroso che scende dalla vetta, e raggiungere lo splendido laghetto di Ercavallo, uno dei più alti della provincia di Brescia (superato solo dai laghetti della Piramide di Somalbosco). Da qui si sale un tratto leggermente verso destra, per superare una prima balza di rocce, e poi si gira decisamente a sinistra, per immettersi in una canalone, o piuttosto una insellatura, che porta alla vetta.
Immagine 03: da Cima di Ercavallo (mt 3068), 3 agosto 2008
Per salire a cima Caione si parte, comunque, dalle Case di Viso (parcheggio superiore, 1800mt). Il percorso che ora descriviamo è quello alternativo, con sviluppo circolare e ritorna dalla normale. Imboccata la mulattiera di fondo valle, invece di girare a destra per i laghi di Ercavallo, si prosegue diritti, quindi si gira a sinistra, seguendo la strada, fino a raggiungere la malga del Forgnuncolo (mt 2110). Qui si prosegue ancora verso sinistra, per superare il torrente. Si prende quindi a destra, per un sentierino segnato, che porta, per la massima pendenza, fino ad una malghetta diroccata. Là si volge decisamente a destra, abbandonando ogni segnale, e si sale verso Caione, costeggiando una fascia detritica, fino a raggiungere il sentiero orizzontale proveniente da Ercavallo e diretto al passo delle Graole. Si segue verso le Graole (sn) per un centinaio di metri, poi si inizia a salire in un vallone di grossi massi. La descrizione del percorso prosegue nelle prossime postate.
Riproponiamo l'immagine n.02 su cui abbiamo tracciato la parte superiore del percorso, subito dopo aver abbandonato la malghetta diroccata. In rosso è segnata una deviazione al passo delle Graole, con salita alla prima cima (questa deviazione è stata effettivamente da noi percorsa nei due sensi).
Immagine 07: da Cima di Ercavallo (mt 3068), 3 agosto 2008
In quest'altra immagine, rivediamo lo stesso percorso con altra angolatura, dal Rifugio Bozzi. Il vallone detritico che sale a cima Caione da Ovest è all'inizio abbastanza agevole. Poi si trasforma in una costa erta di grandi massi che si superano con l'uso di mani, piedi e dentiere. Si passa attraverso una gola stretta e si perviene ad un bell'altipiano. Qui abbiamo girato a destra, fino a raggiungere lo sperone Sud, che si sale con facilità, tenendosi un poco verso Est.
Per finire l'illustrazione del percorso, eccolo visto dal passo delle Graole. In rosso il sentiero, in giallo il percorso non segnalato, da effettuarsi ad occhio.
Immagine 09: dal passo delle Graole, 16 luglio 2008
L'ambiente, da qui, è selvaggio e poco frequentato, ed è facile imbattersi in animali di varie specie e taglia. Ne postiamo alcuni, incontrati nelle due volte che abbiamo effettuato il percorso. Queste due cerve volevano passare dove eravamo noi, e non si sono fatte intimidire: ci sono sfilate accanto e poi sono scappate a gambe levate.
Immagine 11: cima Caione e Graole, 16 luglio 2008.
Eccoci sul sentiero: alle nostre spalle il percorso di salita, subito al di là del macereto. In lontananza, in centro contro cielo, le due cime del monte Ercavallo, un altro 3000 cui dedicheremo il prossimo servizio.