Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
Inserito il - 29 gennaio 2006 : 22:58:27
Classe: Hexapoda Ordine: Lepidoptera Famiglia: Lasiocampidae Genere: Poecilocampa Specie:Poecilocampa alpina ssp. canensis
Prima serata senza pioggia e con temperatura sopra lo zero: finalmente posso accendere la lampada al mercurio, e, alle 22, erano arrivate 24 tra maschi e femmine di Poecilocampa alpina canensis, specie che di solito vola sotto Natale ma quest'anno, tranne pochi individui a novembre, sembra comparire adesso:
Paolo Mazzei Link Moths and Butterflies of Europe Link Amphibians and Reptiles of Europe
Modificato da - Holly in Data 02 gennaio 2016 13:48:46
Inserito il - 29 gennaio 2006 : 23:10:05
Classe: Hexapoda Ordine: Lepidoptera Famiglia: Geometridae Genere: Erannis Specie:Erannis defoliaria
L'unica altra specie (tre individui) è l'Erannis defoliaria, geometride che vola tra l'autunno e l'inizio della primavera (la femmina è attera), presente in due "forme" molto diverse (stasera c'erano entrambe):
e questa è la femmina (foto di Chris Steeman):
Paolo Mazzei Link Moths and Butterflies of Europe Link Amphibians and Reptiles of Europe
Inserito il - 04 febbraio 2006 : 23:56:56
Classe: Hexapoda Ordine: Lepidoptera Famiglia: Noctuidae Genere: Conistra Specie:Conistra rubiginosa
Dopo qualche giorno di freddo, un'altra serata sopra lo zero, ed ecco che arriva il primo Noctuidae del 2006, una Conistra rubiginosa (precoce, di solito vola a marzo):
Inserito il - 05 febbraio 2006 : 00:00:32
Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Dytiscidae Genere: Dytiscus Specie:Dytiscus sp.
... poi vedo qualcosa di grosso e insolito che si muove, un po' infreddolito, sotto le lampade, cos'è?... una femmina di ditisco! Mai visti a febbraio...
Inserito il - 05 febbraio 2006 : 08:57:08
Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Dytiscidae Genere: Dytiscus Specie:Dytiscus sp.
Molto bella la femmina del Dytiscus: dovrebbe essere quella del Dytiscus circumflexus. In questa specie infatti la femmina ha le elitre lisce come nel maschio, mentre in quella più simile, cioè il D. marginalis, le elitre della femmina sono solcate (vedi qui). A dire il vero esiste una forma femminile del D. marginalis ad elitre lisce, ma è poco frequente ed in ogni caso piccole tracce di solchi alla base sono sempre visibili.
La tua foto del Ditisco mi offre lo spunto per parlare della difficoltà di fotografare gli insetti acquatici nel loro ambiente! Impresa veramente non facile per tante e ovvie ragioni. Mi piacerebbe vedere postate immagini, anche non necessariamente eccellenti, di questo ambiente affascinante e off-limits per il fotografo naturalista. Qui posto quella di una larva di Dytiscus sp., tratta da una vecchia diapositiva, scattata sulle Madonie nel 1988: niente di che, ma molto interessante il soggetto (due belle immagini della larva di D. marginalis, le potete vedere nel solito sito tedesco, qui e qui)
Se avete altre immagini di insetti acquatici, sarebbe forse il caso di inserirle in una nuova discussione, per renderne più agevole la ricerca agli utenti.
Marcello
Modificato da - Velvet ant in data 05 febbraio 2006 08:59:58
Mi piacerebbe vedere postate immagini, anche non necessariamente eccellenti, di questo ambiente affascinante e off-limits per il fotografo naturalista.
La sfida è lanciata . Purtroppo qui intorno abbiamo pochissimi ambienti umidi naturali, ma qualche cosa si trova. E non è detto che non si fa qualche bella zingarata prima o poi. Preparatevi ad essere stupiti!
I Dytiscus presenti nell'Italia centrale dovrebbero essere:
Dytiscus semisulcatus Dytiscus circumcintus Dytiscus dimidiatus Dytiscus mutinensis Dytiscus marginalis Dytiscus pisanus Dytiscus circumflexus Questo, per la colorazione del pronoto, dovrebbe essere dimidiatus o mutinensis, opterei per mutinensis perché la femmina di questa specie ha le elitre lisce.
Non del tutto convinto della determinazione del ditisco (non sono certo un'esperto, sto solo cercando di capirci qualcosa con la nuova guida "Adephaga" di du Chatenet... ), sono andato a riprendere il file RAW (NEF) del ditisco (quella di prima era un ritaglio del jpeg generato direttamente dalla macchina, glieli sto facendo generare sempre entrambi) e, in effetti, si riesce a tirargli fuori "informazioni" che il jpeg non aveva più:
Caro Paolo, in effetti il carattere fondamentale per potere distinguere D. dimidiatus e D. mutinensis da D. circumflexus è la forma dell'apice delle apofisi metacoxali (particolare che si osserva nella parte ventrale dell'insetto) , che è arrotondato in D. dimidiatus e D. mutinensis, spiniforme nel D. circumflexus. Per dare una risposta definitiva ci vorrebbe la foto dell'animale a pancia all'aria!
Marcello
Modificato da - Velvet ant in data 05 febbraio 2006 23:32:00
Riecco la Poecilocampa canensis (Leraut fa una revisione del genere e riporta canensis allo stato di specie, e alpina come sottospecie di P. populi...), stavolta proprio a Natale: 15 maschi alla lampada il 24 notte, mentre nelle sere precedenti, più fredde, non volava assolutamente nulla
Inserito il - 27 dicembre 2007 : 13:03:24
Classe: Hexapoda Ordine: Lepidoptera Famiglia: Notodontidae Genere: Ptilophora Specie:Ptilophora variabilis
Riprendo da vecchie discussioni: le lampade che si usano per attrarre insetti fototropi sono di solito di quattro categorie:
- lampade al mercurio: di solito da 125W (ne esistono anche di potenza maggiore), hanno una buona emissione nell'ultravioletto, richiedono un reattore (ballast) in serie, sono alimentate a 220V, sono quelle che usiamo sempre per i lepidotteri; l'involucro di vetro della lampada è verniciato di bianco-latte per proteggere dalla eccessiva quantità di ultravioletti, ne vengono prodotte anche di trasparenti, vanno ordinate appositamente ad una casa produttrice finlandese e devono essere usate con attenzione - mai guardarle direttamente senza occhiali protettivi! -.
- lampade a luce miscelata: da 160W, sono costituite da una lampada al mercurio che contiene anche un filamento a incandescenza che fa da reattore all'ampolla al mercurio; il vantaggio è che possono essere alimentate direttamente senza ballast, lo svantaggio è che la luce è leggermente più gialla e attira un po' meno (usiamo comunque molto anche queste, in realtà è buona norma usarle entrambe, alcune specie gradiscono più le une e altre le altre...).
- tubi attinici (tipo tubi al neon), di solito con emissione spostata sull'ultravioletto (non ho esperienza diretta, secondo me converrebbe sperimentare tubi per acquari o piante, tipo Grolux, Truelite o simili, che io uso per le orchidee e le piante carnivore ); non molto pratici, vanno alimentati a 220V, necessitano di reattore e starter, sono ingombranti ma consumano poco;
- lampade al Wood (o a luce nera); le ho usate in Venezuela e alle Seychelles, attirano abbastanza ma illuminano poco, tanto che serve una torcia portatile per vederci qualcosa... sono comode in situazioni in cui non si può dare troppo fastidio con una luce troppo forte.
Le più comode perché direttamente alimentabili a 220V senza complicazioni, sono le lampade a luce miscelata, le trovi anche nel piccolo negozio che vende materiale elettrico, tutt'al più basta ordinarle. Sono vendute anche nei negozi di acquari, in quanto, per la loro emissione nell'ultravioletto, sono utili per la crescita delle piante, ma te le fanno pagare mediamente di più...
Vanno posizionate accanto ad uno schermo bianco (un telo per le "cacce al lume" in movimento, retto in verticale da dei pali di alluminio o tenuto steso a terra, un muro bianco per le postazioni fisse), al riparo dalla pioggia (è necessaria una copertura superiore, anche piccola, dato che, scaldandosi molto, se vengono colpite dall'acqua è facile che vadano in mille pezzi). Devono essere accese da quando comincia a fare buio fino a notte inoltrata (nel periodo estivo, alcune specie arrivano anche dopo mezzanotte, ma il maggior "volo" si ha tra le dieci e le undici.
Le nottate migliori sono quelle senza luna (diciamo da una settimana dopo la luna piena fino al primo quarto di luna crescente), o ancora meglio con cielo coperto, temperatura alta, tempo afoso e senza vento.
Se si pianifica l'accensione di un lume fisso, è buona norma non tenerlo acceso 365 giorni all'anno, perché si indurrebbero i pipistrelli a frequentare la zona con assiduità, decimando la popolazione di farfalle; è meglio spegnere la lampada intorno ai giorni di luna piena, e in tutte le notti in cui le condizioni non siano ottimali.
... e aggiungo un'altra tipica "farfalla di Natale", la Ptilophora plumigera, il cui maschio ha le antenne particolarmente sviluppate
Inserito il - 27 dicembre 2007 : 13:36:27
Classe: Hexapoda Ordine: Lepidoptera Famiglia: Geometridae Genere: Operophtera Specie:Operophtera fagata
... e un geometride invernale (Operophtera fagata), vola anche a Natale ma lo si vede tutto l'inverno (il maschio è questo, la femmina ha due moncherini di ali, non vola e attende il maschio sui tronchi di faggio e quercia su cui deporrà le uova)
Ecco, è proprio Operophtera fagatache incontro ogni sera intorno alle lampade esterne, è l'unica che continua imperterrita, avrà dell'anticongelante nelle arterie.... Devo tirar fuori di nuovo la lampada a luce mista che avevo acquistato qualche ano fa, in occasione di un censimento di lepidotteri....