Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
ciao a tutti! a proposito di tanatosi e autoemorrea, vi posto un incontro ravvicinato in sequenza con questo coleottero (dico giusto?). Il fenomeno è interessante da osservare, anche se purtroppo a farne le spese è stata questa bella forma di vita... che se ne è andata via un po' stressata! Qualcuno sa dirmi di che insetto si tratta? Dal prognatismo si direbbe un predatore.
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Modificato da - Vitalfranz in Data 03 marzo 2009 22:15:55
E' un Meloidae. Non è predatore, gli adulti sono fitofagi e le larve sono parassite di imenotteri e ortotteri. Producono la cantaridina che in grosse dosi è tossica. Penso sia Meloe proscarabeus. Ciao
o meloe violaceus, sono molto simili tra loro i meloidi, ci vorrebbe un esperto, aggiungo che si tratta di un maschio riconoscibile per le antenne curve
musica per le mie orecchie! mi date delle notizie molto interessanti!... la cantaridina, presumo sia stata isolata per la prima volta da un cantaride... o no?
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Inserito il - 05 ottobre 2008 : 13:00:40
Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Meloidae Genere: Lytta Specie:Lytta vesicatoria
Questa è la Lytta vescicatoria (Meloidae) e comunemente è chiamata cantaride.
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(erano talmente presi dalla copula che io non li disturbavo affatto!!)
La famiglia Cantharidae include insetti come Rhagonycha fulva e Cantharis rustica che sono predatori. Non so se anche questi producano la cantaridina Speriamo che qualche esperto ci illumini!! Ciao
Giacomo
Modificato da - Vitalfranz in data 23 maggio 2009 14:12:58
Questa è la Lytta vescicatoria (Meloidae) e comunemente è chiamata cantaride. Immagine: 61,5 KB Immagine: 58,26 KB
(erano talmente presi dalla copula che io non li disturbavo affatto!!)
La famiglia Cantharidae include insetti come Rhagonyca fulva e Cantharis rustica che sono predatori. Non so se anche questi producano la cantaridina Speriamo che qualche esperto ci illumini!! Ciao
Giacomo
preziosissime info! grazie!
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tanto per recapitolare un po'; la Lytta vescicatoria, che produce la cantaridina, è un Meloide e non un Cantharidae, come esattamente è stato detto. I veri Cantharidae non producono cantaridina, ma questa sostanza è una prerogativa dei Coleotteri Meloidae e Anthicidae, due Famiglie filogeneticamente molto affini. Quello rappresentato nella foto di David è un Meloide del Genere Meloema non è nè il proscarabeus nè il violaceus ; però per sapere che specie è dovrei consultare la Fauna d'Italia sui Meloidi che però non ho qui. Forse alla specie ci arriva prima qualche altro frequentatore del Forum...
Messaggio originario di Herzog: Quello rappresentato nella foto di David è un Meloide del Genere Meloe ma non è nè il proscarabeus nè il violaceus ; però per sapere che specie è dovrei consultare la Fauna d'Italia sui Meloidi che però non ho qui. Forse alla specie ci arriva prima qualche altro frequentatore del Forum...
Non c'è bisogno ne' dell'uno dell'altro, basta consultare la tassonomia (libri in altro a destra) e.... c'è!
... Producono la cantaridina che in grosse dosi è tossica ...
tutto sta a intendersi... a quanto ho trovato, la dose letale di cantaridina per un adulto è intorno ai 30 mg
in passato, la cantaridina è stata largamente usata non solo per quello scopo, con frequenti esiti letali dovuti a compromissione irreversibile dei reni, ma forse ancor più come vescicante, quando si riteneva che la vesciche si formassero attirando a sé gli umori malsani del corpo, e quindi se ne provocava la formazione e successivamente le si rompeva in modo di "purificare" l'organismo...
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare