Stampa Pagina | Chiudi Finestra

Uova di ragno

Stampato da: Natura Mediterraneo
URL Discussione: https://www.naturamediterraneo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=45485
Stampato il: 01 maggio 2024

Discussione:


Autore Discussione: vladim
Oggetto: Uova di ragno
Inserito il: 11 aprile 2008 09:57:09
Messaggio:

Nel maggio 2002, spostando un vecchio mobile in cantina, in mezzo ad una strana tela di ragno, ho trovato questo “bozzolo” contenente delle uova (prima immagine).
Sono tornato 12 giorni dopo, e mentre alcune uova era intatte, accanto ad esse si individuava la presenza di alcuni ragnetti (seconda immagine).

E sulla sinistra , in un altro “bozzolo”, sembrava ci fossero le spoglie di qualcosa di simile ad un piccolissimo bruco (terza immagine).

Poi i vari impegni mi hanno fatto dimenticare la cosa, e non so come sia evoluta la situazione.

Di che tipo di ragno potrebbe essersi trattato? E quel “bruco” poteva rappresentare una “riserva di cibo” per i neonati, anche se non era nel loro stesso “bozzolo”?

Grazie
Vladim


Immagine:

244,86 KB
Immagine:

186,01 KB
Immagine:

211,65 KB

“…il signore Iddio ….condusse tutti gli animali da Adamo, per vedere con quali nomi li avrebbe chiamati, poiché il nome che egli avrebbe imposto ad ogni animale vivente, quello doveva essere il suo vero nome. Adamo dunque diede il nome ad ogni animale…”
(Genesi, 2,19-20)

Risposte:


Autore Risposta: PiErGy
Inserita il: 11 aprile 2008 16:13:39
Messaggio:

Il cocoon credo appartenga a un Theridiidae, difficile dire altro... La larva (credo sia di Dermestidae) non è una riserva di cibo; è facile trovarne in prossimità delle tele: si nutrono di quel che rimane delle prede dei ragni e di altri resti di orgine animale.

...E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome, ora il tempo è un signore distratto, è un bambino che dorme. Ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano, cosa importa se sono caduto, se sono lontano...


Autore Risposta: vladim
Inserita il: 12 aprile 2008 10:29:08
Messaggio:

Grazie PiErGy!
Non sapevo che ii "bozzolo" dei ragni" si chiamasse cocoon.
Allora ho fatto una ricerca nel forum, e OVVIAMENTE ho trovato
tutte le informazioni che desideravo.
E così, si tratta di un Theriidae!
Meno male che non siamo nel Far West, altrimenti avrei richiesto una disinfestazione contro le vedove nere.
In quanto alla larva, è molto probabile si tratti di Dermestidae.
Qui in casa ho trovato infatti sia larve che adulti di Anthrenus,...anche se la larva di Anthrenus, con tutti i suoi peli, mi pare abbastanza diversa da questa.
Ciao
Vladim


Autore Risposta: PiErGy
Inserita il: 12 aprile 2008 11:05:36
Messaggio:

Le vedove nere (genere Latrodectus) costruiscono un cocoon molto diverso da quello in foto, giallastro e "cartaceo"... Se googli ti fai un'idea. Quindi anche in America potresti tranquillamente evitare una disinfestazione.

Sulla larva, il genere dovrebbe essere Dermestes (EffeCi dixit).

...E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome, ora il tempo è un signore distratto, è un bambino che dorme. Ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano, cosa importa se sono caduto, se sono lontano...


Autore Risposta: Hemerobius
Inserita il: 12 aprile 2008 11:34:32
Messaggio:

Messaggio originario di vladim:
Non sapevo che ii "bozzolo" dei ragni" si chiamasse cocoon.
...


Cocoon significa bozzolo in inglese, quindi il bozzolo dei ragni si chiama the spider cocoon ... in inglese.




Ciao Roberto

verum stabile cetera fumus


Autore Risposta: Chordewa
Inserita il: 12 aprile 2008 12:32:25
Messaggio:

è impressionante la velocità di Roberto nell'intervenire ogni qualvolta venga si parli di termini in inglese

Ciao
Roberta

------
Io non capisco come si possa passare davanti ad un albero e non essere felici di vederlo (F. Dostoevskij)

-----
Non è possibile discendere due volte nello stesso fiume, nè toccare due volte una sostanza mortale nello stesso stato; per la velocità del movimento, tutto si disperde e si ricompone di nuovo, tutto viene e va. (Eraclito)


Autore Risposta: Hemerobius
Inserita il: 12 aprile 2008 12:50:20
Messaggio:

Messaggio originario di Chordewa:
è impressionante la velocità di Roberto nell'intervenire ogni qualvolta venga si parli di termini in inglese


Posso seriamente dire che tutte le volte che posto un intervento "terminologico" mi sento a disagio. Capisco di risultare antipatico, bolso, "sclerato" (come dicono i miei studenti), &c. &c.
La cosa naturalmente non mi piace .
Poi penso a come siete bravi, soprattutto voi araneologi (lo dico veramente, senza alcuna ironia), e mi dispiace che abbiate la tendenza ad usare un gergo invece che un corretto linguaggio scientifico ... e così pignoleggio inesorabilmente .

Spero mi vogliate bene lo stesso !


Ciao Roberto

verum stabile cetera fumus


Autore Risposta: vladim
Inserita il: 12 aprile 2008 13:24:09
Messaggio:

A questo punto non capisco perchè si debba usare un termine inglese.
A meno che non si sia deciso di lasciare il termine bozzolo agli insetti(es. baco da seta) e usare il vocabolo inglese per gli artropodi non-insetti...

Rispondendo a PiErGy, la mia frase riguardo alle vedove nere era solo una battuta. Ho abitato per un anno, per lavoro, a Phoenix (Arizona) e di vedove nere ne ho viste a iosa.
Ho potuto anche constatare che si possono avvicinare
senza alcun rischio; basta non disturbarle.
Avevo notato le loro grandi tele "incasinate" e appiccicose. Non ricordo i loro cocoons, ma (googlando ne ho visto le foto) è probabile che, se li ho visti, li abbia considerati corpi estranei, caduti per caso nella tela.
D'altra parte, anche nel caso della mia foto, ho capito che si trattava di un bozzolo-cocoon solo perchè le uova erano visibili.

Quante cose ho imparato!
Grazie
Vladim




Autore Risposta: Henry
Inserita il: 12 aprile 2008 13:37:44
Messaggio:

Penso che Piergy abbia usato il termine cocoon in "automatico".. è un termine internazionale e viene utilizzato moltissimo.. Cocoon in italiano può essere tradotto come ovisacco o sacco ovigero..

ciao!

Mandi..!


Autore Risposta: Chordewa
Inserita il: 12 aprile 2008 13:42:11
Messaggio:

Messaggio originario di Hemerobius:

Messaggio originario di Chordewa:
è impressionante la velocità di Roberto nell'intervenire ogni qualvolta venga si parli di termini in inglese


Posso seriamente dire che tutte le volte che posto un intervento "terminologico" mi sento a disagio. Capisco di risultare antipatico, bolso, "sclerato" (come dicono i miei studenti), &c. &c.
La cosa naturalmente non mi piace .
Poi penso a come siete bravi, soprattutto voi araneologi (lo dico veramente, senza alcuna ironia), e mi dispiace che abbiate la tendenza ad usare un gergo invece che un corretto linguaggio scientifico ... e così pignoleggio inesorabilmente .

Spero mi vogliate bene lo stesso !


Ciao Roberto

verum stabile cetera fumus


Da parte mia sicuramente massima simpatia, non per niente ho risposto con 3 sorrisi!
Credo sia tutto dovuto alla carenza di letteratura italiana per cui si tende a ereditare i termini stranieri...anche se io sono la prima a dire bozzolo piuttosto che cocoon tendo solitamente ad adattarmi alla terminologia usata dagli altri. Io direi benvenuta la pignolera, non può che portare a miglioramenti, poi in quanto pignola per vocazione...
Per il resto la parola agli araneologi veri e non a me

Ciao ciao
Roberta

------
Io non capisco come si possa passare davanti ad un albero e non essere felici di vederlo (F. Dostoevskij)

-----
Non è possibile discendere due volte nello stesso fiume, nè toccare due volte una sostanza mortale nello stesso stato; per la velocità del movimento, tutto si disperde e si ricompone di nuovo, tutto viene e va. (Eraclito)


Autore Risposta: Chordewa
Inserita il: 12 aprile 2008 13:43:30
Messaggio:

Messaggio originario di Henry:

Penso che Piergy abbia usato il termine cocoon in "automatico".. è un termine internazionale e viene utilizzato moltissimo.. Cocoon in italiano può essere tradotto come ovisacco o sacco ovigero..

ciao!

Mandi..!


beh ma da dizionario la traduzione precisa è bozzolo
(Enrico caro, non volermi male, un abbraccione!)
Roberta

------
Io non capisco come si possa passare davanti ad un albero e non essere felici di vederlo (F. Dostoevskij)

-----
Non è possibile discendere due volte nello stesso fiume, nè toccare due volte una sostanza mortale nello stesso stato; per la velocità del movimento, tutto si disperde e si ricompone di nuovo, tutto viene e va. (Eraclito)


Autore Risposta: PiErGy
Inserita il: 12 aprile 2008 14:31:26
Messaggio:

Eh, l'abitudine...La prossima volta userò "egg sac", tecnico ed inglese.

Per vladim: sì, avevo intuito fosse una battuta, ci tenevo solo ad arricchire questo topic con una piccola curiosità.

...E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome, ora il tempo è un signore distratto, è un bambino che dorme. Ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano, cosa importa se sono caduto, se sono lontano...


Autore Risposta: Hemerobius
Inserita il: 12 aprile 2008 21:51:38
Messaggio:

Messaggio originario di Chordewa:
Credo sia tutto dovuto alla carenza di letteratura italiana per cui si tende a ereditare i termini stranieri...


Beh, visto che l'avete presa abbastanza bene ... insisto !

Credo che Roberta abbia colto nel segno indicando come la carenza di una "tradizione" italiana in alcuni gruppi porti i pochi studiosi italiani ad utilizzare soprattutto termini derivanti dall'inglese, se non direttamente termini inglesi.
Parlando con una collega che si occupa di Crostacei Cladoceri ho, ad esempio, scoperto che gli studiosi di questo gruppo usano il termine "ovivoria" per "oofagia", derivandolo da un'analoga abitudine inglese. Per carità, basterà anche capirsi però ...
In una, per altro bellissima, guida sugli stadi preimmaginali degli Odonati italiani si legge una cosa del tipo: "in questo volume si tratteranno solo le larve". Io sarei stato bocciato all'esame di entomologia se avessi utilizzato il termine larva per un insetto eterometabolo, ma all'inglese si dice così e chi ha scritto il libro aveva una formazione più zoologica che entomologica.
La situazione è già caotica e bisognerebbe utilizzare, come si dice oggi, "buone pratiche" per mitigare il problema. Fra l'altro la precisione linguistica, pur essendo in realtà irraggiungibile, favorisce la comprensione reciproca.
Se mi parlate di un bozzolo, io capisco un ricovero tessuto con seta (fra gli insetti costruiscono un bozzolo i Lepidotteri, gli Imenotteri, i Neurotteri Planipenni, gli Afanitteri, e pochi altri produttori di seta). Se mi parlate di ovisacco, io capisco un ricovero non rigido (da qui sacco) contenente le uova; nei ragni coincide col bozzolo, ma non nelle Cocciniglie (Omotteri Sternorrinchi) che è invece ceroso.
Insomma, vedete un po' voi. Il Forum potrebbe anche servire/servirvi per costruire una rigorosa "tradizione" terminologica, per il bene di tutti.

Ciao Roberto
(sempre un po' imbarazzato a scrivere di questi argomenti )



verum stabile cetera fumus


Autore Risposta: Velvet ant
Inserita il: 12 aprile 2008 22:14:39
Messaggio:

Messaggio originario di vladim:
Immagine:

211,65 KB



Più che una larva di Dermestidae questi mi sembrano i resti di un Lepismatidae (Lepisma saccharina o simili): un pesciolino d'argento, per intenderci.
In particolare si notano le tre caratteristiche "code addominali".


Marcello



 


Autore Risposta: PiErGy
Inserita il: 13 aprile 2008 00:40:32
Messaggio:

Resto convinto della mia ipotesi, mi sembra troppo pelosa e "colorata" per essere un tisanuro, e più che cerci ed epiprocto quelli all'estremità del corpo mi ricordano il ciuffo di setole delle larve di Dermestes. Potrei comunque sbagliarmi, ovviamente.

Per Hemerobius: sinceramente trovo la tua "antipatia" per l'inglese un po' esagerata; ci tengo anch'io ad un certo rigore scientifico ma non vorrei neppure che ci sia un utilizzo a tutti i costi di una terminologia tecnica e "forzata" a discapito di una maggiore possibilità e fruibilità comunicativa e di un vocabolario più ricco. "Cocoon", anche in Italia, è un termine molto più diffuso tra gli appassionati di "sacco ovigero" o "ovisacco" ed io lo uso spesso come sinonimo dei termini italiani senza pormi tanti problemi. Anzi, visto che è un termine molto usato, credo sia un bene che anche i neofiti che si avvicinano al mondo dell'aracnologia ne conoscano il significato, meno lampante da cogliere rispetto a "sacco ovigero", "bozzolo" o "ovisacco" (dove la parola dice tutto o quasi). C'è poi da dire che l'aracnologia è ricca di termini tecnici inglesi non traducibili, non mi risulta ad esempio che "ballooning" abbia un corrispettivo italiano...L'inglese c'è, volenti o nolenti, ignorare che c'è (dal mio punto di vista) vuol dire saperne meno, considerando anche che la letteratura aracnologica è praticamente tutta in inglese o tedesco.

...E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome, ora il tempo è un signore distratto, è un bambino che dorme. Ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano, cosa importa se sono caduto, se sono lontano...


Autore Risposta: Hemerobius
Inserita il: 13 aprile 2008 07:01:22
Messaggio:

Messaggio originario di PiErGy:
Per Hemerobius: sinceramente trovo la tua "antipatia" per l'inglese un po' esagerata; ci tengo anch'io ad un certo rigore scientifico ma non vorrei neppure che ci sia un utilizzo a tutti i costi di una terminologia tecnica e "forzata" a discapito di una maggiore possibilità e fruibilità comunicativa e di un vocabolario più ricco. "Cocoon", anche in Italia, è un termine molto più diffuso tra gli appassionati di "sacco ovigero" o "ovisacco" ed io lo uso spesso come sinonimo dei termini italiani senza pormi tanti problemi. Anzi, visto che è un termine molto usato, credo sia un bene che anche i neofiti che si avvicinano al mondo dell'aracnologia ne conoscano il significato, meno lampante da cogliere rispetto a "sacco ovigero", "bozzolo" o "ovisacco" (dove la parola dice tutto o quasi). C'è poi da dire che l'aracnologia è ricca di termini tecnici inglesi non traducibili, non mi risulta ad esempio che "ballooning" abbia un corrispettivo italiano...L'inglese c'è, volenti o nolenti, ignorare che c'è (dal mio punto di vista) vuol dire saperne meno, considerando anche che la letteratura aracnologica è praticamente tutta in inglese o tedesco.


E chi non userebbe la parola computer? Non approvo certo i francesi che hanno forzatamente introdotto l'incomprensibile "ordinateur"!
Fermo restando che ognuno fa liberamente le proprie scelte (altrimenti che scienza sarebbe?), a me continua a sembrare più bella, in un testo in italiano, la soluzione B:
A) la femmina afferra il cocoon (egg-sac) con i propri cheliceri per trasportarlo
B) la femmina afferra il bozzolo (ovisacco) con i propri cheliceri per trasportarlo

Ciao Roberto

PS: voto anch'io per un Dermestide (ma non necessariamente Dermestes)!

verum stabile cetera fumus


Autore Risposta: vladim
Inserita il: 13 aprile 2008 09:32:21
Messaggio:

Visto che la discussione ha preso questa piega, eccomi ad esporre la mia opinione.
Secondo me si dovrebbe usare SEMPRE l’italiano nei casi in cui esiste nella nostra lingua l’esatto equivalente del termine inglese.
Così mi fanno rabbrividire i vari “city marathon” (maratona cittadina), “election day” (giornata elettorale), “pollution charging” (tassa sull’inquinamento), e via dicendo…
In quanto a computer, scanner, ecc… è chiaro che ormai non si può più tornare indietro, ma se da sempre fossero stati chiamati “calcolatore”, “scansore”,… secondo me, sarebbe stato preferibile.

Diverso è ovviamente il caso di termini di cui non esiste il corrispondente italiano o che in italiano dovrebbe essere tradotti non con un unico termine, ma con un’intera frase,
come, ad es., ballooning (a proposito, avevo mai sentito questo termine, e ho dovuto ricorrere a google!).
In quanto alle due frasi di Hemerobius, anch’io opto senz’altro per la b).
Ciao
Vlaim


Natura Mediterraneo : https://www.naturamediterraneo.com/forum/

© 2003-2020 Natura Mediterraneo

Chiudi Finestra