La distribuzione batimetrica, cioò la distribuzione in zone di diversa profondità, gioca un ruolo importante nella diffusione delle specie di molluschi. Cambiando la profondità infatti cambiano molte condizioni di vita e di alimentazione, legate all'illuminazione, alla temperatura ecc. Qui di seguito trovate il disegno schematico di tale zone e una descrizione sommaria zona per zona.
E' quella zona che non viene raggiunta dal mare, neanche con l'alta marea. Solo quando il mare è agitato gli spruzzi o grosse ondate possono raggiungerla, creando delle depressioni delle rocce delle pozze. Solo alcuni molluschi sono in grado di superare condizioni così estreme di vita, dovute al facile disseccamento e alle alte temperature estive. Tipiche specie sono i Littorinidi e alcuni Trochidi e Patelle.
La zona emersa e le pozze di scogliera: Gibbula monodonta, Patella ferruginea, Littorina neritoides 59,91 KB
Zona che va dal livello dell'alta marea al livello di bassa marea, fino a circa 1 metro di profondità. Qui troviamo patelle, trochidi, chitoni e ceritidi. Ma anche alcuni organismi in grado di sopportare salinità minori, dovute al mescolamento di acque dolci di corsi d'acqua che sboccano a mare, come i Truncatellidi, i Potamididi e gli Hydrobidi.
Zona litorale:Truncatella subcylindrica, Chiton olivaceus, Gibbula albida, Patella caerulea var. subplana 58,12 KB
Chiamata anche zona di posidonie, va da 1 metro a circa 40 metri di profondità. Qui troviamo zona sabbiose e fangose, ma anche zone rocciose, e il coralligeno.
Zona sabbiosa E' il regno di molti bivalvi, di dentalidi, nassaridi, naticidi, cassidi, turritellidi, aporrhaidi.
Zona rocciosa E' il regno di tutti quei molluschi che hanno bisogno di un substrato rigido per fissarsi, come per esempio i bivalvi mitilidi, arcidi e ettinidi, ostreidi, spondili e chamidi oppure per scavare gallerie come i bivalvi petricole, dattero di mare, foladi. Tra i gasteropodi troviamo le cipree, i coni, i columbellidi ecc.
Coralligeno E' un associazione di organismi che hanno in comune il fatto di produrre scheletri calcarei creando quindi un ambiente da colonizzare a sua volta. Tra questi troviamo alghe calcaree, briozoi, policheti e cnidari (coralli). Su questi organismi vivono poi spughe, attinie, echinodermi e appunto molluschi. Tra i molluschi troviamo gli epitonidi (che si cibano di attinie), i coralliofidi (che si cibano di madrepore), gli ovulidi (che si nutrono di coralli e gorgonie), i ranellidi (predatori di echinodermi) e gli eulimidi (parassiti di echinodermi). Un altro esempio è la Pteria hirundo che si fissa alle gorgonie.
Praterie di posidonia In questo amiente troviamo gasteropodi erbivori come i rissoidi, le tricolia e i jujubinus, ma anche bivalvi filtratori come la Pinna nobilis.
Corrisponde allo zoccolo continentale, cioè quella fascia che circonda le coste e che scende dai 40 ai 200 metri di profondità. Vale il discorso fatto per la zona sommersa.
Zona di platea: Chlamys pesfelis, Gibbula magus, Aporrhais pespelecani, Phalium granulatum 28,16 KB
Va dai 200 metri in poi e comprende la scarpata continentale, cioè quel tratto di costa molto ripido che precipita fino ai fondi abissali. Specie tipiche abissali sono alcuni trochidi, lacunidi, nuculanidi.
E' la zona delle acque libere, del mare aperto, dove vivono molluschi che nuotano liberamente. Nella fase larvale gran parte dei molluschi è pelagica. Ma da adulti sono poche le specie pelagiche. Prima di tutto i cefalopodi come Spirula spirula, Argonauta argo. Tra i gasteropodi il genere Janthina che naviga grazie a zattere di schiuma da loro prodotte, la Carinaria maediterranea e tutti i Cavoliniidi.
Zona abissale: Carinaria lamarckii,Cavolinia inflexa, Janthina pallida 41,44 KB
Questa società è basata su di un concetto chiamato "morale", parola usata per dagli uomini per "giustificare" le proprie malefatte. Dovrei quindi inorridire nel vedermi riconosciuto onorificenze come il "Nobel" in quanto si basano sulla soggettiva "morale umana". Dovrei invece esser fiero nel sentirmi chiamare con appellativi come maleducato, pazzo, sordo, misantropo, talebano ed ignorante... in quanto in verità assumono il significato di "onesto" e "sincero"
A parte un po' di nomi da aggiustare/cambiare direi che può andare. Una sola cosa va chiarita: per la distribuzione delle specie, conta più la biocenosi che la profondità, anche se questo non è vero in assoluto! Faccio un esempio: all'interno di un porto, lungo un molo esposto a nord, quindi che non prende mai luce, si crea una biocenosi che è vicina a quella del coralligeno e ci si può trovare, oltre le tipiche specie di bassa batimetria, come le gibbule, anche specie del coralligeno vero, come il Chiton corallinus, madrepore e briozoi; se poi il fondo è non fangoso, ma grossolano ci vivono anche i Manupecten pesfelis, il tutto in 4 metri d'acqua!
Complimenti Aldo... Non potrebbero essere queste ...ehm... le prime bozze del libro che presto scriverai? Argomenti trattati con semplicità, ma sempre rigorosi e tante foto immerse in un testo facile, elementare, essenziale... Potrebbe essere. E' un'idea... Credo che tutti gli amici del forum sarebbero felici di fornirti, se necessario, un valido aiuto (foto, consulenze, ricerca esemplari, ecc.)... Pensaci. Io il sasso l'ho lanciato...
E' un po' come i piani altidudinali in botanica ... anche se pure in questo contesto, come giustamente avete fatto notare, con tutte le eccezioni del caso.
Istrice, per me che sono assolutamente neoficta, ma sempre interessato ad apprendere, vanno bene se non benissimo le spiegazini schematiche. Così posso diradare la mia nebbia di conoscenza in questo settore. Mi vanno a pennello le spiegazioni del tipo 'Manuale delle giovani Marmotte'
In base al buon lavoro di Aldo e allacciandomi al discorso di pallinopinco “per la distribuzione delle specie, conta più la biocenosi che la profondità, anche se questo non è vero in assoluto” aggiungo alcuni termini che spesso si usano parlando di molluschi ed il loro habitat. La biocenosi è l'insieme di specie, animali o vegetali che vivono a contatto sufficientemente stretto e vincolati da una dipendenza reciproca. Il dominio bentonico (ambiente marino che va dalla costa sino in profondità ed è popolato da organismi che vivono con il stretto contatto con il fondale) viene suddiviso in vari piani, stabiliti in base alla profondità (come ha descritto Aldo), ma anche e soprattutto sulla presenza o meno di determinati esseri viventi. Come ha evidenziato pallinopinco diversi fenomeni localizzati possono influenzare la presenza (o l’assenza) di determinate specie. Per esempio le correnti fredde o calde, la limpidezza delle acque, quindi la presenza di più o meno luce, la presenza di fiumi (vedi l’Alto Adriatico), l’altezza delle onde, il raggio d’azione delle maree… tutto questo fa variare la profondità dei vari piani.
Va ricordato che i primi quattro piani (Sopralitorale. Mesolitorale, Infralitorale, Circalitorale), vengono a loro volta raggruppati nel Sistema Fitale, per la presenza in esso di vegetali bentonici che attuano la fotosintesi clorofilliana. I successivi tre piani formano il Sistema Afitale, (Batiale, Abissale Adale) dove non vivono i vegetali di cui sopra.
Sopralitorale Fascia costiera che comprende la fascia che va dalla zona più alta raggiunta dalla marea sino alla zona che viene raggiunta dalle onde e dagli spruzzi. In pratica è il confine tra il mare e la terra ferma.
Mesolitorale Fascia compresa tra il livello più alto raggiunto dalle onde, con l’alta mare, sino al livello più basso raggiunto con la bassa marea.
Infralitorale Fascia compresa tra il limite più basso raggiunto dalla bassa marea sino alla profondità massima entro la quale vivono i vegetali che attuano la fotosintesi clorofilliana. (Posidonia oceanica, Cymodocea nodosa … ). In genere la profondità di questa fascia oscilla tra i 10 m. e i 40m.
Circalitorale Fascia compresa si estende dalla profondità massima nella quale vivono le fanerogame marine sino alla platea continentale circa 200 m, che dovrebbe anche essere la massima profondità dove troviamo gli organismi vegetali.
Batiale Il piano batiale coincide con la platea continentale da circa 2000 m. ai 3000m .
Abissale Il piano abissale si trova in corrispondenza delle pianure abissali che formano i fondali marini.
Adale Il piano adale include i fondi delle fosse oceaniche quindi assente nel Mediterraneo.
Io direi che il circalitorale occupa normalmente la zona della Plaea continentale, mentre il piano batiale occupa la scarpata continentale (da 200 m a 2000 m circa) Antonello
Si si molto carino...bella idea anche io sarei felice di dare tutto il supporto tecnico-scientifico necessario (nelle mie capacità si intende!) per fare post di questo tipo... Una sola precisazione circa il post: Il fattore influenzante la distribuzione delle specie non è soltanto la luce (e quindi suddivisione in base alla profondità, ma un ruolo ancor più importante viene svolto dall' idrodinamismo sul quale viaggia il sistema zonale.
Ciò che determina la zonazione di un insieme di comunità che sfumano l'una nell'altra è smpre un gradiente complesso, non è mai dato da un solo fattore ma è una combinazione in cui sicuramente idrodinamismo e luce rappresentano gli elementi guida.........