..... ma prima di lui la natura ci aveva già pensato...
Quando penso alle rocce della terra sarda, penso a quelle della Sardegna più nascosta, sconosciuta e selvaggia, nell'atmosfera senza tempo dei suoi paesaggi, dove solo il respiro del vento, increspa il silenzio.
Paese delle pietre che urlano, definì l’Armenia il poeta russo Osip Madel’stam.
"La distinction des espèces de limaces est extrêmement difficile, et aucun zoologiste n’est encore parvenu à quelque chose d’un peu satisfaisant sous ce rapport." H. M. DUCROTAY DE BLAINVILLE 1823
"E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome Ora il tempo è un signore distratto, è un bambino che dorme Ma se ti svegli e hai ancora paura, ridammi la mano cosa importa, se sono caduto, se sono lontano..." Faber, Hotel Supramonte
Bellissime foto! Grazie! Sia ai fotografi che ai soggetti immortalati... Lele
Link Quando avrete abbattuto l'ultimo albero, quando avrete pescato l'ultimo pesce, quando avrete inquinato l'ultimo fiume, allora vi accorgerete che non si può mangiare il denaro (proverbio indiano)
i faggi (anzi, le "fagge") del PNdA, invece, amano i tuffi... Immagine: 181,9 KB ...che praticano in completa libertà... Immagine: 236,33 KB mi sembra che valga la pena di osservare anche da un punto di vista che permetta di apprezzare più agevolmente la grazia di questa ninfa dei boschi, anche per bilanciare un po' i vari esempi di virilità che si sono fatti notare in un altro post... Immagine: 134,82 KB
ciao gorzano
Modificato da - gorzano in data 16 gennaio 2010 00:02:10
anche per bilanciare un po' i vari esempi di virilità che si sono fatti notare in un altro post...
Per favore, qui no!
Questa discussione è sempre stata ispirata sì dalla fantasia, ma, soprattutto, dalla poesia. Crediamo di interpretare il pensiero di tutti coloro che vi hanno partecipato, dicendo che vorremmo che così fosse anche in futuro. Grazie.
francamente non capisco... ma se qualcuno trova poco poetiche le donne faggio che si tuffano nel mare di foglie dei monti d'Abruzzo, prego cortesemente, ma fermamente, al moderatore della sezione di eliminare al più presto ogni mio contributo a questo post: il commento di leonella55edo47 mi mette veramente a disagio! grazie
Caro Gorzano, non avertene a male! Se rileggi con maggiore attenzione il nostro messaggio ed in particolare la citazione d'apertura, vedi che la nostra preoccupazione era di evitare malintese emulazioni e varianti sul tema. In queste cose si sa sempre solo come si comincia......
Speriamo di rivederti presto con altre immagini. Un saluto.
paola&doardo
P.s. Un caro saluto a Simonetta ed un grazie per l'interesse dimostrato.
ciao, è la prima volta che passo di qua..e purtroppo, perchè è un bellissimo argomento,complimenti veramente agli autori. Do' il mio contributo con un abete rosso veramente particolare che vive nelle selve sopra casa mia,sperando che sia gradito Immagine: 142,28 KB
E' una storia di quelle senza tempo che si leggono sui libri di fiabe, una storia di dame e cavalieri, di tradimenti, di vendette e disonore.
La storia è legata a questo lago effimero, che vive per pochissimi giorni nel cosiddetto vallone di Femminamorta a circa 2500 metri di altezza, tra i silenzi e la solitudine di un altopiano abruzzese, la Majella.
Il lago cela il triste destino della dama di Pacentro, Lucilla e del suo promesso sposo Diego, un cavaliere del ricco feudo di Sulmona.
La dama fu accecata e gettata nel lago da un sicario del cavaliere quando quest’ultimo scoprì che lei lo tradiva. Ancora il suo muto urlo si osserva per pochi giorni all’anno in questo luogo magico e soltanto quando splende il sole, che da queste parti è molto raro.
Pochi fortunati se ne accorgono, d’altronde il lago ha una vita molto breve e racconta la sua storia solamente a quei pochi che la sanno ascoltare, vedere e soprattutto interpretare.
molto bello questo tuo racconto... sono molti i luoghi che hanno questo nome "Femminamorta", non ho mai approfondito il perchè del nome, ma suppongo che dietro c'è sempre qualche storia passionale finita poi in tragico modo...
simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan