Ho appena appreso la notizia in tv: stà per arrivare in Vaticano, dalla Val Badia, l'abete di Natale....alto circa 30 metri...200 anni di età..verrà collocato in P.zza S. Pietro!!!...altri 50 abeti saranno collocati nel resto del Vaticano e 5 nelle stanze del Papa! Sradicare un abete per farne un albero di Natale è una cosa vergognosa...sradicarne uno secolare, poi, e piazzarlo in Vaticano è più che vergognoso!!! Non sarebbe stato meglio un albero finto, così da lanciare un concreto messaggio ambientalista al mondo intero?
Modificato da - limbarae in Data 11 ottobre 2011 15:16:55
Giusta riflessione che si ripresenta ogni anno in questo periodo. In questo modo continua ad essere lanciato il messaggio del "Taglia e getta". Inoltre, a dicembre gli abeti si tagliano...d'estate si ammirano, si contempla e si prega sotto di essi.
Aggiungo anche che il vero simbolo della cristianità (visto che parliamo di Vaticano) è il Presepe, non l'Albero che è invece di tradizione pagana. Non voglio turbare la sensibilità altrui, con quanto scritto. Io da piccolo sono convissuto sia con l'Albero che con il Presepe. Ma mi emoziona di più il secondo. Certo è che tagliare un albero secolare non è certo d'esempio e di insegnamento. Penso che sia più importante il simbolo (albero sintetico) che la sostanza (albero vero) in questo caso.
Quando ero bambina, a casa si preparavano sia il presepe sia l'albero. Quest'ultimo era un vero abete, destinato poi alla solita triste fine. Ho dei ricordi molto poetici di quelle sere vicino all'albero, al buio, con le lucette colorate che si accendevano e spegnevano e il profumo di resina... Però attualmente preferisco tenermi i ricordi e preparare un albero sintetico: sarà meno suggestivo, ma mi fa sentire molto più a posto con la coscienza.
Come si fa a tagliare un albero secolare? Soprattutto nel nome di un Dio che dovrebbe essere il Dio creatore di tutta la vita, quindi anche di quella vita che viene sacrificata per festeggiare il compleanno di suo figlio? Non è un controsenso? E poi, il morte di qualsiasi albero ruba il mondo non solo dell'albero stesso, ma di tutto un ecosistema, un habitat intero abitato e sfruttato da centinaia, migliaia di altre piante e animali. Con ogni albero che viene tagliato, il respiro stesso della vita si fa più affannato. La prossima volta che avete il privilegio di incontrare un albero secolare in primavera quando il battito della vita è al più forte, provate ad appoggiarci le mani e ad avvicinarvi l'orecchia. State zitti e fermi che più non si può e riuscirete a sentire il crescere di quell'albero, la corteccia che si dilata, la linfa che fluisce. Lo so, lo so cosa state dicendo… eccola qua, la solita Sarah . Ma mi fate questo piacere comunque? Ci provate? Non avete niente da perdere. E se riuscite a svuotare la testa dei preconcetti e pregiudizi, sono sicura che lo sentirete anche tu.
Sarah
"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)
Non capisco come si possa permettere tutto cio. Se esiste un Dio, credo proprio che non possa accettare queste cose.
Capisco le parole di Sarah, le piante vivono e soffrono come tutti noi, anche se in maniera diversa. Io nemmeno più riesco a potare le piante in giardino, credendo di far loro del male !
Anche nel mio paese, da qualche anno, c’è la deplorevole usanza di “abbellire” le piazze con alberi tagliati e decorati. Qualcuno mi ha fatto notare che provengono da sfoltimenti di rimboschimenti……….poco cambia, hanno pur sempre diritto ad una morte più dignitosa.
...ieri sera ero a Bolzano. Sul TG regionale ho visto la gioiosamente commentata morte-caduta dell'albero: sono rimasto davvero male. Qualcuno nel Forum ci sa dire se possiamo fare qualcosa? ..tipo inviare e-mail ai responsabili del delitto? O dicendoci chi sono? Suppongo - magari sbaglio - siano politici che usano il cadavere dell'abete per promuovere il turismo nel loro comune). un triste ciao a tutti PL PS: espressioni come "*-cancellato da Admin-* " possono offendere altri amici del Forum. Qui si parla di pubblicità: per chi ha ucciso l'abete il Papa vale più delle Spicy Girls, e nè il Papa nè le Girls hanno mai (spero) ordinato un abete a chi lo ha ucciso... Ma era un abete (Abies)? A me sembrava un peccio (Picea). I Tedeschi sanno distinguere Abeti da Pecci (Tanne-Fichte). Il Tannenbaum (Abies) - è il protagonista di una delle più famose canzoni natalizie germaniche ("Oh Tannenbaum"...), la Fichte (Picea) non c'entra un fico secco ("Oh Fichtenbaum!?!?!). Da quel poco che ho potuto vedere sul TG Regionale di Bolzano, mi sa che hanno spacciato al Papa un povero Fichtenbaum (Picea) al posto del nobile Tannenbaum (Abies)... ...che abisso di miseria culturale!
Qualcuno mi ha fatto notare che provengono da sfoltimenti di rimboschimenti……….poco cambia, hanno pur sempre diritto ad una morte più dignitosa.
Sarah
"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)
Come la metti è sconcertante soprattutto in considerazione del fatto che il Papa in persona durante uno dei suoi sermoni dal finestrone di S. Pietro ha esortato gli uomini ad avere un maggiore rispetto della natura...NO COMMENT.
Mario
Volgi gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non ha un'anima? (Victor Hugo)
Il pastore tedesco ad ogni albero si sofferma e lo nutre...
La "battuta" può dare adito ad equivoci, sarebbe meglio spiegarla! a p
P.S. Se poi vogliamo essere un pò meno poetici ed un pò più realisti, potremmo anche pensare che un albero secolare che faceva parte di un bosco "maturo" sarebbe -comunque- stato abbattuto assieme a molti altri per farne del legname. E probabilmente è la fine che farà dopo essere stato sguarnito dalle luminarie natalizie.
Modificato da - Angelo p in data 05 dicembre 2007 08:48:10
Il commento che trovo più vicino alle mie opinioni è quello di Alessandro. E' il presepe il simbolo della cristianità intesa come Natale. Ma l'albero di Natale è più vicino al mondo anglosassone che influenza anche il consumismo mah...
Pastore di anime e tedesco di nazionalità. Mi spiace se qualcuno si offende per questa battuta che, per altro fu in copertina del quotidiano nazionale "Il manifesto" il giorno che il papa fu eletto. Posso chiedere ai moderatori di cancellare il mio messaggio per continuare a parlare del pessimo esempio che viene ,comunque, da questa persona, data la posizione che occupa. Scusate Ak
Pastore di anime e tedesco di nazionalità. Mi spiace se qualcuno si offende per questa battuta che, per altro fu in copertina del quotidiano nazionale "Il manifesto" il giorno che il papa fu eletto. Posso chiedere ai moderatori di cancellare il mio messaggio per continuare a parlare del pessimo esempio che viene ,comunque, da questa persona, data la posizione che occupa. Scusate Ak
Noneeeee! Non ce l'avevo con te perché nessuno riesce a confondere il Papa con un cane; ce l'avevo con la conseguente battuta di FOX, che -peraltro- ho chiaramente "quotato"! a p
Pastore di anime e tedesco di nazionalità. Mi spiace se qualcuno si offende per questa battuta che, per altro fu in copertina del quotidiano nazionale "Il manifesto" il giorno che il papa fu eletto. Posso chiedere ai moderatori di cancellare il mio messaggio per continuare a parlare del pessimo esempio che viene ,comunque, da questa persona, data la posizione che occupa. Scusate Ak
Noneeeee! Non ce l'avevo con te perché nessuno riesce a confondere il Papa con un cane; ce l'avevo con la conseguente battuta di FOX, che -peraltro- ho chiaramente "quotato"! a p
Anch'io mi riferivo a quanto scritto da nimispl: PS: espressioni come "il pastore tedesco" possono offendere altri amici del Forum. Ariciao Ak
Mi sono veramente cadute le braccia quando ho appreso la notizia. Oltretutto un esempio offerto al mondo intero sfoggiando il perpetuarsi di una tradizione di per sè orrenda e nell'ultimo periodo percepita proprio come dolorosa. Ma diciamocelo pure tranquillamente, comincia ad essere anche odiosa. Perchè allora il Vaticano non riesce a recepire questo nuovo sentire che pervade la cristianità e non solo? Una cristianità che non si è mai tirata indietro nemmeno all'odiosa tradizione dell'agnello scannato a Pasqua, del capitone a Natale (o forse Capodanno non ricordo bene). Signori, quindi, scusate....ma vi mette pensiero 1 albero centenario abbattuto? Dimenticando queste stragi legalizzate da un pensiero comune di morte e di annientamento ormai radicato ed accettato dal comune senso di legalità? Quanti alberi di Natale verranno abbattuti oltre a quello in Piazza del Vaticano? Ma in nome di cosa? Sicuramente dell'imbecillità che ci circonda e ci pervade in ogni angolo della città. Sarah, non preoccuparti, non sei l'unica a pensarla così e in questi casi nessuno dirà mai che sei una rompiscatole.
Beppe
A volte Madre Natura decide di lanciare una palla ad effetto. (Charles Bronson)
Sarah, non preoccuparti, non sei l'unica a pensarla così e in questi casi nessuno dirà mai che sei una rompiscatole.
Io...? Rompiscatole...? Ma quando mai !?
Sarah
"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)
La "battuta" può dare adito ad equivoci, sarebbe meglio spiegarla! a p
Il mio piensiero è ancora d'immaginare quell'abete lì ancora nel bosco, preferisco vederlo solo attirato dall'attenzione di un pastore tedesco (cane) per le sue fermatine quotidiane, e non abbattuto per un pastore di anime....
Secondo il mio pensiero, quell'abete non andrebbe mai eretto in Piazza San Pietro o altro luogo, considerando anche il fatto che sarà meta di molti genitori che porteranno i propri figli a visitarlo...
simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan