Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
Escursione organizzata dal Parco delle Orobie, in Val Madre, Tra Fusine (SO) e Foppolo (BG). Ecco alcune immagini di ortotteri atteri di alta quota. Le immaagini non sono belle, spero almeno che si capisca di che cosa si tratta. Siamo al Passo di Dordona, sullo spartiacque:
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Questo è il versante valtellinese, sullo sfondo il M. Disgrazia:
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mentre questo è il versante bergamasco verso Foppolo, con una bella torbiera sulla destra in basso:
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----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes)
Modificato da - Paris in data 30 luglio 2007 00:08:53
Inserito il - 30 luglio 2007 : 00:24:06
Classe: Hexapoda Ordine: Orthoptera Famiglia: Acrididae Genere: Podisma Specie:Podisma pedestris
Sempre nei pascoli dell'alta Val Madre, c'è questa Podisma (pedestris?)di cui sono riuscito a catturare solo queste immagini sfuocate. Spero che si possano interpretare:
Podisma pedestris 253,27 KB
Podisma pedestris 200,68 KB
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Modificato da - Mantis in data 30 luglio 2007 09:32:47
L'Ortottero delle prime due foto è davero inconfondibile essendo dotati, i maschi di questa specie (come in foto) di una evidente espansione delle tibie anteriori, oltre che di un ingrosamento dell'estremità delle antenne, carattere meno visibile nelle femmine: Gomphocerus sibiricus (Fauna d'Italia lo riporta ancora come Aeropus sibiricus, ma la nomenclatura più aggiornata è quella indicata in Fauna europaea).
Anche se un pò sfuocate, le foto successive sono più che sufficienti ad evidenziare quei caratteri tipici della coppia in questione di Podisma pedestris, dove si può chiaramente notare la tibia posteriore bluastra e munita di grosse spine bianche, come pure il tipico disegno dell'addome, in partocolare nel maschio, barrato di nero e giallo.
Carmine
Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto).
Riprendo questa discussione per aggiungere le ultime foto realizzate in questo mese di agosto e dedicate alla ortotterofauna orobica. La zona è sempre nelle Orobie centrali della Valtellina, in comune di Caiolo (Sondrio), località Bariletti, m 750. Periodo: 15-20 agosto. L'ambiente è quello che si vede alle mie spalle, tra il prato e il bosco
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Iniziamo da una Oedipoda caerulescens (?) dalle ali del secondo paio azzurre che, per farsi notare, si è messa vicino ad un pomodoro...
Oedipoda caerulescens 213,2 KB
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... ma dopo pochi istanti ritorna a mimetizzarsi tra l'erba secca
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Modificato da - Mantis in data 26 agosto 2008 09:04:14
Inserito il - 24 agosto 2008 : 23:37:27
Classe: Hexapoda Ordine: Orthoptera Famiglia: Tettigoniidae Genere: Antaxius Specie:Antaxius pedestris
... e infine (per ora almeno) chi viene intercettato dal vostro fotografo in erba e corre a ripararsi tra gli spazi di un muro a secco, tra un sasso e l'altro, mostrando però gli ultimi segmenti addominali (serviranno per l'identificazione?)
Antaxius (Chopardius) pedestris 248,87 KB
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Modificato da - vladim in data 21 novembre 2015 16:55:20
Riprendo questa discussione per aggiungere le ultime foto realizzate in questo mese di agosto e dedicate alla ortotterofauna orobica...
Iniziamo da una Oedipoda caerulescens (?) dalle ali del secondo paio azzurre...
Si, Paride, se il primo Acrididae aveva le ali posteriori azzurre, si tratta proprio di Oedipoda caerulescens.
Per il secondo Acrididae è un pò più arduo risalire alla specie (direi addirittura impossibile), appartenendo al genere Chorthippus (Glyptobothrus) sp. [alcuni autori elevano il Sottogenere al rango di Genere], dove uno dei mezzi più sicuri per discriminare le varie specie rimane addirittura l'esame bioacustico.
La terza specie, con il dorso e le tegmine color verde erba, è una femmina di Omocestus viridulus. Molto simile alla femmina di O. rufipes (incontrata divese volte sul forum), si distingue da quest'ultima (oltre che dalla lunghezza delle valve dell'ovopositore) per le linee bianche del pronoto poco marcate e per le tegmine prive dello stigma chiaro, verso la parte apicale.
La quarta e bellissima specie si tratta del Phaneropteridae Leptophyes laticauda (lo scatto che la riprende dall'alto permette una buona visione dei cerci). Specie di ambienti submontani, pare sia una sua abitudine aggrapparsi all'ombra di muri e pareti rocciose, visto che è stata ritrovata altre volte su questo tipo di supporti .
L'ultimo, un Tettigoniidae, ha dei cerci davvero particolari; si tratta di Antaxius (Chopardius) pedestris (vedi qui).
Carmine
Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto).
Infatti... oggi (martedì 27 agosto), durante la pausa pranzo, sono stato al limitare del Parco delle Orobie a 1086 metri e precisamente in comune di Albosaggia, località S.Giacomo, dove c'è l'omonima chiesa che domina la Valtellina:
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qui ci sono ampi prati a maggengo, intervallati da boschetti di latifoglie e aghifoglie:
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Inserito il - 27 agosto 2008 : 22:24:37
Classe: Hexapoda Ordine: Orthoptera Famiglia: Acrididae Genere: Psophus Specie:Psophus stridulus
... ambiente ideale per i "sòltamartin", detti anche "saiòtt". Ecco il primo:
Psophus stridulus (forma nera) 157,67 KB
inizialmente è molto diffidente e vola intorno mostrando le ali posteriori di un bel rosso fuoco. Se non ricordo male, quand'ero un ragazzo avevo letto che si chiama Oedipoda germanica (? mi sembra molto scura, però...) e si alterna con la O.caerulscens (ali azzurre). Inseguirla per fotografarla è stata una impresa, l'unico modo è stato quello di addomesticarla e farle capire che le sei amico. Ecco allora che è salita sulla mano mostrandosi tranquilla:
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Modificato da - Mantis in data 30 agosto 2008 10:58:47
Attorno alla chiesa di San Giacomo, si incontrano "cuscini" di Timo (Thymus serpillum) dove svolazzano le Oedipoda. Eccone alcune altre dalle ali azzurre come questa, che forse è sempre la O.caerulescens:
Oedipoda caerulescens 268,36 KB
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Modificato da - Mantis in data 30 agosto 2008 10:58:05
Ho notato una cosa curiosa: tra i microhabitat in cui pullulano gli ortotteri ci sono le aree prative vicine ai sassi dove il contadino non è riuscito ad arrivare con la motofalciatrice. Ecco cosa sono riuscito a documentare:
Stauroderus scalaris 216,11 KB
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Modificato da - Mantis in data 30 agosto 2008 11:00:22
Infine, al termine di questa carrellata su S.Giacomo di Albosaggia, l'ortottero più diffidente, che vola via appena ci si avvicina. Si fa notare per avere l'addome color arancio e verde-nero. Le ali, in volo, sembrano molto scure. Sono riuscito a fotografarlo di sfuggita. Spero di rifarmi la prossima volta....
Omocestus rufipes 190,76 KB
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Modificato da - Mantis in data 30 agosto 2008 11:03:03