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 Galleria Tassonomicadi 
	Natura Mediterraneo
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                | Autore |  Discussione  |  
                | GiòUtente Senior
 
     
 
 Città: Enna
 Prov.: Enna
 
 Regione: Sicilia
 
 
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                | GiòUtente Senior
 
     
 
 
 
                Città: EnnaProv.: Enna
 
 Regione: Sicilia
 
 
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                      |  Inserito il - 20 dicembre 2004 :  21:34:07     
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                      | Enzo il Moser non ce l'ho e la signora Basso mi ha detto che è in ristampa. Ciao
 Giovanni
 
 Un saluto circolare
 Giò
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                      |  |  |  
                | GaspyUtente Senior
 
     
 
 
 
                Città: TriesteProv.: Trieste
 
 Regione: Friuli-Venezia Giulia
 
 
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                      |  Inserito il - 20 dicembre 2004 :  21:34:49     
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                      | Bene. Ma ne mancano alcuni importanti per la microscopia come la sulfovanillina per le Russule . Per le reazioni macrochimiche è anche importante il TL4(tallio.)
 Tutti questi reagenti,ma anche altri prodotti per la micologia sono disponibili presso la ditta Titolchimica.
 Attenzione che alcuni reagenti indicati da Gio (esempio il Lugol) non sono per la microscopia, ma per le reazioni macrochimiche.
 Gaspy
 
 B.Gasparini
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                      | Modificato da - Gaspy in data 20 dicembre 2004  21:39:02
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                      |  |  |  
                | MarianoUtente Senior
 
     
 
 
 
                Città: Pozzaglia SabinoProv.: Rieti
 
 Regione: Lazio
 
 
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                      |  Inserito il - 21 dicembre 2004 :  02:14:13     
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                      | Ciao a tutti, non saranno un pò troppi per iniziare a fare microscopia?
 Forse non sarà meglio indicare i 2 0 3 reagenti e coloranti base  per far provare magari chi è all'inizio ?
 Per chi lavora da tempo con il micro fanno meno impressione ma chi  comincia potrebbe preoccuparsi.
 Voi che ne dite?
 Un salutone Mariano
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                      |  |  |  
                | GaspyUtente Senior
 
     
 
 
 
                Città: TriesteProv.: Trieste
 
 Regione: Friuli-Venezia Giulia
 
 
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                      |  Inserito il - 22 dicembre 2004 :  22:50:23     
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                      | Il discorso non verte su quanti, ma quali reagenti servano per la microscopia e.. soprattutto,che uso farne. Ma quello verrà poi. Ad esempio il summenzionato guanaco (ehm,volevo dire guaiaco)serve solo in macroscopia.
 Qualcuno dovrà cominciare ad esaminare i reagenti uno per uno spiegandone l' uso.
 Cominciamo dopo le feste.
 Gaspy
 
 B.Gasparini
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                      |  |  |  
                | GaspyUtente Senior
 
     
 
 
 
                Città: TriesteProv.: Trieste
 
 Regione: Friuli-Venezia Giulia
 
 
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                      |  Inserito il - 23 dicembre 2004 :  18:37:25     
 |  
                      | Caro Enzo, non facciamocene un merito. E' soltanto......esperienza.
 Tanti auguri a te atutti gli amici del forum (e anche ai soli visitatori).
 Gaspy
 
 B.Gasparini
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                      |  |  |  
                | licheneUtente V.I.P.
 
    
 
 
 
                Città: LivornoProv.: Livorno
 
 Regione: Italy
 
 
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                      |  Inserito il - 28 dicembre 2004 :  00:01:04     
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                      | Ciao a tutti, Ecco la lista dei reattivi microchimici che si usano in microscopia,
 da Moser:
 Acido acetico
 Blu cotone
 Blu cresile
 Blu metile
 Blu di metilene
 Blu toluidina
 Blu di tripana
 Eritrosina
 Giemsa
 KOH
 L4
 Nero di clorazolo
 Phloxin B
 Picroformolo
 Reagente di Melzer
 Rosso congo
 Soluzione di ammoniaca: al 2%
 Soluzione carminio-acetica
 Soluzione di idrato di cloralio
 Sudan III
 Sulfobenzaldeide
 Sulfovanillina
 
 Se vi interessano anche le formule e i dosaggi, cercherò di inviarveli
 
 Salute a tutti
 Fabrizio
 
 
 lichene
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                      |  |  |  
                | licheneUtente V.I.P.
 
    
 
 
 
                Città: LivornoProv.: Livorno
 
 Regione: Italy
 
 
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                      |  Inserito il - 31 dicembre 2004 :  13:26:06     
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                      | Per chi interessato, invio le composizioni dei reagenti utilizzati in microscopia....... magari un poco alla volta!!!! 
 ACIDO ACETICO 4 - 50%
 Composizione:
 Acido acetico glaciale 50 ml
 Acqua 50 ml
 
 Modalità di preparazione:
 Versare l'acido nell'acqua e mescolare. Conservare ben tappato
 per evitare l'evaporazione dell'acido.
 
 Usi:
 Come rigonfiante quando non si possono utilizzare reidratanti basici.
 
 Saluti e Buon 2005!!!
 Fabrizio
 
 
 
 
 lichene
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                      |  |  |  
                | licheneUtente V.I.P.
 
    
 
 
 
                Città: LivornoProv.: Livorno
 
 Regione: Italy
 
 
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                      |  Inserito il - 31 dicembre 2004 :  13:27:59     
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                      | ACIDO CLORIDRICO 4%, 10% Composizione:
 Acido cloridrico 36% 4 - 10 parti in volume
 Acqua 38 - 31 parti rispettivamente
 
 Modalità di preparazione:
 Versare l'acido nella corrispondente quantità d'acqua necessaria e mescolare.
 Attenzione ad eventuali schizzi di acido.
 
 Usi:
 Si impiega nelle colorazioni con fucsina fenolica (10%) e neofucsina basica (4%)
 
 Fabrizio
 
 lichene
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                      |  |  |  
                | licheneUtente V.I.P.
 
    
 
 
 
                Città: LivornoProv.: Livorno
 
 Regione: Italy
 
 
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                      |  Inserito il - 31 dicembre 2004 :  14:47:02     
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                      | SOLUZIONE FISIOLOGICA Composizione:
 Acqua 99,2 g
 NaCl 0,8 g
 
 Modalità di preparazione:
 Sciogliere il sale nella quantità d'acqua necessaria
 e mescolare fino a completa dissoluzione.
 Usi:
 Si può utilizzare come liquido di montaggio (osservazione) incolore sia con materiali freschi che secchi reidratati quando si vuole evitare che le membrane dei tessuti si alterino per effetto osmotico.
 
 
 
 ACQUA DISTILLATA
 
 Composizione:
 Pura
 
 Usi:
 Come mezzo di osservazione quando si vuole essere certi di non alterare in alcun
 modo il preparato (ad esempio per evitare la solubilizzazione dei pigmenti).
 
 
 
 
 lichene
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                      |  |  |  
                | licheneUtente V.I.P.
 
    
 
 
 
                Città: LivornoProv.: Livorno
 
 Regione: Italy
 
 
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                      |  Inserito il - 31 dicembre 2004 :  14:49:38     
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                      | ALCOOL ETILICO (ETANOLO) 
 Composizione:
 Soluzione a 98°
 
 Modalità di preparazione:
 Si usa l'alcool buongusto commerciale tale quale. Meglio evitare l'alcool denaturato
 che contiene impurezze che possono sporcare i vetrini.
 
 Usi:
 Per asciugare il bordo dei vetrini coprioggetto prima della sigillatura (lutaggio) con
 smalto per unghie o altro collante.
 Si usa anche per la pulizia delle ottiche anche se questo uso è sconsigliato
 
 
 
 lichene
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                      |  |  |  
                | GaspyUtente Senior
 
     
 
 
 
                Città: TriesteProv.: Trieste
 
 Regione: Friuli-Venezia Giulia
 
 
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 Micologia
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                      |  Inserito il - 31 dicembre 2004 :  16:21:27     
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                      | utile anche per fare il liquido di Serra (ottimo conservante) Gaspy
 
 Citazione:Messaggio inserito da lichene
 
 Per chi interessato, invio le composizioni dei reagenti utilizzati in microscopia....... magari un poco alla volta!!!!
 
 ACIDO ACETICO 4 - 50%
 Composizione:
 Acido acetico glaciale 50 ml
 Acqua 50 ml
 
 Modalità di preparazione:
 Versare l'acido nell'acqua e mescolare. Conservare ben tappato
 per evitare l'evaporazione dell'acido.
 
 Usi:
 Come rigonfiante quando non si possono utilizzare reidratanti basici.
 
 Saluti e Buon 2005!!!
 Fabrizio
 
 
 
 
 lichene
 
 
 
 B.Gasparini
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                      |  |  |  
                | licheneUtente V.I.P.
 
    
 
 
 
                Città: LivornoProv.: Livorno
 
 Regione: Italy
 
 
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 | 
                    
                      |  Inserito il - 01 gennaio 2005 :  23:47:26     
 |  
                      | Aldeide glutarica Composizione:
 Acqua - 37,8 ml
 Aldeide glutarica al 2,5% - 7,2 ml
 Soluzione tampone fosfato pH 7 - composizione:
 Potassio idrogeno fosfato K2HPO4 - 4 g
 Potassio di idrogeno fosfato KH2PO4  - 5 g
 Acqua - 91 ml
 
 Modalità di preparazione:
 Preparare a parte la soluzione tampone a pH 7. Quindi sciogliere l'aldeide in
 acqua e aggiungere infine la soluzione tampone.
 
 Usi:
 Usata soprattutto per la preparazione dei campioni da osservare al microscopio
 elettronico.
 
 Note:
 La soluzione va conservata in frigorifero.
 
 
 
 AMMONIACA, IDRATO O IDROSSIDO DI AMMONIO
 Composizione:
 Per le reazioni macrochimiche soluzioni acquose al 10% o 25%.
 Come rigonfiante: soluzioni acquose al 2% o 6%
 
 Modalità di preparazione:
 La soluzione concentrata del commercio (32%) viene diluita con acqua distillata:
 al 25% mescolare 25 parti di sol. conc. + 7 parti in peso di acqua
 al 6% mescolare 6 parti di sol. conc. + 26 parti in peso di acqua
 al 2% mescolare 2 parti di sol. conc. + 30 parti in peso di acqua
 
 Come reattivo macrochimico per alcune reazioni basta il vapore del flaconcino
 (es.: Dermocybe, Cortinarius elegantior alla base del gambo, ecc.).
 Come reattivo per microscopia è utilizzato prevalentemente come rigonfiante di
 materiale d'erbario (exsiccata) in concentrazioni 2-5% generalmente prima delle reazioni
 con Melzer. E' preferibile che la concentrazione non vada oltre il 25% per non produrre dei
 rigonfiamenti anormali di ife e spore (che possono anche rompersi).
 Viene utilizzato anche per l'osservazione di alcune strutture microscopiche:
 - Per osservare i crisocistidi (per es.: Hypholoma, Pholiota, Strophariaceae): i
 corpuscoli interni rifrangenti generalmente diventano gialli (anche con KOH). Attenzione
 che spesso sono gialli naturalmente.
 - Per osservare le spinule, che si anneriscono con ammoniaca, le formazioni ad
 uncino dell'imenio di alcune Hymenochaetaceae (Phellinus, Onnia, ecc.).
 
 Ciao, ciao Fabrizio
 
 
 
 
 lichene
 |  
                      |  |  |  
                | GaspyUtente Senior
 
     
 
 
 
                Città: TriesteProv.: Trieste
 
 Regione: Friuli-Venezia Giulia
 
 
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 Micologia
 | 
                    
                      |  Inserito il - 02 gennaio 2005 :  21:56:35     
 |  
                      | Citazione:Messaggio inserito da lichene
 
 Aldeide glutarica
 Composizione:
 Acqua - 37,8 ml
 Aldeide glutarica al 2,5% - 7,2 ml
 Soluzione tampone fosfato pH 7 - composizione:
 Potassio idrogeno fosfato K2HPO4 - 4 g
 Potassio di idrogeno fosfato KH2PO4  - 5 g
 Acqua - 91 ml
 
 Modalità di preparazione:
 Preparare a parte la soluzione tampone a pH 7. Quindi sciogliere l'aldeide in
 acqua e aggiungere infine la soluzione tampone.
 
 Usi:
 Usata soprattutto per la preparazione dei campioni da osservare al microscopio
 elettronico.
 
 Note:
 La soluzione va conservata in frigorifero.
 
 
 
 AMMONIACA, IDRATO O IDROSSIDO DI AMMONIO
 Composizione:
 Per le reazioni macrochimiche soluzioni acquose al 10% o 25%.
 Come rigonfiante: soluzioni acquose al 2% o 6%
 
 Modalità di preparazione:
 La soluzione concentrata del commercio (32%) viene diluita con acqua distillata:
 al 25% mescolare 25 parti di sol. conc. + 7 parti in peso di acqua
 al 6% mescolare 6 parti di sol. conc. + 26 parti in peso di acqua
 al 2% mescolare 2 parti di sol. conc. + 30 parti in peso di acqua
 
 Come reattivo macrochimico per alcune reazioni basta il vapore del flaconcino
 (es.: Dermocybe, Cortinarius elegantior alla base del gambo, ecc.).
 Come reattivo per microscopia è utilizzato prevalentemente come rigonfiante di
 materiale d'erbario (exsiccata) in concentrazioni 2-5% generalmente prima delle reazioni
 con Melzer. E' preferibile che la concentrazione non vada oltre il 25% per non produrre dei
 rigonfiamenti anormali di ife e spore (che possono anche rompersi).
 Viene utilizzato anche per l'osservazione di alcune strutture microscopiche:
 - Per osservare i crisocistidi (per es.: Hypholoma, Pholiota, Strophariaceae): i
 corpuscoli interni rifrangenti generalmente diventano gialli (anche con KOH). Attenzione
 che spesso sono gialli naturalmente.
 - Per osservare le spinule, che si anneriscono con ammoniaca, le formazioni ad
 uncino dell'imenio di alcune Hymenochaetaceae (Phellinus, Onnia, ecc.).
 
 Ciao, ciao Fabrizio
 
 Per  la reidratazione è sconsigliato in quanto troppo violento è il rigonfiamento dei tessuti:molto migliore è la reidratazione con l'uso della potassa caustica al 3%-5%.
 Gaspy
 
 
 
 lichene
 
 
 
 B.Gasparini
 |  
                      |  |  |  
                | licheneUtente V.I.P.
 
    
 
 
 
                Città: LivornoProv.: Livorno
 
 Regione: Italy
 
 
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 | 
                    
                      |  Inserito il - 02 gennaio 2005 :  23:10:57     
 |  
                      | Vi invio ancora altre composizioni (Prelevate dal manuale del Centro Studi Micologici  Associazione Micologica Bresadola)
 
 BLU COTONE
 Composizione:
 Soluzione allo 0,1% in acqua.
 
 Modalità di preparazione:
 0,1 g di Blu cotone sciolti in 100 ml di acqua.
 
 Usi:
 - Per la determinazione della cianofilia delle spore in alcuni generi.
 - Per la colorazione di:
 contenuto delle ife generative;
 ife di sostegno;
 gloeocistidi;
 ornamentazione sporale;
 membrane ialine;
 ornamentazioni ialine (es. Laccaria)
 
 
 BLU COTONE IN LATTOFENOLO
 Composizione:
 soluzione di blu cotone al 5% in lattofenolo
 
 Modalità di preparazione:
 Il blu viene sciolto nel lattofenolo
 
 Usi:
 Stessi usi di blu cotone acquoso e blu lattico rispetto al quale ha però un
 effetto rigonfiante più moderato e perciò migliore.
 
 
 
 BLU CRESILE
 Composizione:
 Soluzione acquosa satura
 Soluzione secondo Clemençon: Blu di Cresile 0,25 g; Invadin 0,5 g; Glicerina
 purissima 17 ml; alcool etilico 70% 27 ml; acqua 55,5 ml.
 
 Modalità di preparazione:
 Mescolare gli ingredienti secondo l'ordine indicato nella formulazione e filtrare
 dopo un giorno. La preparazione secondo Clemençon è molto stabile. La soluzione
 acquosa va invece preparata al momento dell'uso.
 
 Usi:
 Nella determinazione della metacromasia di membrane sporiche e del contenuto
 oleoso dei gloeocistidi.
 Colorazione di protoplasmi.
 
 
 
 Saluti Fabrizio
 
 
 
 lichene
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                      |  |  |  
                | DanieleUtente V.I.P.
 
    
 
 
 
                Città: Sesto San GiovanniProv.: Milano
 
 Regione: Lombardia
 
 
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 Micologia
 | 
                    
                      |  Inserito il - 07 gennaio 2005 :  12:37:39     
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                      | Ciao a tutti, sono Daniele, nuovo di questo forum. 
 Sul discorso reagenti.
 Come è stato giustamente osservato, devono essere suddivisi in due categorie ( anche se la distinzione non è poi così netta)
 Macroreagenti e microreagenti.
 
 I macroreagenti dovrebbero essere sempre presenti nello zainetto di "caccia" Alcuni riconoscimenti possono e devono essere fatti in loco; anche perchè, con la limitazione di peso di myceti asportabili ( in uso presso molte località) può essere interessante fotografare, fare delle reazioni macro, asportare solo piccole parti per la microscopia, e poi lasciare in loco il reperto.
 
 Penso alla tintura di Guajaco ( questa è la dizione corretta. Si ottiene dalla rasura della corteccia dell'omonima pianta orig. Paraguay )ma anche ad altri (pochi reagenti)Tra questi la solfovanillina, che non è mai bene preparare in grandi quantità.
 
 Uno degli aspetti non secondari, da tenere presente nell'acquisto dei reagenti è la scadenza. Molti reagenti scadono in pochi mesi; qualcuno, addirittura entro due-tre settimane dalla preparazione.
 La solfovanillina si può preparare al momento mischiando, nelle dosi opportune, vanillina cristalli e acido solforico ( con tutte le precauzioni del caso).
 
 Per mia esperienza, i reagenti che si usano sono davvero pochi e, alcuni di questi, sono polivalenti.
 Il Melzer, per esempio, non solo è indispensabile per la ricerca dell'amiloidia ma è anche un buon mezzo di contrasto, usabile come succedaneo del rosso congo.
 
 Anche il Melzer scade molto velocemente. Meglio preparare piccole quantità. io tengo gli ingredienti base separati (iodjo Jodurato , cloralio idrato....) e li miscelo ogni volta che mi servono, comunque in quantità bastevoli per 15 gg. e non di più.
 
 Io uso anche il permanganato di potassio ( pastiglie in vendita in farmacia) sostituisce molto bene il rosso congo e costa pochissimo.
 
 Per chi volesse approfondire, ottimo il libro di Charbonel voll. I e II sui macro e micro reagenti.
 
 
 
 
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                      |  |  |  
                | francoUtente Senior
 
     
 
                 
                Città: TriesteProv.: Trieste
 
 Regione: Friuli-Venezia Giulia
 
 
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 Micologia
 | 
                    
                      |  Inserito il - 31 gennaio 2005 :  12:35:02     
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                      | Citazione:Messaggio inserito da Daniele
 
 Uno degli aspetti non secondari, da tenere presente nell'acquisto dei reagenti è la scadenza....
 
 .....Anche il Melzer scade molto velocemente. Meglio preparare piccole quantità. io tengo gli ingredienti base separati (iodjo Jodurato , cloralio idrato....) e li miscelo ogni volta che mi servono, comunque in quantità bastevoli per 15 gg. e non di più....
 
 
 
 
 Caro Daniele, sono anch'io nuovo di questo forum, ma non sono nuovo a preparare reagenti e coloranti. Dove lavoro siamo in parecchi ad adoperare questi prodotti, in particolare il Melzer ed il Lugol; le ricette sono pubblicate sulla chiave di Moser (dovrebbe uscire in questi giorni la versione tedesca Moser-Horak, aggiornata e corretta)
 
 Ogni anno preparo questo reagente e succede che ci vogliono 2 giorni per sciogliere completamente lo iodio metallico a temperatura ambiente su agitatore magnetico.
 
 Lo ioduro, invece, si scioglie in pochi secondi...alle volte un paio di minuti, quando lo aggiungi, facendo diventare quasi nera, la soluzione altrimenti quasi trasparente (faccio questa operazione in bottiglie di vetro scure)
 
 Questa soluzione, molto stabile, dura normalmente 4 o 5 anni se tenuta la buio, poi comincia a sbiadire ed il suo effetto cala.
 
 Ove serve solo una amiloidia generica (per esempio sull'imenio di un Albatrellus, sulle spore di A.phalloides o cose simili), anche quasi completamente trasparente, la reazione rimane molto evidente (provare prima su un pezzo di carta che contenga cellulosa, deve diventare blunero e non marrone)
 Se serve qualcosa di più fine, come le reazioni destrinoidi o le amiloidie leggere di qualche altro gruppo di funghi, è meglio avere una soluzione che funzioni come da manuale e quindi non più vecchia di un anno.
 
 Ricordarsi sempre che lo iodio deve essere sciolto prima, a lungo e se cel'hai in scaglie, devi pure batterlo per ottenere una polvere, altrimenti ci puoi mettere anche una settimana a scioglierlo tutto.
 Consiglio di preparare non meno di mezzo litro alla volta e mettersi in società per consumarlo, visto che ogni volta diventa la storia de sior Intento...
 
 ciao Franco
 
 
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                | GaspyUtente Senior
 
     
 
 
 
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 Micologia
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                      |  Inserito il - 31 gennaio 2005 :  13:10:39     
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                      | Citazione:Messaggio inserito da franco
 
 
 Citazione:Messaggio inserito da Daniele
 
 Uno degli aspetti non secondari, da tenere presente nell'acquisto dei reagenti è la scadenza....
 
 .....Anche il Melzer scade molto velocemente. Meglio preparare piccole quantità. io tengo gli ingredienti base separati (iodjo Jodurato , cloralio idrato....) e li miscelo ogni volta che mi servono, comunque in quantità bastevoli per 15 gg. e non di più....
 
 
 
 
 Il Melzer (ed il Lugol) lo faccio preparare in farmacia. Poi lo tengo in frigorifero dove dura illimitatanmente, tenendo in  bottiglietta solo una porzione di pochi cc.
 Per l' idrato di cloralio, quello me lo procuro dalla Titolchimica in cristalli. Attenzione che è molto igroscopico e quindi fà grumi.
 La soluzione satura la preparo al  momento sul vetrino una goccia d' acqua ed un puntina di idrato di cloralio.
 Far molto attenzione, l' idrato di cloralio è molto velenoso e perciò, fattone uso, lavare bene il tutto e gettare nel fuoco la carta bibula usata per assorbire gli eccessi.
 E' buona pratica sperimentare il Melzer su tutte le spore ed i tessuti analizzati: talvolta si scopre la destrinoidità (pseudo amiloidia) in luoghi sconosciuti!
 Gaqspy
 
 Caro Daniele, sono anch'io nuovo di questo forum, ma non sono nuovo a preparare reagenti e coloranti. Dove lavoro siamo in parecchi ad adoperare questi prodotti, in particolare il Melzer ed il Lugol; le ricette sono pubblicate sulla chiave di Moser (dovrebbe uscire in questi giorni la versione tedesca Moser-Horak, aggiornata e corretta)
 
 Ogni anno preparo questo reagente e succede che ci vogliono 2 giorni per sciogliere completamente lo iodio metallico a temperatura ambiente su agitatore magnetico.
 
 Lo ioduro, invece, si scioglie in pochi secondi...alle volte un paio di minuti, quando lo aggiungi, facendo diventare quasi nera, la soluzione altrimenti quasi trasparente (faccio questa operazione in bottiglie di vetro scure)
 
 Questa soluzione, molto stabile, dura normalmente 4 o 5 anni se tenuta la buio, poi comincia a sbiadire ed il suo effetto cala.
 
 Ove serve solo una amiloidia generica (per esempio sull'imenio di un Albatrellus, sulle spore di A.phalloides o cose simili), anche quasi completamente trasparente, la reazione rimane molto evidente (provare prima su un pezzo di carta che contenga cellulosa, deve diventare blunero e non marrone)
 Se serve qualcosa di più fine, come le reazioni destrinoidi o le amiloidie leggere di qualche altro gruppo di funghi, è meglio avere una soluzione che funzioni come da manuale e quindi non più vecchia di un anno.
 
 Ricordarsi sempre che lo iodio deve essere sciolto prima, a lungo e se cel'hai in scaglie, devi pure batterlo per ottenere una polvere, altrimenti ci puoi mettere anche una settimana a scioglierlo tutto.
 Consiglio di preparare non meno di mezzo litro alla volta e mettersi in società per consumarlo, visto che ogni volta diventa la storia de sior Intento...
 
 ciao Franco
 
 
 
 
 
 B.Gasparini
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                | FOXModeratore
 
      
 
 
 
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                      |  Inserito il - 31 gennaio 2005 :  17:57:54     
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                      | Ciao Franco, con piacere vedo che hai incominciato a postare, soprattuto qui hai tanti amici micologi.....
 
 Ricordati sempre se per caso sbagli strada... passa da Firenze!
 
 A presto FOX
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                | francoUtente Senior
 
     
 
                 
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 Micologia
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                      |  Inserito il - 03 febbraio 2005 :  09:54:16     
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                      | se passo per la Toscana, fosse anche da Grosseto o da Massa, ti vengo a rompere le scatole...
 
 vorrei essere più presente, ma il lavoro di "pendolare" mi stà un po' stressando e soprattutto ingrassando... quà a Cosenza si mangia di un bene...
 
 Riguardo al melzer, avevo tralasciato la faccenda, invece piuttosto importante, dell'idrato di cloralio, praticamente inutile nella maggior parte dei casi, come la freschezza del preparato. Indispensabile in pochi casi che siano ben descritti in letteratura, ha una funzione doppia, di gonfiante e sbiancante e non va assolutamente mescolato al reattivo da tenere da parte, altrimenti in meno di un'ora questo diventa inutilizzabile.
 
 Negli ultimi 5 anni ho studiato micologicamente una particella forestale al fine di creare una check-list di specie crittogamiche...il mio capo aveva questo strampalato interesse...
 Sono stato costretto, in pochi giorni, a documentarmi (bene) ed a procurarmi i reagenti necessari (meno bene), chiedendo a colleghi cimici pardon chimici, un po' di polvere di questo e quello, ma soprattutto due dritte per preparare da solo le cose con la scarsità di mezzi che vi potete immaginare. La cosa mi è servita molto a capire perchè si usano tanti reagenti e quali sono le limitazioni, ma soprattutto ho capito che non servono tutti, molte cose sono del tutto inutili ad una determinazione, possono solo confermare quanto già ricavato dalla microscopia, dall'habitat e dalla morfologia del fungo.
 Molto spesso si verifica poi che una specie, magari mai vista prima, ci costringa ad una indagine più approfondita, ma già la seconda volta che la troviamo, non è più necessario tanto lavoro, ma ci si può avvalere della propria esperienza.
 
 
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                | GaspyUtente Senior
 
     
 
 
 
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 Micologia
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                      |  Inserito il - 03 febbraio 2005 :  14:14:53     
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                      | Il problema del rossocongo è che è necessaria una soluzione satura. A questo punto la soluzione tende a dissociarsi (non dico precipitare perché chimicamente è unprocesso differente. a migliore risoluzione -invece che buttarlo -è di filtrarlo con una comune cartina da filtro in un imbutino. Sene perderà, ma uscirà una soluzione limpida, utilizzabile per molto tempo. Usandone pochissimo di volta inm volta,pochi cc dureranno a lungo. Attenzione a non usare stabilizzatori come la soluzione glicero-cloridrica, perché lì precipita in un' ammasso nerastro
 Gaspy
 
 B.Gasparini
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