Buongiorno e buon anno a tutti, è la prima volta che scrivo su questo forum anche se molti di voi mi conoscono già. Devo dire che fino all'altro ieri l'esistenza di un forum dedicato alle afilloforali mi era sfuggita! Qualche mese fa mi sono preso l'impegno di collaborare con la sezione locale del WWF per lo studio di una piccola area protetta in provincia di Asti, l'Oasi "Il Verneto". Si tratta di un piccolo bosco planiziale attorno ad un'area umida, con ontano nero (che è la parte di maggior interesse), e ai margini latifoglie miste, principalmente pioppi, querce, salici, noccioli, sambuchi, qualche robinia e pochi olmi (per maggiori dettagli vedi qui Link). Quest'autunno l'annata per i funghi "carnosi" nell'area umida è stata disgraziata, ho solo trovato qualche specie di lettiera tipo Mycena pura, Clitocybe nebularis, Psathyrella candolleana e poche altre banalità. Viceversa il periodo di prolungata umidità e assenza di gelo fino a dopo Natale hanno consentito crescite abbondanti di afilloforali, che ho già raccolto in discreta quantità e che penso continuerò a cercare e determinare per tutto l'inverno. Non sono uno specialista nell'argomento, quindi mi riprometto nei prossimi mesi di postare raccolte di determinazione dubbia in cerca di conferma, o magari (sempre che ne saltino fuori) di particolarmente interessanti. Spero che la collaborazione potrà essere interessante per voi, quanto utile per me. Comincio a postare alcune foto di specie determinate, per la maggior parte piuttosto facili.
Mario
Modificato da - mfilippa in Data 03 gennaio 2015 18:19:05
Togli le parentesi quadri dal nome del file altrimenti non viene visualizzata la foto.
Nicolò -- Attenzione alla "Nomenclatura binomiale". Il primo termine (nome generico) porta sempre l'iniziale maiuscola, mentre il secondo termine (nome specifico) viene scritto in minuscolo. Da: Link
Grazie RockHoward, in effetti stavo cercando di capire perché la foto non era visualizzata! Adesso vado con la comune Trametes gibbosa... Immagine: 231,16 KB
Nicolò -- Attenzione alla "Nomenclatura binomiale". Il primo termine (nome generico) porta sempre l'iniziale maiuscola, mentre il secondo termine (nome specifico) viene scritto in minuscolo. Da: Link
Plicaturopsis crispa In alcuni esemplari l'imenoforo si macchia di blu-grigiastro... E' normale?
Ciao Mario, penso che sia una caratteristica della specie. Ecco un mio ritrovamento.
Immagine:
Nicolò -- Attenzione alla "Nomenclatura binomiale". Il primo termine (nome generico) porta sempre l'iniziale maiuscola, mentre il secondo termine (nome specifico) viene scritto in minuscolo. Da: Link
Benvenuto!!! Valutando le bellissime immagini, direi un ingresso con il botto!!! Complimenti davvero. Per quanto riguarda Plicaturopsis crispa è normale un imbrunimento dell’imenio soprattutto se i basidiomi sono imbibiti d’acqua o relativamente vetusti. Suppongo che ti sia già cimentato con la microscopia di questa categoria di macromiceti… in molti casi è spettacolare. Tipico e bellissimo l’ Irpex lacteus , notevoli anche i Phellinus… Siamo in attesa di altri tuoi contributi.
Rieccomi, vi faccio ancora vedere qualche specie più o meno interessante raccolta nel Verneto. Prima il comunissimo Stereum hirsutum, che però in condizioni di elevata umidità aveva colori talmente saturi che ho faticato a riconoscerlo... Immagine: 229,5 KB
...e questa che non avevo mai visto prima, che ho determinato come Xenasmatella tulasnelloidea con spore ellissoidi 4,5-5x4 µm (in Melzer), 5,5x4,5 µm in Congo, non amiloidi, con verruche tonde non solubili in KOH. Pleurobasidi tetrasporici, tozzi, circa 12-13x6-7 µm, con 1 o 2 pedicelli laterali, (anche 3!). Ife sottili, diametro 1 µm max 2, corte e nodulose nel subimenio. Senza cistidi.
Poi ho alcune raccolte per le quali chiederò un vostro parere per la determinazione! Ciao a tutti
Immagine: 293,74 KB
Mario
Modificato da - mfilippa in data 09 gennaio 2015 14:31:40
Ciao Mario, complimenti per le bellissime immagini e per i bei ritrovamenti!
Phlebiella tulasnelloidea, oppure Xenasmatella t. o anche Xenasma tulasnelloideum è una specie molto interessante e che non ho mai studiato al microscopio.
Scusa la sfacciataggine ma, se ti va di spedirmene un campione, sarebbe bello aggiungerlo al nostro erbario e postare qui sul forum le immagini relative alla sua microscopia.
Eventualmente ti mando un messaggio privato con il mio indirizzo
Non c'è problema, manda pure l'indirizzo e io ti invio il campione, così vedi se quadra! Ho avuto qualche dubbio sul nome da usare, purtroppo non seguo molto la letteratura recente su questi gruppi di funghi. Ho visto che Index Fungorum usa Xenasma tulasnelloideum come nome corrente ma confrontati i caratteri dei due generi mi sembrava, "a naso" (ma ormai o DNA o naso) che Xenasmatella meritasse di essere distinto.
Non mi parlare di tassonomia! Non sono abbastanza qualificato per occuparmene. Su questo forum abbiamo deciso di fare riferimento principale a Index Fungorum, strizzando l'occhio a MycoBank...
La scelta è più che discutibile ma per ora è questa.
Bene, mentre come hai già scritto tu su Index f. Il nome valido per la specie in questione sarebbe Xenasma tulasnelloideum su MycoBank questa è classificata come Phlebiella tulasnelloidea ed io mi limito a prenderne atto.
Ringraziandoti per la disponibilità ti comunico tramite un mess. privato il mio indirizzo
Benvenuto Mario nel Forum, vedrai che ti troverai bene specialmente se hai voglia di conoscere un pò più a fondo questo gruppo di specie fungine. Complimenti per le foto e per le specie trovate: il tuo Bosco penso ti (ci) darà delle soddisfazioni.
Grazie Annarosa per il benvenuto! Aphyllo ho ricevuto l'indirizzo. Sono stato domenica di nuovo sul posto e ho raccolto un altro campione di Xenasmatella (la fruttificazione sarà lunga un paio di metri) che sta seccando. Siccome ho un po' di cose che ho cominciato a studiare magari aspetto qualche giorno a fare l'invio, così ci mettiamo qualcos'altro... Ho trovato diversi tronchi, qualcuno in piedi altri caduti, invasi da Phlebia radiata. Questa era su un tronco in piedi. Immagine: 286,1 KB
Mario
Modificato da - mfilippa in data 13 gennaio 2015 08:51:56
Un ontano caduto è rimasto inclinato appoggiandosi su altri alberelli. Tutta la superficie rivolta verso il terreno è ricoperta da una Phlebia radiata lunga diversi metri. Parte della superficie è sotto attacco da parte di un myxomicete: ecco il plasmodio giallo che avanza e mangia l'imenio...
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Mario
Modificato da - mfilippa in data 13 gennaio 2015 08:56:44