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Salve. Sottopongo all'attenzione degli entomologi la seguente osservazione su questo pompilide fotografato ieri 24 novembre nei pressi di una casetta rurale.
Noto casualmente questo pompilide nero che sul prato verde, tra gli steli, trascina un ragno e lo nasconde tra il folto delle graminacee tenere. Decido di andare a prendere la fotocamera perchè è la prima volta che vedo un pompilide con la sua preda. Dubito però di ritrovarlo una seconda volta. Dopo circa dieci minuti di attesa rieccolo li sul muro in operosa attività esplorativa. Faccio delle foto. Noto che l'insetto gironzola sempre sullo stesso spot: muro, panchina, prato. Dopo succede una cosa singolare: il predatore prende da una crepetta del muro il ragno che avevo visto nascondere nell'erba, lo pinza nella parte posteriore e lo porta a spasso in lungo e in largo e dall'alto in basso e viceversa per tutta l'ampiezza della parete della casetta. Dopo un certo numero di minuti di incessante tragitto si infila dentro un altra crepetta in alto e si occulta dentro con la sua preda.
L'impressione era che trascinasse l'esca presentandola davanti ogni crepetta del muro che potesse nascondere un altro ragno che inavvertitamente avesse attaccato il ragno esca per istinto di territorialità.
Mi ha ricordato la tecnica usata da un pescatore sub che usava legare un polpo morto sulla punta di un bastone manovrato tra gli anfratti del fondo per provocare l'attacco di un altro polpo e così arpionarlo.
Non riesco a dare altre spiegazioni al fatto perchè se il pompilide avesse voluto soltanto trovare un nascondiglio dove riporre la preda non capisco perchè fare tutta quella fatica con il rischio di essere predato da qualche passeriforme insettivoro. Poteva benissimo trovare un nascondiglio adatto e poi rapidamente trasportare la preda. Inoltre gli ho visto cambiare ben tre nascondigli. Se potete confermare altre osservazioni simili o qualche fonte bibliografica sarebbe interessante.
Saluti
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Modificato da - elleelle in Data 05 dicembre 2011 17:13:40
Beh..non credo che questi animaletti, sebbene molto intelligenti, siano in grado di mettere in pratica simili astuzie. Credo sia più probabile che si trattasse di un comportamento esplorativo, ancorchè poco furbo e a rischio di predazione da parte di uccelli. Probabilmente non riusciva a trovare un sito adatto per lasciare la sua preda e deporvi le uova, sono molto esigenti in fatto di tane.
Anch'io credo che non ci fosse nessuna furbizia in questo comportamento. Ho visto più volte pompilidi fare un sacco di giri e di prove apparentemente inutili; probabilmente, riconoscono il posto solo quando ci capitano sopra in un certo modo. Peraltro, in quelle crepe era improbabile che si nascondessero dei ragni; tanto meno della stessa specie, dato che vive sulla vegetazione e, se uno per caso fosse uscito allo scoperto, il Pompilidae sarebbe stato costretto a lasciar cadere il primo. A proposito, il ragno mi sembra uno Xisticus sp. (Thomisidae) Un ragno piuttosto pericoloso, capace di predare un imenottero; bisogna avvicinarlo con attenzione. luigi
P.S. Non mi risulta che i ragni abbiano comportamenti territoriali; se attaccano un loro simile è solo perché lo considerano una possibile preda.
Modificato da - elleelle in data 28 novembre 2011 20:08:20
Grazie Luigi. Mi convince il tuo contributo supportato dall'esperienza personale. In effetti alla fine di tutti quei sali e scendi l'imenottero ha trovato una crepa molto stretta e a fatica vi ha tirato dentro il ragno. Appena posso posto altre foto.