Sono tornato su questo vecchio post cercando lumache unicorni (vedi link sopra): aggiungo un aggiornamento alla situazione del metanodotto nel bosco di S. Anselmo: l'azienda ha fatto un ottimo lavoro e ha ricucito lo strappo, creando un ponte fra le due parti del bosco:
Sono foto già postate, ma mi sembrava giusto metterle anche qui. Ora aspettiamo che crescano i piccoli alberelli: essenze miste, tutte scelte fra le locali. Un lavoro ottimo!
Dario. "Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
Mi sembra doveroso ritornare su questo post per inserire una foto del bassorilievo della pagina precedente: recenti restauri hanno tolto la grondaia che spaccava in due l'opera e oggi la si può vedere tutta in un colpo solo: eccola qui (spiegazioni a pagina 1)
Dario. "Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
Bellissima la tua descrizione di Cuneo, finalmente l''ho letta, compresa la spiegazione di Marz del bassorilievo che trovo molto istruttiva, grazie a tutti per aver raccontato e interpretato la storia di Cuneo ele sue "storie"
Siamo adolescenti. Col bisogno di emanciparci dalla natura che è la nostra madre. Quando avremo la maturità per cominciare a occuparci di lei?
Mi ero perso l'intervento di Attilio... lo vedo adesso: meglio tardi che mai
Torno su queste pagine per dire che, dopo i recenti restauri che hanno rinnovato completamente Via Roma, rendendola isola pedonale, sono state sistemate delle tabelle informative davanti ad ogni palazzo.
In quella di Paganino dal Pozzo viene svelato il mistero del finto monaco-volpe, dell'uomo e del suo cane che lo trae in salvo. Vi è scritto che si tratta di un episodio della raccolta medioevale "Roman de Renart", in cui gli animali antropomorfizzati sono i protagonisti.
Renart è la volpe e nell'episodio in questione si traveste da monaco per ingannare un pellegrino (la tabella dice proprio così: un pellegrino, non un contadino o un mercante).
Ho cercato un po' ma non sono riuscito a risalire al racconto. Il Roman de Renart è presentato qui:
Dario. "Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)