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 Forum Animali - Natura Mediterraneo
 MILLEPIEDI E CENTOPIEDI
 Trovata nel lavello: Scutigera coleoptrata
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Dappertutto
Utente Senior

Città: Caselette
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


618 Messaggi
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Inserito il - 30 settembre 2009 : 15:57:12 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Stamattina ho trovato questa scolopendra nel lavello della lavanderia, evidentemente rimasta intrappolata (l'ho fatta uscire e si è subito diretta verso il buio in cerca forse di una fessura). Per confronto direi una Scutigera coleoptrata: è giusto?

Immagine:
Trovata nel lavello: Scutigera coleoptrata
83,37 KB

Modificato da - PiErGy in Data 07 ottobre 2009 15:31:47

Regaleco
Utente Senior


Città: Gela
Prov.: Caltanisetta

Regione: Sicilia


1865 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 30 settembre 2009 : 17:17:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
si è lei, inconfondibile



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Coluber
Utente Senior


Città: S. Alessio Siculo
Prov.: Messina

Regione: Sicilia


3708 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 01 ottobre 2009 : 00:21:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Confermo che si tratta di una Scutigera coleoptrata, ma devo però correggerti s un particolare : Non è una scolopendra, quindi Scolopendromorpho, ma uno Scutigeromorpho.

Melo
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Dappertutto
Utente Senior

Città: Caselette
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


618 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 01 ottobre 2009 : 00:47:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ma esiste un nome comune generico in italiano? Non mi sembra tanto plausibile dire, nel linguaggio corrente: ho trovato una "scutigeromorfa".
Su certi aspetti terminologici, quantunque il nostro latino docet non solo per tradizione ma per robustezza semantica, dovremmo imparare un po' del concretismo degli inglesi, che, per fare qualche esempio che mi viene subito alla mente, chiamano i cantaridi beetle soldier così che rimangono fissate bene due delle loro più evidenti caratteristiche (coleotteri soldati perché piuttosto aggressivi verso altri insetti) o la carpocapsa delle pomacee (Cydia pomonella) codling moth (sarebbe "falena delle mele da cuocere", forse perché inizialmente fu trovata su certe varietà di melo), e per restare alla Scutigera coleoptrata rende bene il nome comune di house centipede rimarcando in tal modo che è un "centopiedi" che si rinviene frequentemente nelle abitazioni.

Modificato da - Dappertutto in data 01 ottobre 2009 00:56:28
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32716 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 01 ottobre 2009 : 07:54:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'hai detto tu.
In italiano corrente si chiamano centopiedi, o anche impropriamente millepiedi.
Il nome scientifico comune a tutti è Chilopoda.
Ha fatto bene Coluber a precisare, perché il forum serve anche a imparare ad essere più scientifici; tutto sommato, comunque, se chiami "scolopendre" sia gli Scolopendromorpha, che i Litibiomorpha e gli Scutigeromorpha non sbagli di molto. Forse, meglio che chiamarli millepiedi.
luigi



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Dappertutto
Utente Senior

Città: Caselette
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


618 Messaggi
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Inserito il - 01 ottobre 2009 : 21:17:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non sono d'accordo, ma nel senso che scientificamente non c'è un "non molto sbagliato": se il termine scolopendre è riferibile sono agli organismi appartenenti all'ord. Scolopendromorpha ebbene sia, e tutti gli altri chiamiamoli pure centopiedi.
Trovo però che il linguaggio corrente italiano sia povero, almeno per questi organismi, in quanto non si va oltre al taxon classe, salvo che per le scolopendre vere e proprie (forse perché più presenti nel'immaginario collettivo?) dove si scende di un gradino al taxon ordine; nel linguaggio anglosassone invece si fa differenza tra gli ordini Litibiomorpha (stone centipedes), Scutigeromorpha (house centipedes), Scolopendromorpha (tropical centipedes), Geophilomorpha (soil centipedes).
Ciao e grazie

Modificato da - Dappertutto in data 01 ottobre 2009 21:25:52
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32716 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 02 ottobre 2009 : 11:18:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A me sembra che quei nomi inglesi siano stati inventati a casaccio; a che scopo darli ad ogni costo se non corrispondono alla biologia dell'animale?
Posso essere d'accordo sul chiamare gli Scutigeromorpha "house centipes", perché effettivamente sono i più presenti nella case, anche se quello non è certo il loro ambiente naturale; piuttosto, sono Chilopodi che vivono sotto le cortecce degli alberi e in ambienti simili.
"Stone centipes" per i i Litobiomorpha lo trovo proprio sbagliato; sono piuttosto gli Scolopendromorpha a stare sotto le pietre. I Litobi preferiscono il sottobosco umido e le cortecce degli alberi pure loro.
Chiamare gli Scolopendromorpha "tropical centipes" è ancora più sbagliato e fuorviante, perché se ne trovano in abbondanza anche da noi.

Quindi, non indichiamo ad esempio gli anglosassoni! Secondo me, meglio non dare nomi correnti che darli sbagliati.
luigi



Modificato da - elleelle in data 02 ottobre 2009 11:33:55
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Juventino
Utente Super

Città: Nizza

Regione: France


10135 Messaggi
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Inserito il - 03 ottobre 2009 : 08:44:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Di ogni modo, loro mai danno il nome latino, che per naturalisti fa referenza..
Ciao!!

Link
L’école buissonnière
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Dappertutto
Utente Senior

Città: Caselette
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


618 Messaggi
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Inserito il - 05 ottobre 2009 : 01:21:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ovviamente il nome scientifico è d'obbligo nelle pubblicazioni, perciò lo si trova anche in quelle in lingua inglese.
E certamente è anche vero che, a fortiori quando non ci si riferisce ad una singola specie ma ad un gruppo, la corrispondenza tra nome generico e caratteristiche biologiche o morfologiche non potrà che essere approssimativa o quantomeno limitata (presumibilmente alle situazioni più comuni)
Del resto quell'organismo di cui argomentiamo non ha cento zampe, si vede benissimo dalla foto quante ne ha, dunque perchè mai chiamarlo allora centopiedi o centipedes? Va bene chilopode, ma quanti sanno che chilo- non deriva in questo caso da chilioi = mille, bensì da cheilos = labbro?
Io non sono sprovveduto in questioni di tassonomia e biologia, e non ho neppur particolari difficoltà con la terminologia latina (per età direi, perchè non è la stessa cosa nei giovani, anche quelli da liceo), anzi in linea di principio sono contrario all'inquinamento di acronimi e parole anglosassoni nella nostra lingua, cionondimeno devo ammettere, almeno nelle discipline che conosco meglio e che attengono alla fitopatologia (dunque si va dai viroidi agli insetti passando per funghi a altre categorie di organismi), che nell'inglese il nome comune è intanto sempre o quasi sempre presente e non di rado mi pare più efficace di quello italiano: ed è il nome che poi si ricorda e si associa, mentre quello latino (specialisti e persone particolarmente dotate di memoria volatile a parte) lo si dimentica.
Ciao
Alessandro

Modificato da - Dappertutto in data 05 ottobre 2009 01:30:30
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32716 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 ottobre 2009 : 12:25:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Guarda che io sono d'accordo con te in generale. Anch'io penso che, come esiste un nome comune per i lupi, i felini, le aquile, i pesci ecc..., sarebbe comodo che anche gli artropodi lo avessero. Altrimenti, dobbiamo scegliere tra un nome da iniziati (quello in latino) e un nome estremamente generico, e spesso improprio.
Il fatto è agli animali più grandi e più noti i nomi comuni non sono stati dati "a tavolino" in base alle loro peculiarità, ma si sono formati nel contesto dell'evoluzione del lingiaggio parlato.
Evidentemente, non si è sentita un'analoga esigenza di dare dei nomi comuni agli animali più piccoli, o si sono dati nomi molto cumulativi. Io, per esempio, da ragazzino chiamavo "scolopendre" tutti e tre gli ordini che abbiamo detto, mentre chiamavo "millepiedi" gli Julidae, ed era già qualcosa.

Altra cosa è invece mettersi a tavolino e assegnare nomi comuni che non vengono dal linguaggio parlato. Si tratta di creare un terzo linguaggio che, secondo me, non serve.
A titolo di esempio, puoi provare a entrare in questo sito che parla di ragni.

Link

Per ogni famiglia troverai un "nome comune" in inglese riferito al modo di costruire la ragnatela o altre abitudini, costituito di solito da due o tre parole. Visto a che tipologie di ragni si riferiscono - a volte rari e difficili da vedere - io escluderei che la gente li chiami così.

luigi




Modificato da - elleelle in data 05 ottobre 2009 12:26:20
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Acipenser
Utente Senior


Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero

Regione: Germany


1668 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 05 ottobre 2009 : 14:37:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Concordo con Luigi; ritengo che la ricchezza di nomi volgari nell'inglese si debba anche alla deliberata costruzione di un sistema nomenclaturale alternativo a quello latino. Il latino, in genere, è percepito come ostico dagli anglofoni (e, a giudicare dalle pubblicazioni, anche dagli orientali): mi fece riflettere il fatto che la versione inglese di Wikipedia, diversamente da quella italiana, utilizzasse i nomi volgari come titoli delle voci relative alle specie (anche se il nome scientifico, va detto, è generalmente presente all'interno del testo).

Concludo con una mera opinione personale: trovo che l'uso del latino senza timori in ambito scientifico, aldilà delle ovvie necessità di rigore, sia un modo elegante per esprimere la propria italianità.

Tautò tèni zon kài
tethnekós kai egregoròs
kai kathèudon kai nèon kai
gheraiòn tade gàr
metapésonta ekéina ésti
kakèina pàlin táuta.

Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
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Hemerobius
Moderatore


Città: Alghero
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4877 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 ottobre 2009 : 17:40:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scopro questa discussione solo adesso, mi scuso quindi per un intervento sicuramente fuori tempo.
Che in italiano (ed in molti dialetti italiani) non vi siano nomi comuni di insetti ed altri piccoli animali è un dato di fatto, tanto più nomi ufficialmente codificati. Che vi sia l'esigenza di nomi comuni "descrittivi" non credo. Vedasi il caso della "mosca cavallina" che è tanto descrittivo da comprendere due specie completamente diverse: l'ippobosca e la stomoxis.
Io uso i nomi latini italianizzati senza alcuna vergogna. Bastava che Alessandro avesse scritto questa scutigera (invece che scolopendra) ed avremmo perso l'occasione di divertirci scrivendo così tante righe !

Ciao Roberto

PS: quando mi capita di leggere importanti riviste scientifiche (tanto per non fare nomi Ecology) trovando nei titoli solo i nomi comuni degli organismi studiati non posso fare a meno di maledire gli anglosassoni e le loro barbariche abitudini linguistiche. Com'è più facile, per chiunque qualunque lingua parli, capire un bel Lepidoptera Sphingidae piuttosto che un Hawkmoths, o un Diptera Syrphidae piuttosto che un Hover-flies, &c &c

verum stabile cetera fumus
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hutia
Utente Senior

Città: piazze
Prov.: Siena

Regione: Toscana


1075 Messaggi

Inserito il - 05 ottobre 2009 : 18:06:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
concordo completamente con Hemerobius..... sante parole

Fabrizio
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Dappertutto
Utente Senior

Città: Caselette
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


618 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 05 ottobre 2009 : 19:28:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Molto interessanti le considerazioni portate.
Concordo che l'introduzione di nomi inglesi costruiti più o meno a tavolino sia dovuta alla ovvia scarsa dimestichezza degli anglofoni col latino (temo peraltro ormai anche assolutamente nostra), ma penso anche in parte alla forma mentis che tende a concretizzare, e oserei persin dire che ogni nazione-lingua esprime talvolta una propria forma mentis.
Mi intriga molto confrontare i nomi comuni nelle varie lingue. La mia tesi di laurea fu sopra una plasmodioforacea agente di una malattia sulle crucifere che in italiano è chiamata "ernia del cavolo" e in alternativa "tubercolosi del cavolo" o "mal del gozzo del cavolo" - mi viene da dire con enfasi medica, ossia tendendo all'erudito - similmente i francesi "hernie du choi", gli spagnoli "hernia de la col" e anche i tedeschi "kohlernie", mentre per gli inglese è prosaicamente "club root" ma pure "fingers and toe" - insomma più concretamente descrittiva dei sintomi: radici ingrossate e allungate ovvero dita sproporzionate - idea recepita pure dai francesi come "maladie digitoire" o "gros pied".

Modificato da - Dappertutto in data 05 ottobre 2009 19:29:10
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