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                | Autore |  Discussione  |  |  
                | SnailBrianzaModeratore
 
     
 
 Città: Besana in Brianza
 
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                | garagoloModeratore
 
     
 
 
 
                Città: Cerretti di Santa Maria A MonteProv.: Pisa
 
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                      |  Inserito il - 05 settembre 2009 :  08:27:38     
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                      | Ciao Vittorio, molto interessante questo ritrovamento ad altezze veramente inusuali! ( non dubito che se vi fossi stato anche tu forse qualche altro esemplare sarebbe uscito fuori!) Il filmato del soccorso dell'elicottero è ad alta tensione !!!!!
 Occorre cercare altri esemplari, ma lascerò a te certe imprese, io aspetterò che i gusci cadano alla base !!!!!!!
 Se ho capito bene, i dubbi sulla specie mia permangono, pazienza, col tempo cercheremo di avere le idee sempre più chiare.
 
 Ciao
 
 Ale
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                      | Modificato da - garagolo in data 05 settembre 2009  08:28:26
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                | SnailBrianzaModeratore
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 05 settembre 2009 :  13:28:48     
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                      | Ciao Ale, il ritrovamento è stato un caso fortuito, in quelle condizioni si pensa poco a cercar chiocciole ma piuttosto alla propria sicurezza. Dove ci sono vie ferrate ci sono anche sentieri più accessibili che solitamente si usano al ritorno per non ripetere il percorso in discesa che risulterebbe molto più pericoloso e se dovessi salire sul Corno di Grevo per cercare il Chilostoma sarebbe più producente e meno pericoloso salire da uno di questi sentieri più facili che danno modo di cercare meglio.  L'Adamello non è proprio alle porte di casa e un'escursione del genere va ben organizzata ma resta una delle mie prossime mete che spero possa documentarvi presto.
 
 Vittorio
 
 
 "La grandezza dell'uomo si misura in base a quel che cerca e all'insistenza con cui egli resta alla ricerca." (M.Heidegger)
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                      |  Inserito il - 05 settembre 2009 :  15:36:00     
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                      | Complimenti Vittorio, anche questa forma è molto interessante.Dalle foto si nota solo una differenza di dimensioni ma considerando l'altezza è un fatto quasi normale.
 Ho cercato un po' di foto per capire l'ambiente,siamo ben al di sopra del piano del bosco,dunque sarebbe importante capire in quale habitat si possa insediare questa forma.Tra le varie immagini della zona ho trovato questa in cui mi sembra di notare la presenza di rododendro alpino.Non ho idea se la quota è compatibile con quella di ritrovamento ma questo mi sembra l'unico habitat possibile per la specie.
 
 
 
 La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
 
 Sandro
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                | SnailBrianzaModeratore
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 08 settembre 2009 :  22:26:27     
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                      | Ciao Sandro, L'ambiente in cui è stato trovato non lo conosco. L'altezza di 2500 metri sono molti per Chilostoma achates rhaeticum, almeno per quanto riguarda la mia esperienza sui ritrovamenti in Valtellina che non superavano i 1500 metri e la quota è sicuramente un fattore molto incisivo sulle dimensioni del nicchio.
 Resta comunque il forte dubbio sulla distribuzione di questa specie che è descritta come endemica della Valtellina e valle di Poschiavo (Svizzera) mentre l'Adamello si trova a qualche chilometro più a sud e in tutt'altro sistema montuoso.
 
 Vittorio
 
 
 "La grandezza dell'uomo si misura in base a quel che cerca e all'insistenza con cui egli resta alla ricerca." (M.Heidegger)
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                | SnailBrianzaModeratore
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 03 marzo 2011 :  21:16:07     
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                      | Risposta di fern in questa discussione: Qui |  |  | Messaggio originario di fern: 
 Ecco la descrizione della var. debettae (Adami 1876):
 
 |  |  | aggiungo un'altra assai piccola [varieta'] scoperta fra il passo di Belviso (2600) e la vetta del Pizzo Tornello (2795), in Val di Scalve ... Si distingue per dimensioni molto piccole ... tessuto leggero, trasparente, zona oscura assai marcata, fascia pallida mancante, forma depressa, conchiglia striata o rugosa, epidermide sovente corrosa, apertura alquanto piu' arrotondata di quella del tipo, umbellico ristretto. L'avrei creduta la vera foetens di Studer, se oltre il ritenerla estranea al nostro versante, non la sapessi di forma piu' elevata e simile alla zonata Stud., per il che non esito a ritenerla per buona varieta' della cisalpina, e le propongo il nome di var. De Bettae in omaggio all'egregio Cav. De Betta ... Riassumendo, propongo per la specie e varieta' la seguente nomenclatura: Helix cisalpina Stabile
 var. a. adelozona Parr. Diam. 24-28mm - Umbil. 4,3mm
 var. b. rhaetica Mouss. Diam. 27-29   - Umbil.  5
 var. c. Adamii Kobelt   Diam. 28-33   - Umbil.  6
 var. d. De Bettae mini  Diam. 16-20, Alt. 6-8 mm, Umb. 1,5-2,5
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 Nel Naturalista Valtellinese del 1885 (di cui si trova qui la ristampa anastatica) l'autore sostiene pero' che Helix De Bettae
 |  |  | deve essere separata da [H. cisalpina Stabile = adelozona?] specialmente per le notevoli differenze anatomiche dell'animale | 
Il tuo esemplare sembra corrispondere invece alla var. Adamii Kobelt, di cui, oltre alle dimensioni su riportate leggo
 Nella descrizione di Kobelt (Iconographie v.4 1876) oltre alle stesse cose in tedesco e all'illustrazione (fig. 1052) si trova un'indicazione geografica: "in der Umgebung des Iseo-Sees". Ciao,|  |  | Essa si distingue dal tipo (cisalpina) per dimensioni maggiori, per l'umbelico considerevolmente piu' aperto che lascia vedere tutti i giri della spira fino all'apice, per forma pianeggiante della base dell'ultimo giro, per tessuto piu' solido, fascia che tende qua e la' a scomparire, e conchiglia piu' trasparente | 
 fern
 
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 Dalla descrizione delle varie forme di Chilostoma adelozona riportate da fern, sembrerebbe che l'esemplare del Corno di Grevo corrisponde alla forma debettae descritta per la valle di Scalve (BG).
 L'autore faceva rientrare in Helix cisalpina tutte le forme del gruppo adelozona/achates e questo spiega la mia precedente impressione nel voler collocare l'esemplare dell'Adamello nella specie Chilostoma achates rhaeticum.
 Come scritto nel "Naturalista Valtellinese" del 1885  però, la forma debettae deve essere separata da adelozona per differenze anatomiche e questo farebbe pensare che debettae è una forma di C. achates rhaeticum (come ho ritenuto all'inizio) se non addirittura una specie valida.
 Questa suddivisione non sarà facile da stabilire in quanto tutt'oggi non è ancora chiaro se rhaeticum è una sottospecie di achates o una sottospecie di adelozona o addirittura, come riportato in "Fauna Helvetica", adelozona è  una sottospecie di achates
  : in questa discussione. In "Fauna Helvetica" infatti viene riportata la specie Chilostoma achates adelozona e come si legge nelle righe che ho sottolineato, l'Adamello è compreso nell'areale di questa specie.
 
 Estratto da "Fauna Helvetica":
 
   
 
 Vittorio
 
 
 "La grandezza dell'uomo si misura in base a quel che cerca e all'insistenza con cui egli resta alla ricerca." (M.Heidegger)
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                | fernUtente Senior
 
     
 
                 
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                      |  Inserito il - 03 marzo 2011 :  22:41:59     
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                      | Un po' alla volta forse riusciremo a far luce anche in questo gruppo, forse il piu' problematico della nostra fauna (stando alla Checklist non c'e' quasi specie/sottospecie che non sia dubbia o da rivedere). 
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                      |  Inserito il - 04 marzo 2011 :  07:54:25     
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                      | credo che il problema principale sia, per parlare solo delle sottospecie, che il 99% e' "ill-founded". Se le sottospecie sono "Segmenti geografici di una specie gonocorica (a riproduzione bisessuale) che differiscono l'un l'altro di un ragionevole ammontare", a gran parte delle sottospecie manca...
 l'areale (= segmento geografico) che e' essenziale per la definizione.
 la verifica dell'intergradazione negli eventuali punti di contatto
 Eccellente quindi il lavoro che state facendo per definirli!
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