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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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guidoceccolini
Utente Junior
Città: Rocchette di Fazio
Prov.: Grosseto
Regione: Toscana
56 Messaggi Tutti i Forum |
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Melanitta
Moderatore
Città: Manfredonia
Prov.: Foggia
Regione: Puglia
7889 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 agosto 2009 : 07:16:38
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Documento di grande interesse e che valorizza ancor di più il lavoro che viene svolto a favore di questi splendidi uccelli sempre più in pericolo.
Saluti |
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milvus milvus
Utente Senior
Città: Banzi
Prov.: Potenza
Regione: Basilicata
936 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 agosto 2009 : 19:11:36
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davvero delle belle immagini, fa impressione con quanto timore la cornacchia cerca di avvicinarsi alla vaschetta(quando il nibbio reale è intendo a bere), considerando che non è raro vedere scene di mobbing attuate da delle cornacchie grigie. spero che il lanario ritorni, e di faccia filmanre
Il mattino ha l' oro in bocca, Solo lavoro e niente svago rendono Jack un ragazzo cattivo, Per quanto tu ti alzi all'alba non sarà mai troppo presto, Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi |
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guidoceccolini
Utente Junior
Città: Rocchette di Fazio
Prov.: Grosseto
Regione: Toscana
56 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 agosto 2009 : 08:51:55
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Anche nella mangiatoia-carnaio del CERM le cornacchie si mostrano timorose, ma solo se ci sono molti nibbi reali insieme, mentre le gazze arrivano a tirare le penne della coda dei nibbi per cercare di distrarli e rubare qualche pezzetto di carne. Interessante il fatto che nibbi e corvidi hanno timore delle poiane, la loro presenza nella mangiatoia li fa scappare immediatamente. Visto il successo della vaschetta creerò presto uno stagnetto più grande che consenta ai rapaci di fare anche il bagno. Allego una foto scattata ieri di un nibbio reale senza placche aggregato al nostro gruppo. Ciao Guido Ceccolini
| Messaggio originario di milvus milvus:
davvero delle belle immagini, fa impressione con quanto timore la cornacchia cerca di avvicinarsi alla vaschetta(quando il nibbio reale è intendo a bere), considerando che non è raro vedere scene di mobbing attuate da delle cornacchie grigie. spero che il lanario ritorni, e di faccia filmanre
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Immagine: 100,99 KB |
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Melanitta
Moderatore
Città: Manfredonia
Prov.: Foggia
Regione: Puglia
7889 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 agosto 2009 : 11:18:03
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Interessantissimo il valore etologico delle osservazioni che si possono effettuare in questo caso specifico e che molto difficilmente si riesce ad osservare. L'idea di allargare la pozza credo darà i frutti sperati e la possibilità di osservare comportamenti interessanti che riguardano l'interagire tra specie diverse di rapaci e/o altri uccelli. Bella anche la foto del Nibbio reale in volo. Complimenti per l'attività a favore di questi magnifici uccelli.
Saluti
Massimo |
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milvus milvus
Utente Senior
Città: Banzi
Prov.: Potenza
Regione: Basilicata
936 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 agosto 2009 : 11:19:12
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sarebbe interessante, sapere quale specie ha paura di qualche altra, capisco le cornacchie nei confronti dei nibbi reali, che sono enormi, ma i nibi in confronto alle poiane, non me lo sarei mai aspettato
Il mattino ha l' oro in bocca, Solo lavoro e niente svago rendono Jack un ragazzo cattivo, Per quanto tu ti alzi all'alba non sarà mai troppo presto, Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi |
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Bigeye
Moderatore
Città: viterbo
Prov.: Viterbo
Regione: Lazio
6269 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 agosto 2009 : 18:37:06
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| Messaggio originario di milvus milvus:
sarebbe interessante, sapere quale specie ha paura di qualche altra, capisco le cornacchie nei confronti dei nibbi reali, che sono enormi, ma i nibi in confronto alle poiane, non me lo sarei mai aspettato
Il mattino ha l' oro in bocca, Solo lavoro e niente svago rendono Jack un ragazzo cattivo, Per quanto tu ti alzi all'alba non sarà mai troppo presto, Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi
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complimenti per il filmato :)
a milvus :) dico amichevolmente che la domanda posta in questi termini non coglie fino in fondo l'attualità delle ricerche in corso negli ultimi uhm 15-20 anni. mi spiego. porre in questo modo il quesito avrebbe avuto molto più spessore negli anni 70, quando l'approccio degli etologi era quasi esclusivamentedi tipo comportamentistico. ora, molto giustamente a mio avviso, si usa una chiave eco-etologica. quindi la domanda che si porrebbe un etologo di oggi, considererebbe il contesto ecologico, considererebbe le popolazioni e non le specie, considererebbe il campione e non la popolazione. insomma non ha troppo senso dire le cornacchie hanno timore delle poiane e dei nibbi reali. più senso dire nell'area x con un popolamento di n-1 specie, all'interno della popolazione locale di cornacchia grigia, alcuni individui mostrano timori nei confronti di Y e Z.
Prima insomma si generalizzava molto. forse walt disney e i suoi documentari della "natura" fra molte virgolette avevano un po' fuorviato. Poi i bellissimi documentari di Felix Rodiruguez de la Fuente non ci hanno messo sulla buona strada e ancora oggi questo filone "prestazionale" e fuorviante trova qualche epigono.
Il trarre risultati generali da campioni di piccole dimensioni, ma anche di dimensioni medie, o per aree geografiche limitate non può portare ad assunti generali. è molto più interessante così no? :)
insomma queste sono le mie piccole considerazioni a margine che spero interessino qualcuno :)
ciao
okkione
Link |
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Daniele C
Utente V.I.P.
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
404 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 11 agosto 2009 : 19:09:54
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complimenti...ottimi documenti....
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visita il mio blog: Link |
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Forest
Moderatore Tutor
Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
10098 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 agosto 2009 : 20:32:14
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Quello che dice Bigeye è interessante. Ti andrebbe di spiegarmelo più approfonditamente? Grazie!
Link |
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milvus milvus
Utente Senior
Città: Banzi
Prov.: Potenza
Regione: Basilicata
936 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 11 agosto 2009 : 21:03:30
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| Messaggio originario di Bigeye:
| Messaggio originario di milvus milvus:
sarebbe interessante, sapere quale specie ha paura di qualche altra, capisco le cornacchie nei confronti dei nibbi reali, che sono enormi, ma i nibi in confronto alle poiane, non me lo sarei mai aspettato
Il mattino ha l' oro in bocca, Solo lavoro e niente svago rendono Jack un ragazzo cattivo, Per quanto tu ti alzi all'alba non sarà mai troppo presto, Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi
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complimenti per il filmato :)
a milvus :) dico amichevolmente che la domanda posta in questi termini non coglie fino in fondo l'attualità delle ricerche in corso negli ultimi uhm 15-20 anni. mi spiego. porre in questo modo il quesito avrebbe avuto molto più spessore negli anni 70, quando l'approccio degli etologi era quasi esclusivamentedi tipo comportamentistico. ora, molto giustamente a mio avviso, si usa una chiave eco-etologica. quindi la domanda che si porrebbe un etologo di oggi, considererebbe il contesto ecologico, considererebbe le popolazioni e non le specie, considererebbe il campione e non la popolazione. insomma non ha troppo senso dire le cornacchie hanno timore delle poiane e dei nibbi reali. più senso dire nell'area x con un popolamento di n-1 specie, all'interno della popolazione locale di cornacchia grigia, alcuni individui mostrano timori nei confronti di Y e Z.
Prima insomma si generalizzava molto. forse walt disney e i suoi documentari della "natura" fra molte virgolette avevano un po' fuorviato. Poi i bellissimi documentari di Felix Rodiruguez de la Fuente non ci hanno messo sulla buona strada e ancora oggi questo filone "prestazionale" e fuorviante trova qualche epigono.
Il trarre risultati generali da campioni di piccole dimensioni, ma anche di dimensioni medie, o per aree geografiche limitate non può portare ad assunti generali. è molto più interessante così no? :)
insomma queste sono le mie piccole considerazioni a margine che spero interessino qualcuno :)
ciao
okkione
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discorso davvero interssante, ero sicuro che il comportamento no puo essere generalizzato, se non all' interno di un territorio ristretto, e che le varie popolazioni, si comportano in modo diverso nei confronti dei propri vicini, in relazione a tantissimi fattori, primo fra tutti(credo, almeno per i predatori) la quantita di prede disponibili
Il mattino ha l' oro in bocca, Solo lavoro e niente svago rendono Jack un ragazzo cattivo, Per quanto tu ti alzi all'alba non sarà mai troppo presto, Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi |
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Bigeye
Moderatore
Città: viterbo
Prov.: Viterbo
Regione: Lazio
6269 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 agosto 2009 : 09:45:05
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| Messaggio originario di Forest:
Quello che dice Bigeye è interessante. Ti andrebbe di spiegarmelo più approfonditamente? Grazie!
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e io che pensavo di essere stato chiaro :)
appena ho un po' di tempo proverò a farlo. mi scuso per la non totale solerzia. troppi impegni. ma nn ho mai creduto a quelli che dicono "nn ho tempo" quindi mi comporterò di conseguenza ;)
angelo
dimenticavo... grazie a forest e milvus :)
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Bigeye
Moderatore
Città: viterbo
Prov.: Viterbo
Regione: Lazio
6269 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 agosto 2009 : 10:21:40
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time out...
provo con un esempio che mi è familiare.
se dovessimo misurare le frequenze dELLE emissioni sonore (canto e altre vocalizzazioni) dell'Occhione Burhinus oedicnemus in condizioni di basse densità riproduttive o per coppie isolate, troveremo che in un ora ad esempio, l'occhione emette il kur-lee call 8 volte e 5 volte le note a ritmo di galoppo. studieremo questo comportamento per una settimana e avremo una media di kurlee call/h.=7.3 e note a ritmo di galoppo/h=6. saremo portati a credere che questo possa essere un dato generalizzabile.
andiamo invece in un altro contesto ecologico, molte coppie, alte densità riproduttive, nidi ravvicinati. In questo caso troveremo valori molto più alti del caso precedente. difendere il territorio riproduttivo con il canto costa energia e l'energia in natura non si spreca. Però in questo contesto sciale e demografico la possibilità di conflitti aumenta, in modo analogo alle liti in un condominio rispetto a chi possiede una villa in campagna e può litigare solo con se stesso. L'esigenza di marcare il territorio è più forte. i vicini possono sconfinare e devono essere allontanati, un maschio satellite può insidiare una femmina e deve essere allontanato ecc. quindi il contesto biologico, il parametro densità riproduttiva in questo caso influenza l'intensità e la frequenza delle vocalizzazioni nell'Occhione e davvero... in numerosissime altre specie.
l'approccio eco-etologico per l'appunto cerca di mettere insieme queste variabili fisiche e biologiche coi moduli comportamentali e non si ferma a descrivere solo i comportamenti. Avremo risultati meno generalizzabili ma più di dettaglio e più interessanti. Potremo fare confronti e assunzioni generali dopo lunghi anni di ricerche su campioni larghi e magari solo su un singolo aspetto... la complessità della natura prevede risposte complesse.
a me diverte così.
ciao :)
angelo
p.s. nn rileggo e scusate gli erori di battitura :)
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Forest
Moderatore Tutor
Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
10098 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 agosto 2009 : 11:52:42
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Grazie! Sì, non preoccuparti, eri stato chiaro, ero io che avevo voglia di saperne di più, soprattutto nel caso dei predatori di diverse dimensioni in competizione per il cibo (come cornacchie, nibbi e poiane nel nostro caso) e di come si comportano l'uno in presenza dell'altro, a seconda del contesto e della situazione locale. Comunque le spiegazioni mi sono servite, grazie!
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guidoceccolini
Utente Junior
Città: Rocchette di Fazio
Prov.: Grosseto
Regione: Toscana
56 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 agosto 2009 : 17:50:37
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Certamente condivisibile l'approccio eco-etologico che trovo molto interessante ma qui non si è mai trattato di estrapolare conclusioni generali ma semplicemente di dare conto di un dato di fatto del conflitto tra specie, dopo oltre migliaia di ore di osservazioni. Le telecamere puntate su mangiatoia e abbeveratoio hanno solo lo scopo di monitorare la presenza-assenza di nibbi reali liberati rispetto all'area di rilascio. Uno dei metodi per seguire i giovani dopo l'esaurimento delle batterie delle radio. Ciao Guido
| Messaggio originario di Forest:
Grazie! Sì, non preoccuparti, eri stato chiaro, ero io che avevo voglia di saperne di più, soprattutto nel caso dei predatori di diverse dimensioni in competizione per il cibo (come cornacchie, nibbi e poiane nel nostro caso) e di come si comportano l'uno in presenza dell'altro, a seconda del contesto e della situazione locale. Comunque le spiegazioni mi sono servite, grazie!
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