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 Inserito il - 22 giugno 2009 : 12:00:33
Ordine: Polyporales Famiglia: Polyporaceae Genere: Skeletocutis Specie:Skeletocutis vulgaris
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Specie: Skeletocutis vulgaris (Fries) Niemelä & Y.C. Dai
Genere: Skeletocutis Kotl. & Pouzar
Famiglia: Polyporaceae
Ordine: Polyporales
Rinvenuto il 18 novembre 2007 in località San Martino nel comune di Figline Valdarno (FI). Altitudine 270 m s.l.m circa.
Hanno confermato l’identificazione gli utenti “Annarosa” e “Gérard 57”
Exsiccatum disponibile N.280
Habitat: fruttificazione crescente sulle parti decorticate di vari tronchi e grossi rami di pino caduti a terra, in bosco misto. Il carpoforo è massicciamente presente in varie zone del bosco.
Carpoforo annuale, sempre resupinato finemente poroide, soffice da fresco e suberoso quando è secco. Cresce su grossi rami e tronchi di pino, solo se decorticati, sul lato orientato verso terra o di lato. Cresce sempre sul legno nudo, a volte su tronchi in piedi ma leggermente inclinati tra la corteccia distaccata e il legno. Se è su substrato obliquo o verticale i pori possono essere da leggermente a marcatamente allungati.
Forma placche più o meno ellittiche, estese per 5-6 cm, spesse al massimo 2 mm c.a, ma mediamente 1,0 mm. Spesso le placche confluiscono e arrivano a ricoprire superfici molto estese. Un tronco ne era coperto quasi ininterrottamente per 1,5-2 metri. E’ facilmente distaccabile dal substrato sia quando è umido che quando è secco. Il periodo di crescita in questo luogo è ottobre inoltrato. Alcuni carpofori, quelli nei quali il tronco ospitante è stato girato rendendo il substrato verticale, sono stati invasi da alghe che donano loro una sfumatura verde-chiara.
I Bordi sono aderenti al substrato. Si assottigliano gradualmente rispetto al centro del carpoforo.
Spesso però i pori arrivano fino al margine.
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Aphyllo
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Inserito il - 22 giugno 2009 : 12:02:28
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Inserito il - 22 giugno 2009 : 12:14:02
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Sistema ifale dimitico con ife scheletrali.
Ife generative dei pori e del subicolo non incrostate. Presenza abbondante di giunti a fibbia in ogni zona del carpoforo. Presenti incrostazioni stellate, non frequenti, nei dissepimenti.
Ife scheletrali non amiloidi, non destrinoidi con lume distinto, a parete grossa o massiccia nei dissepimenti e nei tubuli e nel subicolo. Nell’imenio fino a 2,7 um di spessore, nel subicolo fino a 4.0 um.
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Inserito il - 22 giugno 2009 : 12:19:08
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Inserito il - 22 giugno 2009 : 12:21:12
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Subicolo sottilissimo (0,1-0,2 mm) bianco, formato più che altro da ife scheletrali ialine intrecciate, a parete massiccia e con lume leggermente distinto, anche se di solito è molto sottile. (diametro fino a 4 um)
Ife generative ialine non incrostate e con giunti a fibbia.
Tubuli lunghi al massimo 2,0 mm, ma mediamente non più di 1.0 mm, dello stesso colore dei pori, da bianco a crema. In molti punti ho osservato un punto di interruzione e ripresa della crescita ma non sapendo quando è avvenuta non posso affermare che si tratti di funghi pluriennali.
Formati da ife sub-parallele o leggermente intrecciate.
Pori molto minuti, (5)6-8(9) per mm, da bianchi a giallo-crema con sfumature rosa.
Ife scheletrali dei pori di solito con lume distinto.
Ife generative dei pori solitamente non incrostate.
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Inserito il - 22 giugno 2009 : 12:35:06
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Dissepimenti: interi o leggermente lacerati formati da ife scheletrali (predominanti) e generative. Le scheletrali hanno un lume distinto, sono ialine e a parete da leggermente grossa a grossa.
Le generative sono più frequenti che nei tubuli, hanno abbondanti giunti a fibbia.
Cistidi: presenti alocistidi ad apice capitolato, incrostazioni stellate poste sull’apice di alcune ife nei dissepimenti e rari cistidioli appuntiti o digitiformi nettamente emergenti dallo strato imeniale.
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Inserito il - 22 giugno 2009 : 12:36:28
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Inserito il - 22 giugno 2009 : 12:40:12
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Aphyllo
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Inserito il - 22 giugno 2009 : 12:43:52
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Spore a parete sottile ialine e allantoidi, abbastanza nettamente ripiegate, non amiloidi, non destrinoidi.
Misurazione sulla sporata di un campione del 20-01-08.
Colorazione in rosso congo acquoso.
N.B. Rosso congo colora anche le pareti mentre melzer solo il citoplasma, quindi le misurazioni in questo colorante sono più attendibili
Numero campioni =30
Lunghezza Larghezza Q
Min 3,390 1,250 2,280
Media 3,552 1,391 2,560
Max 3,820 1,530 2,820
Varianza 0,012 0,005 0,022
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Aphyllo
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Inserito il - 22 giugno 2009 : 12:45:25
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Basidi tozzi e a forma di barile, con giunto a fibbia basale, tetrasporici con 4 sterigmi sempre corti.
Misurazione del 7-genn.2008 dal tronchetto trovato vicino alla strada.
Questa comprende tutti i basidi ritrovati in una sezione fatta un po’ sotto la parte superficiale dei pori.
Numero campioni =9
Lunghezza Larghezza Q
Min 6,750 4,040 1,330
Media 7,476 4,844 1,559
Max 8,250 5,610 2,040
Varianza 0,261 0,210 0,051
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Aphyllo
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Inserito il - 22 giugno 2009 : 12:46:29
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Gérard 57
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Inserito il - 22 giugno 2009 : 20:43:11
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Bravo, Marco!
À propos de ce polypore commun, présent surtout sur conifères mais aussi sur feuillus divers, j'ajouterai que j'ai trouvé curieuse l'affirmation de Tuomo Niemelä & Yu-Cheng Dai, d'une part, et d'Annarosa Bernicchia, d'autre part, concernant la rareté des mâcles cristallines trouvées dans cette espèce: "with a few crystal clusters" pour les premiers nommés, et "rari sono gli ammassi cristallini stellati", pour la seconde.
D'autre part, dans l'ouvrage de notre amie, les croquis de "E. S." (j'aimerais savoir, à ce propos, qui se dissimule sous ces initiales) correspondent assez mal à cette espèce, principalement la silhouette des spores (en réalité, une seule spore a été dessinée et reproduite...14 fois!). En outre, Marco, ce que tu montres ici comme halocystides ne sont que les éléments hyphaux légèrement capités mais dépourvus de leur éventuelle auréole mucilagineuse, probablement caduque ou labile. Chez Resinicium (Phlebia) bicolor, ce halo est, en revanche, persistant et particulièrement spectaculaire.
Amitiés.
Gérard
Skeletocutis papyracea (GT 98117)
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Aphyllo
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Inserito il - 22 giugno 2009 : 21:38:44
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Ciao Gérard, gli alocistidi sono incompleti, lo so, ma si riconoscono lo stesso anche senza l'areola mucillaginosa alla sommità. Purtroppo non ne ho trovato nessuno "completo" ma queste osservazioni sono di tempo fa, quando ancora non avevo il contrasto di fase. Può darsi che ora qualche alocistidio intero con questa nuova tecnica riuscirò a vederlo.
Le incrostazioni stellate in alcune zone del carpoforo sono mancanti, e credo che la definizione "rari" sia riferito al fatto che non sono regolarmente presenti. |
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