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milvus milvus
Utente Senior


Città: Banzi
Prov.: Potenza

Regione: Basilicata


936 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 maggio 2009 : 10:14:22 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

ricordate la foto di quel pullo nel nido? non era un pellegrino , ma un lanario, ieri sono tornato a vedere la situazione, e sono riusito a fotografare 2 pulli, ed un maschio, nel dino era presente anche un altro esemplare(femmina) non so se è la madre oppure un altro pullo, sono solo riuscito a vederne la testa color "ruggine" con il monocolo.
spero che gradite queste foto anche se la qualità non è delle migliori.

ecco i "piccoli"

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questo credo che sia il "papi"

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62,71 KB

Il mattino ha l' oro in bocca, Solo lavoro e niente svago rendono Jack un ragazzo cattivo, Per quanto tu ti alzi all'alba non sarà mai troppo presto, Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi

Chiaradl84
Utente Junior

Città: Palermo

Regione: Italy


70 Messaggi
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Inserito il - 25 maggio 2009 : 11:05:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
che meraviglia..sono bellissimi!!
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Bigeye
Moderatore


Città: viterbo
Prov.: Viterbo

Regione: Lazio


6269 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 maggio 2009 : 11:50:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
davvero belle milvus :)

mi corre l'obbligo per ogni specie minacciata di suggerire (è il caso di tutti non il tuo) di avere massima prudenza nelle foto ai nidi.
Avvicinarsi il meno possibile, al primo segno di disturbo sloggiare e avere tutte le cautele possibili e immaginabili. e qualcuna in più.

Una foto (anche la più bella al mondo) non vale la perdita di una riproduzione di una specie minacciatissima.

E' un discorso generale e teniamolo a mente SEMPRE e tutti (io per primo)


:)


moderangelo

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milvus milvus
Utente Senior


Città: Banzi
Prov.: Potenza

Regione: Basilicata


936 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 maggio 2009 : 11:55:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
hai perfettamente ragione, e foto vanno fatte smpre a distanza di sicurezza(in questo caso ero a circa 60m 70m) eppure quando mi hanno visto si sono nascosti all interno del nido, il maschio invece era molto piu lntano forse 100m. eravamo nascosti anche sotto il cofano della macchina aperto, per disturbare il meno possibile.
peccato che non sono riuscito a fare le foto dall interno del monocolo...

certo che il posto dov'è il nido è davvero irragiungibile, 30m di altezza su dei calanchi molto ripidi.e la strada passa a circa 40m dalla parete. ed è difficilissimo intravedere anche solo il nido.

ps. grazie per i complimenti

Il mattino ha l' oro in bocca, Solo lavoro e niente svago rendono Jack un ragazzo cattivo, Per quanto tu ti alzi all'alba non sarà mai troppo presto, Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi
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ventura
Utente Senior


Città: Manfredonia
Prov.: Foggia

Regione: Puglia


1303 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 25 maggio 2009 : 12:45:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Luciano

Bellissimo questi giovani di Lanario pronti all'involo.

Complimenti.

Convengo con Angelo dell'importanza della prudenza nei pressi del nido.

Conviene rimanere a distanze elevate in quanto parliamo di una specie estremamente rara con solo 60 coppie nell'italia peninsulare e 100 in sicilia.
E' successo alcune volte, purtroppo per 2 nidificazioni sul Gargano l'anno scorso, che siano fallite le nidificazioni a causa del disturbo.

Penso anche, sempre per motivi di conservazione, mantenere un certo riserbo sul sito di presenza della coppia che hai individuato.
Non sono pochi i casi in cui nel passato, ma non si può esculudere che succeda ancora adesso, sono stati depredati i nidi a scopo commerciale.

Un video, sul Lanario garganico, che ho realizzato nell'ambito di un monitoraggio decennale.
Rigorosamente in videoscoping sempre da almeno 200 metri e più di distanza.
Mi interessava documentare e non avere delle immagini strepitose.

Link

Ciao

Manfredonia
Ventura Talamo
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Melanitta
Moderatore


Città: Manfredonia
Prov.: Foggia

Regione: Puglia


7889 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 maggio 2009 : 12:57:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Concordo pienamente con Angelo moderokkione e Ventura.
Caro milvus come hai detto: "le foto vanno fatte smpre a distanza di sicurezza(in questo caso ero a circa 60m 70m) eppure quando mi hanno visto si sono nascosti all interno del nido, il maschio invece era molto piu lntano forse 100m..."
Credo che per una specie così vulnerabile e timida 60-70 m sono un pò pochi per non arrecare disturbo a questo meraviglioso falco, Ventura può confermare visto che segue questi rapaci da una vita e lo dice il fatto stesso che quando ti hanno visto, i giovani si sono intimoriti nascondendosi all'interno del nido. Questo la dice tutta, e poi francamente vale di per sè una bella osservazione di questo falco, semmai senza nemmeno una foto oppure una sfocata e a distanza che non una bella foto con i piccoli in primo piano. Non c'è foto bella che possa valere il benessere e la sopravvivenza di un solo Lanario!

Ciao

Massimo
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Stefano Tasca
Utente V.I.P.

Città: Crespano del Grappa
Prov.: Treviso

Regione: Veneto


441 Messaggi
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Inserito il - 25 maggio 2009 : 17:08:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Prudenza e attenzione anche nel divulgare le località di nidificazione...
Stefano Tasca
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milvus milvus
Utente Senior


Città: Banzi
Prov.: Potenza

Regione: Basilicata


936 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 maggio 2009 : 18:16:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
il luogo di nidificazione non lo dico a nessuno, riguardo al disturbo che gli ho arrecato, quella parete ergillosa, è costeggiata a 70-80m da una strada sulla quale passano molti mezzi pesanti(trasporto terra), e ad occhio nudo il nido puo essere visto solo da un occhio "esperto" che lo cerca. io l'ho trovato perchè passando di lì l'anno scorso, ero sicuro che su quelle pareti ci fosse qualcosa, e ho notato una sporgenza sporca di feci di uccello, pensando chefosse un posatoio, vedendo con un binocolo, ho notato sotto la sporgenza un nido abbandonato da anni(era pieno di terra scesa dalla parete), e solo vedendo quello ho notato l' altro vuoto(era fne agosto) quest' anno ripassando abbiamo cercato il nido per vedere se era abitato, ed abbiamo visto un pullo fuori(foto di qualche giorno fa) di cui ho chiesto aiuto per l'identificazione.
non penso di essermi avicinato troppo, perche il nido ad occhio nudo si vede appena.
inoltre le foto, sono fatte al massimo dello zoom(486mm equivalenti), e poi è stato fatto un ritaglio 800x600 di quell immagine a 10mp, altrimenti non avrei mai avuto un "primo piano".
secondo me il disturbo arrecato è minimo, se pensi a quante volte passi da sotto un albero che costeggia una strada, e li c'e qualche nido di poiana, o di qualche corvide.
dite che si potrebbe fare qualcosa per proteggere il sito? oppure sarebbe meglio non fare niente in modo da non attirare l'attensione di persone mal intenzionate?

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milvus milvus
Utente Senior


Città: Banzi
Prov.: Potenza

Regione: Basilicata


936 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 maggio 2009 : 19:14:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ho trovato la prima discussione su questo nido la la trovate qui:

Link

si vede anche la posizione del nido

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Bigeye
Moderatore


Città: viterbo
Prov.: Viterbo

Regione: Lazio


6269 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 maggio 2009 : 19:26:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
mi piace questa discussione :)

un confronto franco di persone adulte su come approcciare lo studio e la fotografia di specie sensibili sia per la rarità, sia per la sensibilità al disturbo.
credo questo sia un buon metodo. vietare e considerare abiette le foto ai nidi e magari divulgare il sito di nidificazione o di transito di una specie rara è davvero l'opposto della politica conservazionistica di NM.
COnsapevolezza, studio, prudenza massima, abbandono dell'impresa in caso di rischio questo trovo sia un approccio intelligente e dialettico in una società che sta sempre perdendo progressivamente e in modo drammatico il contatto con la Natura e le responsabilità che comporta.

sono dacocrdo con tutti voi....


interessante anche l'ultima domanda: provare a proteggere il sito o non divulgarlo in assoluto? è una domanda che mi è capitato tante volte di pormi e la risposta non è stata univoca. Se l'area non ha particolari pressioni oppure gli amministratori locali sono poco sensibili opto per il silenzio, nel caso in cui queste due condizioni siano opposte opto per il dialogo con enti e amministrazioni.
Nel dubbio mi informo benissimo (lo sbaglio sarebbe costoso) e nel frattempo taccio :)
E' invece possibile seguire e segnalare la nidificazione della specie X e poi pubblicare i risultati su una rivista del settore, su Natura mediterraneo, ove si vuole.... La conoscenza va condivisa, ma le località precise quasi mai :)
allora spesso si esordisce così: "in un ambiente di prato pascolo in comune di Vetralla......"


p.s. va considerato che in comune di Vetralla i prato pascoli rappresentano il 50% del territorio



moderangelo




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milvus milvus
Utente Senior


Città: Banzi
Prov.: Potenza

Regione: Basilicata


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Flora e Fauna

Inserito il - 25 maggio 2009 : 19:35:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
"in un ambiente di prato pascolo in comune di Vetralla......" magri potessi esordire cosi.... ma così facendo direi dove si trova il nido...

riguardo alla protezione, l'ambiente non sarebbe facile da controllare(troppo lontano dai paesi), per ora preferirei tacere, magari riuscissi a fare uno studio, su questa specie, ma credo che a questo punto sarebbe troppo tardi,farei uno studio solo sull involo dei pulli. magari l'anno prossimo, se riesco vorrei con gli amici fare qualcosa tipo documentario, anche se non sarà facillissimo(anche trovare il finanziamento per l'attrezzatura è quasi impossibile)

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ventura
Utente Senior


Città: Manfredonia
Prov.: Foggia

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Inserito il - 26 maggio 2009 : 08:00:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Caro Luciano,

come è stato già detto hai avuto il piacere di venire in contatto di uno dei rapaci più rari d’Italia e d’Europa :il Falco biarmicus feldegii.

Considera che il grosso della popolazione è presente in Africa con una diversa sottospecie e l’Italia rappresenta la parte terminale del suo areale.

Ti consiglio di approfondire l’argomento in modo da apprezzare nel giusto modo questa meravigliosa osservazione.

E stato oggetto di un’apposito studio dell’Infs che ha redatto il Piano D’Azione Nazionale per il Lanario che puoi scaricare a questo link:

Link

Un documento, venuto fuori dalla collaborazione dei vari ricercatori e appassionati sparsi per l’Italia, con il fine di avere un quadro più completo sullo status, sui problemi legati alla sua sopravvivenza con le linee guida per la salvaguardia dei suoi ambienti.

Se mi dai il tuo indirizzo mail posso inviarti altro materiale relativo al Lanario

Ciao

Ventura Talamo
Manfredonia

Modificato da - ventura in data 26 maggio 2009 08:05:34
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milvus milvus
Utente Senior


Città: Banzi
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Regione: Basilicata


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Flora e Fauna

Inserito il - 26 maggio 2009 : 09:01:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao, ti invio un meggassio pesonale con il mio indirizzo, comunque ti ringrazio per la disponibilità, magari ti chiedero informazioni, e consigli su come fare uno studio(attrzzatura e approcci).
riguardo la sopravvivenza credo che non vi siano grossi problemi, visto che sono riusciti a screscere(e quasi involare) 3 pulli.

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