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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Carabide: voglia di emulazione - quale Leistus ?
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gigi58
Moderatore Trasversale


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Inserito il - 08 marzo 2009 : 20:11:42 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Carabidae Genere: Leistus Specie:Leistus sp.
Spero anch'io di segnalare qualcosa di nuovo per il forum come il mio amico Luigi
di sicuro io non lo avevo mai visto!
Oggi a Paceco(TP) sotto una pietra nel mezzo dell'uliveto di mia madre, lungo circa 1 cm, eccolo
Immagine:
Carabide: voglia di emulazione - quale Leistus ?
251,01 KB

Gigi

Modificato da - gomphus in Data 08 marzo 2009 23:27:21

gigi58
Moderatore Trasversale


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Prov.: Trapani

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Inserito il - 08 marzo 2009 : 20:12:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ed ecco il capo
Immagine:
Carabide: voglia di emulazione - quale Leistus ?
269,35 KB

Gigi
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 08 marzo 2009 : 20:27:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il genere potrebbe essere Nebria?
luigi




Modificato da - elleelle in data 08 marzo 2009 20:28:24
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

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Inserito il - 08 marzo 2009 : 20:29:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Direi Leistus spinibarbis....ma Maurizio...non bacchettarmi se ho osato assegnare anche la specie......
e comunque il gen. è sicuramente Leistus e non abbiamo alcun Leistus nel forum...
Beppe



I gatti vengono a sedersi al tavolo dello scrittore tenendo compagnia al suo pensiero e guardandolo dal fondo delle loro pupille spruzzate d’oro

Théophile Gautier

Modificato da - vespa90ss in data 08 marzo 2009 20:31:59
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Carlmor
Moderatore Trasversale


Città: Varese
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 08 marzo 2009 : 20:50:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
concordo con Beppe, anche secondo me potrebbe essere L. spinibarbis
giornata proficua a quanto pare

Carlo
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gomphus
Moderatore


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 08 marzo 2009 : 21:50:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao ragazzi

mi spiace contraddire tanto entusiasmo... ma il Leistus spinibarbis in italia, tranne forse in qualche località della "vecchia" venezia giulia, non ha mai le zampe uniformemente giallo-rossicce... e poi ha il pronoto meno ristretto alla base, questa è nettamente più larga del margine anteriore

cmq è una specie anche più rara, in particolare a quanto sembra, molto poco comune in sicilia (gigi che invidia , sapessi come mi sarebbe piaciuto essere lì ), e grazie alla splendide foto di gigi, soprattutto la seconda (le tempie si uniscono al collo con un angolo netto, non con una curva regolare), possiamo arrivarci

Leistus (Sardoleistus) sardous Baudi di Selve, 1883 genere e specie nuovi per il forum



maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare

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Notoxus59
Utente Senior


Città: Mordano
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 08 marzo 2009 : 22:23:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusa Maurizio ,
ma io ho dei seri dubbi che sia il L. sardous, primo, perchè il dentino omerale sembra ci sia, poi il collo è piu largo della larghezza fra gli occhi, poi il protorace non è quello del sardous , a mè sembra più un Leistus (Pogonophorus)rufomarginatus (Duftschmidt, 1812), cosa ne pensi ?


Ciao Degio


Quel can feg in cù al farò dmè, se dmè a no gnit da fè an farò gnit.
Mia massima
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gomphus
Moderatore


Città: Milano
Prov.: Milano

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Inserito il - 08 marzo 2009 : 23:18:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao augusto
ho fatto un po' di confronti... vuoi sapere cosa ne penso? ecco:

1) che sto invecchiando
2) che lo sto facendo in buona compagnia

il protorace in effetti non è quello del sardous, ma ancor meno quello del rufomarginatus (che fra l'altro ha doccia marginale ampia e molto ben definita, almeno questo avevo avuto ragione a escluderlo subito), cmq entrambi hanno lati del pronoto fortemente sinuati con angoli post. sporgenti e acuti

esclusi spinibarbis e rufomarginatus, io avevo preso in esame i due apparentemente plausibili, fulvibarbis e sardous, ma a questo punto decisamente non ci siamo

non possiedo il Leistus crenatus, ma mi sembra di ricordare che dovrebbe avere lati del pronoto distintamente sinuati e zampe oscurate

ho controllato anche lo spinibarbis (il colore delle zampe potrebbe variare), ma il contorno del pronoto è un po' differente, perché la largh. max. nello spinibarbis è posta più in avanti

quindi, se non è il Leistus gigii , rimangono:

1) Leistus (Pogonophorus) montanus (ti ricordo che a quanto pare da noi il parvicollis c'è solo in venezia giulia)... che in effetti gli somiglia non poco, però da noi ha più spesso zampe oscurate, ne ho visti solo pochi del nord italia con zampe rosse
2) le specie nordafricane, come amandatus o afer, che devo vedere se ci sono in collezione del museo... quindi a domani

cmq a quanto pare è un gran bel colpo... GIGI CHE INVIDIAAAAA !!!




maurizio

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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
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Inserito il - 09 marzo 2009 : 00:10:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dire che sono contento è un eufemismo, grazie a tutti, speriamo di arrivare ad una completa classificazione

Gigi
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vespa90ss
Utente Super


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Inserito il - 09 marzo 2009 : 06:33:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Gigi, i miei complimenti. Chissà quante altre sorprese ancora ci riserberà il tuo lavoro svolto nel trapanese, un'area che per lo più è ancora tutta da esplorare specie relativamente agli habitat meno specializzati: biotopi questi ultimi che di sicuro saranno stati visitati con la massima attenzione e a più riprese.
Gli invasi d'acqua artificiali nella zona interna del pacecoto e marsalese dovrebbero offrirti molte novità, specie scavando sulla sommità dei bordi lungo gli argini.
Un abbraccione,
Beppe



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Théophile Gautier
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gigi58
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Inserito il - 09 marzo 2009 : 06:41:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Beppe, ho proprio intenzione di intensificare le ricerche e fotografare a tutto spiano anche esserini miscoli che di norma non vengono degnati di attenzione.
In merito a questo Leistus, ci sono notizie biologiche? Di che si nutre con quell'apparato boccale particolarmente robusto? qualche chicca da parte degli esperti sarebbe estremamente gradita
Ciao

Gigi
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vespa90ss
Utente Super


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Inserito il - 09 marzo 2009 : 08:47:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di vespa90ss:

Chissà quante altre sorprese ancora ci riserberà il tuo lavoro svolto nel trapanese, un'area che per lo più è ancora tutta da esplorare specie relativamente agli habitat meno specializzati: biotopi questi ultimi che di sicuro saranno stati visitati con la massima attenzione e a più riprese.




Leggasi:
che di sicuro NON saranno stati visitati con la massima attenzione e a più riprese


avevo dimenticato quel NON tanto da ribaltare il senso del mio discorso
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gomphus
Moderatore


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Inserito il - 09 marzo 2009 : 10:34:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gigi58:

...In merito a questo Leistus, ci sono notizie biologiche? Di che si nutre con quell'apparato boccale particolarmente robusto? qualche chicca da parte degli esperti sarebbe estremamente gradita...

ciao gigi
in attesa di arrivare alla determinazione sicura (ammesso che ci si riesca con la sola fotografia ...)

questo, come gli altri Leistus, si nutre di collemboli; in realtà, nonostante le apparenze, l'apparato boccale non è particolarmente robusto, perché le mandibole sono molto espanse, ma sottili e laminari; in effetti, le mandibole aperte e la raggiera di setole spiniformi inserite su mascelle e labium (da cui nomi come "spinibarbis") formano una sorta di gabbia che consente di intrappolare prede particolarmente sfuggenti quali sono i collemboli

a più tardi... intanto vado a sentire quando c'è il primo aereo per trapani

maurizio

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gigi58
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Inserito il - 09 marzo 2009 : 12:27:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gomphus:

a più tardi... intanto vado a sentire quando c'è il primo aereo per trapani


Quando vuoi
Ciao

Gigi
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Notoxus59
Utente Senior


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Inserito il - 09 marzo 2009 : 13:16:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Allora non vorrei demoralizzare nessuno, ma ho controllato in coll. ho 1 ex di Sicilia diL. spinibarbis fiori con le zampe rossicce uniformi (naturalmente poco più scure ), poi ho controllato i L. parvicollis che possiedo, di Emilia, Toscana, e Abruzzo, quindi non si dovrebbe trovare solo in Venezia Giulia, per di più sono con zampe totalmente rossicce, ma non sicuramente come quello della foto che quando sono freschi hanno un colore molto simile.
Guardando la foto le elitre sembrano parallele, il L. crenatus le ha larghe alla base e si restringono verso l'apice dandogli una forma un po conica (a grandi linee ) e non parallela.
Comunque se non si ha l'esemplare sotto al binoculare, tramite foto in queste condizzioni non si arriva a nulla , se fosse stato preso ball'alto penso non ci fossero problemi a determinarlo, ma così in prospettiva......

Ciao Degio


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gomphus
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Inserito il - 09 marzo 2009 : 14:04:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao augusto
procediamo con ordine

secondo le cartine di distribuzione di Assmann (Mitteilungen Entom. Gesellschaft Basel 43(2): 42-68), L. parvicollis è presente nella penisola balcanica, a nord fino all'istria, e nella penisola italiana (come in europa centrale e occidentale) è sostituito da L. montanus; di conseguenza, secondo questo autore, tutte le citazioni per l'italia appenninica di L. parvicollis, o L. montanus parvicollis, vanno riferite a L. montanus; e dato che l'autore si è specificamente occupato della sistematica dei Leistus, suppongo che queste indicazioni siano più attendibili di quelle generiche e compilative delle varie checklist, fauna eur e simili... come abbiamo recentemente discusso in separata sede

premesso questo, confermo che L. crenatus, come mi sembrava di ricordare, è del tutto differente, non solo per la colorazione, e va escluso

adesso prendo un po' di esemplari di spinibarbis, anche di sicilia, e vedo la variabilità, perché in quelli che ho visto finora mi sembra che il profilo del pronoto (che nella seconda foto secondo me si vede abbastanza bene) non corrisponda del tutto... e tieni conto che si tratta di un gruppo abbastanza omogeneo, non è che le differenze tra le varie specie siano enormi

maurizio

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aug
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Flora e Fauna

Inserito il - 09 marzo 2009 : 14:34:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Stasera controllo quelli che ho in scatola, ma mi pare di ricordae che i Leistus spinibarbis appenninici HANNO (almeno alcuni) le zampe giallo/arancioni.
Mi riesce nuovo il ragionamento dei Leistus parvicollis e montanus: quelli presi per esempio in Lazio e Abruzzo, che saranno mai? A vista, sono ben diversi da quelli delle Alpi. E poi, come la si metterebbe con il L. m. rhaeticus?
Ascrivere tutto a montanus non mi convince appieno. Riconosco che trattasi di materia complicata, ma il mio parere è per il L. spinibarbis s.l.. Certo, vedendolo dall'alto si potrebbe essere più precisi.
Ciao


Augusto
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gomphus
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Inserito il - 09 marzo 2009 : 15:00:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
secondo l'autore citato, quelli di lazio e abruzzo sarebbero per l'appunto montanus... in pratica rientrerebbero nella variabilità del montanus

il rhaeticus sarebbe una ssp. del montanus (anche se a me dà più l'impressione di una specie distinta)

lo so che lo spinibarbis, soprattutto se parzialmente immaturo, può avere le zampe non distintamente oscurate... è la sagoma del pronoto che non mi quadra del tutto

in effetti direi che si tratta di L. spinibarbis s.m.l. (=sensu molto lato ), quindi comprendente anche montanus, parvicollis e chissachealtro... ora dobbiamo riuscire a scegliere



maurizio

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dadopimpi
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Flora e Fauna

Inserito il - 09 marzo 2009 : 15:41:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
dai Maurizio che adesso è arrivata la primavera anche da noi, certo ormai al nord Italia ci sono poche sorprese per quanto riguarda gli insetti ma fa lo stesso, e poi adesso fanno il ponte sullo stretto di Messina, potrai andaraci anche in macchina o in treno

Modificato da - dadopimpi in data 09 marzo 2009 15:43:58
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gomphus
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Inserito il - 09 marzo 2009 : 15:44:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
il problema per adesso non è attraversarlo lo stretto di messina , è arrivarci

maurizio

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dadopimpi
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Inserito il - 09 marzo 2009 : 15:49:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
e sì
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