Ieri, dopo circa due mesi, siamo tornati a ciaspolare in zona animali. Eravamo preoccupati per i terribili racconti letti qua e là, anche se, in verità, non ci credevamo troppo. Abbiamo visto camosci. I cervi, d'inverno, stanno bassi nei boschi, ed a noi piace salire allo scoperto. I camosci stanno pascolando sopra i 2500m., almeno a 2700. Si rincorrono, fanno lunghe traversate senza prioblemi. Sono curiosi ed amichevoli, secondo il loro costume. Ci sono sembrati in ottima forma. Forse il freddo e la neve hanno effettuato qualche selezione. Ma l'inverno ed il peggio sono passati, e i camosci tornano a correre.
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L'Adamello e la Plem tornano a riempirci gli occhi
Modificato da - Flavior in Data 06 ottobre 2010 21:57:20
Lontano, un gruppo di scialpinisti: sono le uniche persone che vedremo, al di fuori delle strade battute. (In compenso, più in basso, scorazzano le maledette slitte a motore)
Ci hanno visti, e stanno scendendo verso di noi. Il camoscio, infatti, anche se mantiene le distanze, non teme di rimanere in vista, contrariamente al cervo, che tenta sempre di nascondersi.
Uno sguardo all'indietro... Fortunatamente per noi, la neve era stata battuta da due scialpinisti. Qua però ne abbandoniamo le tracce per salire decisamente verso l'alto, faticando nella neve ancora fresca.
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Modificato da - leonella55edo47 in data 23 febbraio 2009 21:19:42
Adesso si distende, ma non ci perde mai d'occhio. Anzi, come ci giriamo si alza ed esce a guardarci meglio, tornando a distendersi non appena ci volgiamo verso di lui.
Nel frattempo gli altri, quelli che erano scesi prima, ci avevano aspettato, distesi nella neve, proprio davanti a noi. Quando siamo stati abbastanza vicini, eccoli partire per una nuova escursione: si arrampicano per quelle erte dirupate.
Siamo sopra i 2400. Ci ripartiamo da un venticello gelido, sotto un macigno, per uno spuntino. Intorno a noi tracce evidenti di una sosta del branco (lo zaino l'hanno dimenticato loro...)