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 Come rallentare il movimento dei Rotiferi / Protisti ?
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diatomea
Utente Senior


Città: milano


2303 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 28 luglio 2008 : 17:21:19 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ecco un quesito che ritengo sia di interesse comune, anche perchè fotografare i Rotiferi, come i protisti in genere, senza flash, è piuttosto complicato a causa del loro continuo e repentino movimento.

Sarebbe interessante trovare un sistema efficace per rallentarne i movimenti, e per quanto riguarda i Rotiferi, un sistema che oltre a rallentarli non li faccia contrarre.

Le correnti di pensiero a riguardo sono diverse, i suggerimenti spaziano dagli anestetici locali per uso medicale, agli stessi proposti sotto altro nome ad uso veterinario/ittico, all'uso di varie miscele collose.

Quelli che sembrano essere i più accreditati sono:

MS222 - Tricaina o equivalente Benzocaina -(Anestetico utilizzato per pesci e crostacei o animalia sangue freddo)

Metil cellulosa -(Gomma Arabica per belle arti)

Io ho fatto un pò di esperimenti con varie sostanze, tra cui Alcool, Formaldeide, glicerina, ma i risultati sono stati più o meno devastanti in quanto tutti hanno portato o alla distruzione più o meno immediata del Protista o alla irreversibile contrazione dello stesso.

A questo punto se qualcuno ha qualche idea in proposito...altrimenti vedrò di procurarmi i due composti di cui sopra e farò delle prove...

Ciao
Davide

Maurizio Gazzaniga
Utente Senior


Città: Borgarello
Prov.: Pavia


2838 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 luglio 2008 : 18:08:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si, direi che l'argomento è decisamente interessante.

Relativamente ai rotiferi:

molto dipende dalle specie che vuoi immortalare. Purtroppo non si può generalizzare se vuoi ottenere dei buoni risultati. Ogni specie presenta sue peculiari caratteristiche comportamentali che fanno si che sia più conveniente ricorrere a qualche trucchetto od aspettare il momento più propizio...

Io normalmente ricorro a:

Immobilizzazione delle specie più grandi tra vetrino portaoggetti e vetrino coprioggetti eliminando piano piano l'acqua. Ad esempio con grossi rotiferi come quelli appartenenti al genere Brachionus la cosa è facile.

Gomma arabica. Per le specie piccole come Lecane spp.

MS222 (anestetico). Raramente lo uso. I risultati non mi soddisfano. Direi che l'MS222 sia meglio utilizzarlo ad esempio sugli oligocheti.

Aspettando che l'animale si tranquillizzi o sia sofferente. Questo è in genere il "trucco" che più utilizzo.









Modificato da - Maurizio Gazzaniga in data 28 luglio 2008 18:24:06
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Istrice
Amministratore


Città: Ostia
Prov.: Roma

Regione: Lazio


10849 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 28 luglio 2008 : 20:42:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vi ricordo il fine di questo forum!!!!

Non si parla di tecniche invasive, mi raccomando
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Maurizio Gazzaniga
Utente Senior


Città: Borgarello
Prov.: Pavia


2838 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 luglio 2008 : 11:01:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che intendi per tecniche invasive?


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Istrice
Amministratore


Città: Ostia
Prov.: Roma

Regione: Lazio


10849 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 29 luglio 2008 : 11:15:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
l'animale si tranquillizzi o sia sofferente. Questo è in genere il "trucco" che più utilizzo.



avevo forse frainteso io....
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Maurizio Gazzaniga
Utente Senior


Città: Borgarello
Prov.: Pavia


2838 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 luglio 2008 : 11:32:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho capito.

Comunque credo sia giusto precisare. Ci sono specie più delicate che dopo un po' che sono su un vetrino s'immobilizzano e quindi si può approfittarne per fotografarle. Certo questo non è un sistema sempre soddisfacente. L'ideale sarebbe l'utilizzo del flash.

La cosa vale anche per certi protozoi. Poco prima di non riuscire più a regolare la pressione osmotica s'immobilizzano e per pochi minuti mantengono ancora la sagoma corretta. Questo il momento opportuno per fotografarli.

Ad ogni modo quasi mai ricorro a medium viscosi, anestetici (tra l'altro costosissimi)od altro. Le foto migliori le ho ottenute solo con un'infinita pazienza e cercando di sfruttare l'esperienza maturata in tanti anni di osservazioni.

Se voglio riprendere dei ciliati non lo faccio mai se non ho almeno 3 ore di tempo a disposizione!




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