Il portamento, le foglie disposte a verticillo, la parte apicale del fusto leggermente pubescente e i fiori penduli, non lasciano dubbi: Lilium martagon. Personalmente ritengo che sia uno dei più bei fiori spontanei presenti nel nostro territorio (volgarmente chiamato Giglio nobile o Riccio di dama). Ciao!
Sicuramente Lilium martagon di cui posto un'immagine. Ieri sulle A. Apuane ne ho trovata numerosi esemplari distrutti come se fossero stati magiati da qualche animale! Anch'io lo considero uno dei gigli più belli.
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Angelo Mazzoni
Modificato da - Phobos in data 12 luglio 2008 20:40:24
Sono i cinghiali a fare questi danni (scavano per cercare i bulbi di cui sono ghiotti) e gli insetti (distruggono l'apparato epigeo, cioè foglie e fusto) ed ovviamente tutti gli erbivori (domestici e non). Condivido la passione per questa specie ed in generale per tutte le liliacee Ricordo come fosse ieri il primo incontro con questa specie (più di 30 anni fa), in prossimità del Giardino botanico delle Viote (Monte Bondone - TN), amore a prima vista
A proposito di Lilium martagon, qualche giorno fa sono capitato in una zona (pascoli alpini) popolata da Gentiana lutea e da queste piante bocciolate:
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La pianta, con diversi palchi di foglie verticillate, mi ha fatto pensare a L. martagon, ma vedendo la foto di Sandro mi vengono dei dubbi..... Inoltre, a pochi metri di distanza, ho ripreso questi altri boccioli coperti da una peluria lanosa mentre i precedenti erano assolutamente glabri, come del resto si vede chiaramente dalle foto:
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Sicuramente tornerò a cercarli fra qualche giorno quando saranno sbocciati, ma temo d'aver preso una cantonata. Dove sta l'errore? Grazie. a p
Modificato da - Phobos in data 12 luglio 2008 20:41:13
Grazie a tutti per la conferma,lo avevo trovato sempre in faggeta ed è la prima volta che lo incontro in un pascolo completamente aperto. Peccato che ho mancato di poco la fioritura ma mi sono consolato con le vostre bellissime foto.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro
Contribuiamo anche noi con alcune immagini di questo bellissimo giglio. Domenica scorsa ne abbiamo visti tanti, la maggior parte ancora in bocciolo, solo pochi fiori erano aperti. M. 1500 slm, foto del 29.06.08. Le tre foto che alleghiamo evidenziano tre tempi diversi di fioritura. Angela e Gianni
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Modificato da - Phobos in data 12 luglio 2008 20:42:46
le praterie della Laga subito al di sopra del limite della faggeta, in particolare quella del versante teramano, sono in genere ricchissime di Martagoni, o almeno lo erano (i cinghiali imperversano anche qui). Se può interessare, sulla Rivista della Montagna qualche anno fa è uscito un articolo su questa zona dal titolo emblematico: "Il trekking dei martagoni"
il martagone sta colonizzando vaste aree boschive sopratutto di faggio, forse e' l'unica speranza per questo unico fiore che rischia davvero tanto dato il continuo aumento di cinghiali, a cui assistiamo oggi..i pascoli di montagna sono diventati dei banchetti a servizio dei cinghiali non si vede un pascolo non calpestato da loro... io in un bosco di faggio ne ho trovati a decine... li sicuramente non li tocchera nessuno.. almeno spero !
Giovanni
Modificato da - giova80 in data 10 luglio 2008 23:14:59
Curiosando tra e leggende o storie legate ai fiori, che mi piacciono molto, ricordo di aver letto la spiegazione del nome specifico del giglio martagone...
Martagon infatti è collegato a oscure pratiche: il nostro amato fiore era così chiamato dagli alchimisti spagnoli, i quali dal suo bulbo ricavavano una speciale tintura che, sotto gli influssi del pianeta Marte, avrebbe dovuto trasformare l’umile piombo in oro.
.....mah
Ciao, Vera
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