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	Natura Mediterraneo
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                | Autore |  Discussione  |  |  
                | DavideZUtente V.I.P.
 
    
 
                Città: Procida
 
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                      |  Inserito il - 23 giugno 2008 :  15:26:01     
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           	| Un vecchio ducumento di oltre 100 anni fa a firma del grande geologo Giuseppe De Lorenzo, titolo "Il Cratere di Vivara nelle isole flegree". É molto bello il paragrafo conclusivo (che vi riporto di sotto)dove si riassume quella che è l'evoluzione delle isole vulcaniche, in questo caso dell'isola di Vivara nel golfo di Napoli.
 In una natura e in un mondo in cui tutto cambia e si trasforma nel tempo...permane quella che è l' "essenza animatrice".
 Una bella pagina.
 
 Saluti
 
 Davide
 
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 Tra l’isola d’Ischia e quella di Procida sorge dalle onde marine il cratere di Vivara, il quale viene così a trovarsi quasi nel centro di questa regione flegrea, che prima di ogni altra sulla terra diede agli uomini la visione dei fenomeni prodotti dai fuochi ipogei.
 Quando il cratere di Vivara emerse fuori dalle onde, cadde immediatamente in preda alle forze distruttive  ed elaboratici degli agenti esteriori, che attaccarono e attaccano tuttora senza posa né requie la nuova creazione delle forze ipogee.
 Il vecchio scuotitore della terra infatti, con le sue possenti e corrodenti onde saline, agitate dagli spiriti grandi dell’aquilone e del libeccio, assalì d’ogni parte la giovine isola emergente dal suo seno e fino al giorno d’oggi non s’arrestò nella sua opera di demolizione, abbattendone i pinnacoli, scalzandone le valli e squassandone tutta la tenera compagine con l’urto delle sue acque spumanti.
 Il cratere di Vivara è quindi destinato a soccombere sotto il dente edace del mare, della pioggia e del tempo: esso in un tempo geologicamente brevissimo perirà e si trasformerà, così come perisce e si trasforma ogni cosa, che si è originata e formata. I suoi materiali, plasmati dai fuochi sotterranei, non han fatto che fissarsi fugacemente nella forma di un cratere vulcanico, la quale, distrutta a sua volta dall’acqua, cederà il luogo ad altre forme o specie naturali, per cui si manifesta l’essenza animatrice del mondo.
 Ma questa intanto, conforme al pensiero di Eraclito, permane sempre Una e medesima, sia che trovi via d’esprimersi per mezzo dell’acqua, o per mezzo del fuoco.
 
 
 
 Giuseppe De Lorenzo, Il Cratere di Vivara nelle isole flegree – Napoli 16 Giugno 1900.
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                | CarloAGModeratore
 
     
 
 
 
                Città: NapoliProv.: Napoli
 
 Regione: Campania
 
 
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                      |  Inserito il - 24 giugno 2008 :  09:34:09     
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                      | Un poema! 
 Carlo A.G.
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