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 Batimetria mediterranea: 6. Tirreno occidentale
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theco
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Inserito il - 23 aprile 2008 : 17:03:46 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Eccomi ancora qua...

Questa parte del Mediterraneo è caratterizzata dalle coste orientali di Corsica e Sardegna, dallo stretto di Bonifacio e dall’arcipelago della Maddalena.

La costa corsa è caratterizzata da una estesa platea continentale, che raggiunge i 1000 m di profondità ad oltre 50 Km dalla costa e verso nord si raccorda con la platea continentale dell’arcipelago toscano.

La costa sarda presenta viceversa un profilo diverso e abbastanza uniforme, con una piattaforma molto ridotta e una scarpata piuttosto acclive, che raggiunge i 1000 m di profondità a circa 15 Km dalla costa (anche meno in corrispondenza dei canyon).
Le due uniche eccezioni sono la zona delle Bocche di Bonifacio e il golfo di Cagliari, dove la piattaforma continentale appare più sviluppata.
Ai piedi della scarpata continentale è presente una prima piana abissale piuttosto estesa, che mantiene quote di poco superiori a 2000 m, con l’emergenza di diversi sistemi di Seamount a profondità anche inferiori a 200 m.
Proseguendo ulteriormente verso est questa piana profonda precipita in una nuova scarpata, per raggiungere (fuori carta) la piana abissale del Tirreno centrale, posta a 3500 m di profondità.

Come di consueto: linea rossa per l’isobata dei 200 m di profondità e linea gialla per l’isobata dei 500 m.


Batimetria mediterranea: 6. Tirreno occidentale


Mar Tirreno occidentale

La zona settentrionale è caratterizzata da una piana poco profonda (max 900 m) alla quale segue verso est la Fossa di Montecristo, uno stretto canale nel quale le profondità superano di poco i 1200 m.
Sul lato orientale della Fossa riprende una piana abissale con profondità media che si aggira sui 1500 m (max 1941 m), all’interno della quale si elevano catene montuose e Seamounts isolati, fino a profondità di poco superiori a 300 m. Un esempio di queste strutture positive è il Seamount Cialdi (41º 47.40' N - 10º 35.40' E) con quota ad appena 325 m di profondità.

Seamount Cialdi
Batimetria mediterranea: 6. Tirreno occidentale


Ancora più interessante, visto che la sua quota si eleva ad appena 30 m di profondità (compatibili quindi con un immersione, mi raccomando Squalo, quando vai ricordati di me ) è il Seamount Vercelli (41º 07.00' N - 10º 54.00' E), collocato al centro del bacino tirrenico, circa 70 Km al largo di Fiumicino e 60 Km dalla costa Smeralda.

Seamount Vercelli
Batimetria mediterranea: 6. Tirreno occidentale



Procedendo verso sud la piana abissale è caratterizzata dalla presenza di un’altra struttura positiva complessa: il sistema montuoso sottomarino delle Baronie, che si estende in direzione nord-sud per circa 80 km di lunghezza, con due massimi, collocati circa 40 Km al largo di Capo Comino, posti a quote di poco superiori ai 150 m di profondità.

Baronie Ridge
Batimetria mediterranea: 6. Tirreno occidentale


La parte più meridionale della costa sarda orientale è caratterizzata dalla presenza di un’altra catena montuosa sottomarina, in continuità longitudinale con la precedente catena delle Madonie, si tratta dei monti Quirra, che raggiungono la loro quota massima a 866 m di profondità, a circa 60 Km di distanza dalla foce del Flumendosa.
Da segnalare inoltre in questa zona, 40 Km al largo di Arbatax, il Seamount Sardinia (39º 59.70' N - 10º 12.00' E) e il Seamount Cornaglia (39º 42.00' N - 10º 39.06' E) non molto più al largo. Entrambe queste strutture positive rimangono ad oltre 1000 di profondità.

Sardinia Seamount
Batimetria mediterranea: 6. Tirreno occidentale


Infine il golfo di Cagliari, è fronteggiato da un rilievo sottomarino, la catena Carbonara, che in diversi punti arriva a profondità di poco superiori ai 100 m. Il Golfo di Cagliari è noto anche con il nome di Golfo degli Angeli e su wikipedia ho trovato una curiosa leggenda al riguardo, che vi riporto: Dio volle offrire in dono agli Angeli una terra in cui vivere a patto che la cercassero. Dopo una lunga ricerca, trovarono la Sardegna, unico luogo in cui non regnavano l'odio e la cattiveria e gli abitanti vivevano serenamente dediti alla pastorizia e all'agricoltura. Dio mantenne la promessa e gli Angeli vi si stabilirono. Questo fatto scatenò l'invidia di Lucifero, che cercò di istigare la lite fra gli Angeli al fine di scacciarli da questa terra, ma loro si opposero e intrapresero una battaglia scatenando nel golfo onde altissime che fecero sbalzare Lucifero dal suo destriero. L'Arcangelo Gabriele emerse trionfante dal golfo con la spada in pugno mentre Lucifero inviperito scagliò la sella del suo cavallo sul promontorio di Sant'Elia nel punto in cui oggi si vede la pittoresca cresta denominata per l'appunto Sella del Diavolo.


Bocche di Bonifacio

Un canale da mare stretto, di poco superiore ai 50 m di profondità massima, tra Sardegna e Corsica, che nel punto più stretto distano tra loro non più di 11 Km.

La principale emergenza di quest’area è l’arcipelago della Maddalena, dal 1994 gestito in regime di Parco Nazionale. Si tratta di un arcipelago che sviluppa un’estensione di circa 5000 ettari, con uno sviluppo costiero di circa 180 Km. La litologia è quasi esclusivamente granitica e le isole, compresi isolotti e scogli affioranti, sono ben 65.
Di seguito la lista completa, in grassetto le 6 isole principali dell’arcipelago.

Barrettinelli di Fuori
Isola Abbatoggia
Isola Barrettini
Isola Budelli
Isola Camize
Isola Capicciolu di Santa Maria
Isola Cappuccini
Isola Caprera
Isola Carpa
Isola Chiesa
Isola Corcelli
Isola degl'Italiani
Isola delle Bisce
Isola delle Rocche
Isola delle Spugne
Isola Giardinelli
Isola Maddalena
Isola Mortorio
Isola Piana di Corcelli
Isola Razzoli
Isola Santa Maria

Isola Santo Stefano
Isola Soffi
Isola Spargi
Isole dei Poveri
Isole di Li Nibani
Isolotti Barrettinelli
Isolotti di Cala Lunga
Isolotti Paduleddi
Isolotti Stramanari
Isolotto Capicciolu di Razzoli
Isolotto dei Fichi d'India
Isolotto dell'Aglio
Isolotto di Cala Francese
Isolotto di Punta Corsara
Isolotto di Punta Stagnali
Isolotto Fico
Isolotto Lo Strangolato
Isolotto Monaci
Isolotto Pecora
Isolotto Porco
Isolotto Roma
Isolotto Scaviccio o Scabeccio
La Presa
Le Camere
Scogli della Moneta
Scogli delle Catene
Scogli di (Punta) Abbatoggia
Scogli di (Punta) di Nido d'Aquila
Scogli di (Punta) Marginetto
Scogli di Cala d'Inferno
Scogli di Cala Granara
Scogli di Cala Maiore
Scogli di Missoggiu
Scogli di Pietragliaccio
Scogli di Punta Galera
Scogli di Punta San Giorgio
Scogli di Spargiotto
Scogli I Monaci
Scogli Mortoriotto
Scogli Spargiortelli
Scoglio Bianco
Scoglio Cannone
Scoglio Nassu
Spargiotto

L’isola della Maddalena è l’unica abitata in modo stabile ed è unita a Caprera da un ponte. L’intero arcipelago ha una forte vocazione turistica e nell’isola di Santo Stefano era (è?) presente una base statunitense di sommegibili atomici, da cui i periodici allarmi, mai confermati mai smentiti, circa le anomale concentrazioni di plutonio nelle acque dell’arcipelago.
Per gli amici malacologi da segnalare la curiosità della Spiaggia Rosa di Budelli, un piccolo tratto di arenile, inaccessibile e completamento protetto, dove la presenza tra i bioclasti di particolari briozoi e foraminiferi conferisce alla spiaggia una colorazione rosata unica nel suo genere.

La spiaggia rosa di Budelli - foto da marenostrum.it
Batimetria mediterranea: 6. Tirreno occidentale


Chi volesse vedere cosa contiene quella sabbia sappia che dovrà tenersi la curiosità… recentemente ha avuto luogo una manifestazione pubblica nella quale, alla presenza delle principali autorità locali, ben 500 gr di sedimento provenienti dalla spiaggia rosa sono stati restituiti da un anonimo collezionista di conchiglie (immagino dopo averli passati al microscopio) e restituiti al loro ambiente di provenienza (Spanter, sarai mica tu l’anonima?)

Da ricordare infine il piccolo arcipelago corso delle isole di Lavezzi e del Cavallo, distante appena 1 Km dall’arcipelago della Maddalena e posto in continuità geologica con questo, ma appartenente alla Francia.
Scendendo la costa sarda sono invece da ricordare le isole della costa Smeralda: Mortorio, Camere, Soffi e Nibani, che invece non hanno continuità geologica e distano ben 8 Km dall’arcipelago della Maddalena, ma sono comprese nel Parco Nazionale della Maddalena… misteri della diplomazia internazionale.


Concludo con la consueta carta delle zone omogenee esaminate:


Batimetria mediterranea: 6. Tirreno occidentale

12. Tirreno occidentale
13. Bocche di Bonifacio


Mi fermo qui, non ho trovato moltissimo materiale su queste zone e quindi tutte le integrazioni sono benvenute.

squalo
Utente Senior

Città: roma


1201 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 23 aprile 2008 : 18:13:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il monte Vercelli (detto anche K2) è stato un mito per tutti noi sub esperti.
Caro Theco, lo avevo programmato 3 anni fa, ma le condizioni avverse del mare lo impedirono. Comunque resta forse il sito più affascinante e misterioso del nostro mediterraneo.
Fu scoperto da un sommergibile russo negli anni 6070.

E' un montagnone(probabile vulcano) che dal centro del tirreno si erge fino ad arrivare a circa 33m al sommo(così viene riportato dalle carte nautiche)...di fatto però, questo sommo misterioso di 33m non l'hanno mai trovato...tutti coloro che ci sono andati(che io conosco e tra gli altri anche quelli di Linea blu) hanno trovato solo a 54m il punto più alto...

Anche la Marina Militare non ha le coordinate precise di quel picco a 33m, un Ammiraglio di mia conoscenza , sapendo che sarei dovuto andare, mi chiese di prenderle qualora lo avessimo trovato.

Un'unica volta ci andarono con una barca per crociere sub che frequento e trovarono 38m....ma nessuno si immerse perchè la corrente era troppa, per cui non ci fu modo di verificarlo(trattasi di immersioni molto impegnative in mare aperto e se c'è corrente forte si perde il punto, specie se è un picco).


A Lineablu fecero vedere il reportage con l'immersione sul picco a 54m. Molti crinoidi e gorgonie sul fondo.

Non escludo di poter ritentare in futuro, visto che quel 38m è stato memorizzato sul GPS...il mistero del 33m resta tutto per ora

Ciao
Squalo
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spanter
Utente Senior


Città: Alghero
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


3358 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 24 aprile 2008 : 11:04:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
No , caro Theco non sono io colei che ha trafugato i 500 grammi della sabbia di Budelli
Quella spiaggia l' ho vista una sola volta ed allora purtroppo non era più rosa, a causa del continuo saccheggio da parte dei bagnanti. Spero che ora la situazione sia migliorata e si possa nuovamente ammirare la spiaggia così come si vede dalla bellissima foto da te postata.
A proposito di spiagge c'è un'altra spiaggia in Sardegna che mi ha fortemente stupita ed è una spiaggia dell'oristanese, dove l'arenile è formato da tanti minuscoli sassolini bianchi levigati come chicchi di riso.
Secondo me è veramente una meraviglia!
Per fortuna anche quella è protetta e in special modo nella stagione turistica viene continuamente sorvegliata

Spanter
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Mathilda
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3965 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 24 aprile 2008 : 14:56:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di spanter:
... A proposito di spiagge c'è un'altra spiaggia in Sardegna che mi ha fortemente stupita ed è una spiaggia dell'oristanese, dove l'arenile è formato da tanti minuscoli sassolini bianchi levigati come chicchi di riso.
Secondo me è veramente una meraviglia!
Per fortuna anche quella è protetta e in special modo nella stagione turistica viene continuamente sorvegliata


... ce n'era un'altra di Spiaggia del Riso, bellissima, a Villasimius ... mi dicono che non c'è più mi confermate? o meglio ... mi confermate che c'è ancora?
A.

"Nulla è più urgente di una giornata al mare" Ivano Fossati (ne sono convinta anch'io)
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zoomx
Utente nuovo

Città: Catania


5 Messaggi
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Inserito il - 12 marzo 2009 : 15:54:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho provato una ricerca con Google sul Monte Vercelli e ho trovato che esiste questo articolo:

Link

GALLIGNANI P., 1973, I sedimenti della cima del Monte Vercelli (Mar Tirreno), Giornale di geologia, fascicolo: 01, volume: 39, anno: 1973, pagine: 1 - 9,
SICI: 0017-0291(1973)39:01<1:ISDCDM>2.0.ZU;2-Z

Facendo una ricerca con Google Scholar ho trovato questo:
Link
Cella, Fedi, Florio, Rapolla, Boundaries of magnetic anomaly sources in the Tyrrhenian region
Credo che questo articolo possa essere scaricato da chiunque. Si identifica un'anomalia magnetica con il monte in questione (e molti altri) e c'e' una cartina piccina con le posizioni.

E questo che invece è sicuramente a pagamento
Link
O. Faggion, E. Pinna, C. Savelli, A. A. Schreider, Geomagnetism and age study of Tyrrhenian seamounts
Non sono riuscito a leggerlo.
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theco
Utente Super




6114 Messaggi
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Inserito il - 12 marzo 2009 : 16:59:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Gallignani era l'autore del mio testo universitario di mineralogia: un mito... di altri tempi

Chissà che bello quel sedimento... caro Squalo, qualche novità sul sommo a 33 m? qualcuno è poi riuscito a scendere?

Ciao, Andrea
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squalo
Utente Senior

Città: roma


1201 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 12 marzo 2009 : 17:36:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:

Gallignani era l'autore del mio testo universitario di mineralogia: un mito... di altri tempi

Chissà che bello quel sedimento... caro Squalo, qualche novità sul sommo a 33 m? qualcuno è poi riuscito a scendere?

Ciao, Andrea


Che io sappia no. Sono scesi a -54 , ma il famoso picco a -33 resta
un mistero...La scorsa estate dei miei amici facendo la traversata
dal Circeo in Sardegna, si sono fermati a cercarlo e dicono(dicono)
di aver trovato 35m con l'ecoscandaglio. Le coordinate gliele avevo
fornite io in base alla piantina che avevo avuto da un paziente
Ammiraglio. Di fatto però non sono scesi per cui resta ancora tutto
misterioso. Ho idea che sul quel picco, ammesso che esista, ci siamo più
reti incagliate che altro...

Squalo
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mattia86
Utente nuovo

Città: milano


1 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 10 febbraio 2011 : 18:05:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono un pescatore sportivo e mi reco in media 4-5 volta l'anno sul k2. Sono 7-8 anni che vado ma la profondità minima che ho trovato si aggira intorno ai 51-54 metri; non conosco nessuno che sia riuscito a trovare il colmo dei 33 sono sicuro che si tratta di un errore. c'è un bel video Link ... conosco un paio di persone che han fatto l'immersione. Inutile dire che son sub molto esperti; dalla mia esperienza sul colmo ci sono correnti molto forti anche di 2-3 nodi; variano molto: in luglio-agosto e settembre all'imbrunire la corrente è fortissima e cala notevolmente dopo le 4 di mattina e resta debole fino all'incirca alle 10 del mattino per poi aumentare.
consiglio di partire il giorno prima e passare la notte sul colmo (esperienza fantastica) con un imbarcazione adeguata e (tenendo ben presente il meteo) fare l'immersione nelle prime ore di luce.
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