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 A proposito di Macrogastra attenuata.
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oxon
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Inserito il - 28 marzo 2008 : 22:21:52 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Gastropoda Famiglia: Clausiliidae Genere: Macrogastra Specie:Macrogastra attenuata
Le osservazioni sollevate da Sandro nel post relativo ai Clausiliidae di Acquasanta, Genova, ed il lavoro su Macrogastra che mi ha inviato mi hanno condotto a svolgere alcune ricerche su questo gruppo.
Secondo Nordsieck, 2007 Macrogastra attenuata attenuata ha distribuzione compresa tra la parte sud delle Dolomiti fino alle Alpi Julie Slovene, mentre M. attenuata iriana popola le Alpi Marittime, incluse le Alpi Liguri e l'Appennino sino alla Montagna Matese, mentre per quanto attiene a M. attenuata lineolata, posta provvisoriamente nel limbo dai compilatori della check-list, da un generico "restante areale".
Tentiamo di vedere ora le principali differenze fra M. attenuata attenuata e M. attenuata iriana.
Le dimensioni all'interno della specie sono piuttosto variabili, avendo un range compreso fra mm. 11,0 e mm. 17,5, sensibilmente orientate verso il limite inferiore in M. attenuata iriana, inoltre, in quest'ultima la densità delle costole per millimetro è decisamente più alta (R1): da 6,5 a 9,0 contro 4,0-5,5. A livello dell'apertura buccale la presenza della plica palatale inferiore, che può essere continua od interrotta, è solitamente più manifesta.
Ma veniamo alle immagini, che, a livello di ripresa hanno ingrandimento costante.
Le dimensioni sono:
M. attenuata attenuata, Isonzo, mm. 15,7.
M. attenuata iriana, Savignone, mm. 14,5
M. attenuata lineolata?, Torrente Argentina, Imperia, mm. 13,4
M. attenuata attenuata, Posature Fiume Isonzo presso la foce:
A proposito di Macrogastra attenuata.
61,9 KB
M. attenuata attenuata, Posature Fiume Isonzo presso la foce:
A proposito di Macrogastra attenuata.
27,1 KB
M. attenuata attenuata, Posature Fiume Isonzo presso la foce:
A proposito di Macrogastra attenuata.
73,21 KB

oxon

oxon
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Inserito il - 28 marzo 2008 : 22:30:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
M. attenuata iriana, Savignone, Genova:
A proposito di Macrogastra attenuata.
45,75 KB
M. attenuata iriana, Savignone, Genova:
A proposito di Macrogastra attenuata.
21,36 KB
M. attenuata iriana, Savignone, Genova:
A proposito di Macrogastra attenuata.
78,98 KB
A questo punto è doveroso osservare che questa forma era già stata trattata sul forum da Ang il 21 giugno 2007.

oxon

Modificato da - Subpoto in data 28 marzo 2008 23:02:22
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oxon
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Inserito il - 28 marzo 2008 : 22:35:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Eccoci alla forma più intrigante, e, come già detto, sospesa dai compilatori della check list. M. attenuata lineolata, se avessi dovuto scegliere io il nome non ne avrei trovato di più adeguati, si trova nella parte occidentale della liguria e la forma presenta decisamente una leggerezza ed un'eleganza della costolatura che la differenziano dalle altre.
M. attenuata lineolata, Torr. Argentina, Imperia:
A proposito di Macrogastra attenuata.
46,64 KB
M. attenuata lineolata, Torr. Argentina, Imperia:
A proposito di Macrogastra attenuata.
35,9 KB
M. attenuata lineolata, Torr. Argentina, Imperia:
A proposito di Macrogastra attenuata.
71,22 KB
Spero di essere riuscito perlomeno a presentare un ulteriore argomento di discussione.
Ciao a tutti.

oxon
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Subpoto
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Inserito il - 28 marzo 2008 : 23:26:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Molto interessante questa carrellata sulle varie forme di M. attenuata,voglio soffermarmi sulla terza, quella che hai definito M.attenuata lineolata.
Penso che quella forma debba essere accostata a M.attenuata mellae.
Questa che è considerata sottospecie nella nostra check-list nel resto d'Europa è considerata specie valida su cui gravitano diverse sottospecie.
Belle immagini si possono trovare in MalaCo sul lavoro di Gargominy & Ripken,2006 sul Parc National du Mercantour.
Saranno molto interessanti osservazioni sul territorio delle due forme presenti in Liguria ed Alpi Marittime per capire se si tratti di specie diverse.
M.attenuata mellae divide gli areali di M. attenuata attenuata e M.attenuata iriana,non ho la minima idea di cosa accada nelle aree di contatto tra queste forme.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Sandro
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ang
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Inserito il - 29 marzo 2008 : 00:09:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
la costolatura in Macrogastra e Clausilia è abbastanza variabile, come ho già avuto modo di illustrare; tuttavia nei suoi lavori nordsieck utilizza questo carattere per separare le specie in tante sottospecie di cui non riesco però a trovare l'utilità; concordo invece con voi che la terza forma appare complessivamente diversa dalla attenuata ed è possibilmente identificabile con la mellae (nel lavoro citato è illustrata a p. 115, figg. 7A-B, s.n. euzieriana); in particolare noto che la lunella è molto avanzata tanto da essere visibile dall'apertura, subito sotto la lamella columellare

ciao

ang
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oxon
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Inserito il - 29 marzo 2008 : 14:57:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Concordo per quanto riguarda Macrogastra mellae, anche se ad oggi, come dice Alessandro, non c'è omogeneità sistematica fra autori italiani ed autori d'oltralpe, sarebbe bello avere una visione più comune dello stato dell'arte.
Riguardo alla densità delle lamelle come carattere diagnostico supportato da Nordsieck per distinguere varie forme, penso che lo stesso autore, nell'arco dei suoi studi oramai pluridecennali, abbia maturato sul campo una visione della famiglia abbastanza ampia da permettergli di potere effettuare determinate scelte, magari non totalmente condivisibili, ma tali da effettuare delle separazioni che a livello morfologico, poi corrispondono a variazioni anatomiche. Da osservazioni personali, fra gli esemplari di M. attenuata delle Alpi Orientali, ho riscontrato si un range di densità delle lamelle, ma questo non raggiunge mai l'appressamento delle stesse mostrato dagli esemplari occidemtali.
Inoltre la separazione sottospecifica fra M. attenuata attenuata e M. attenuata iriana, viene supportata dallo stesso autore anche con una differenza riscontrabile a livello della plica palatale inferiore e da dimensioni ridotte, nonchè su caratteristiche dell'epifallo.



oxon
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Subpoto
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Inserito il - 29 marzo 2008 : 15:52:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Avere un'idea comune sulla sistematica sarebbe l'optimum,c'è una visione diversa tra gli autori nordici e noi,è invasa la prassi di occupare i nomi a livello sottospecifico per conservare il nome dell'autore in caso una piccola variazione da un futuro studio genetico risulti essere una specie valida.Il proliferare di una sottospecie ogni pochi chilometri complica enormemente la comprensione della sistematica.
L'entità sottospecifica è molto vaga,una specie in fieri ancora non sufficientemente differenziata per non dare discendenti sterili.
Sarei dell'idea di utilizzare le sottospecie altrimenti definite come razze geografiche unicamente quando è accertata una reale separazione degli areali,altrimenti parlerei di cline.
Nordsieck risolve il problema della validità di queste sottospecie con il concetto di ibridizzazione nelle fasce di contatto,per me questa è la dimostrazione che si tratta spesso di forme locali della stessa specie.
Il metro di giudizio varia di molto da specie a specie,in alcune è ammessa una grande variabilità dell'anatomia e della conchiglia,in altre basta un pelo per definire una nuova specie.
Tornando alle nostre Macrogastra l'interpretazione è piuttosto complessa,vediamo una distribuzione in seguenza:M.attenuata attenuata nelle Alpi orientali,M.attenuata mellae nelle Alpi occidentali,M.attenuata iriana dalla Liguria a tutto l'Appennino.
Pottrebbero costituire un cline ma anche tre specie diverse,l'importante sarebbe stabilire se vi sono delle aree di sovrapposizione nelle zone di contatto tra queste forme in cui non compaiano forme intermedie.



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Sandro
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fern
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Flora e Fauna

Inserito il - 22 ottobre 2008 : 20:08:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho trovato casualmente il lavoro di Stabile (1864) con la descrizione originale di Clausilia mellae. Forse gli esperti lo conoscevano gia', ma cosi' e' disponibile a tutti. Eccolo qui

fern
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Subpoto
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Inserito il - 22 ottobre 2008 : 21:13:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Fern,
ho provveduto a collegare questo lavoro molto importante considerando che siamo piuttosto scoperti per la fauna piemontese.
Ora è possibile accedere a questo lavoro da Indirizzi utili.



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Sandro
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Subpoto
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Inserito il - 23 giugno 2011 : 16:19:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Maacrogastra attenuata lineolata(Clausilia lineolata) descritta da Held nel 1836 in Aufzählung der in Bayern lebenden Mollusken (Elenco dei molluschi che vivono in Baviera) dovrebbe far parte dei morfotipi dell'Europa settentrionale. Le Alpi costituiscono una notevole barriera,si dovrà accertare se la sottospecie è presente anche in Italia o vi si trovano esemplari di forma simile ma probabilmente geneticamente distanti.
Qualcuno è in grado di postare dei morfotipi delle Alpi centrali?



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Sandro
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SnailBrianza
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Flora e Fauna

Inserito il - 23 giugno 2011 : 22:47:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Subpoto:

Qualcuno è in grado di postare dei morfotipi delle Alpi centrali?

Queste dovrebbero essere delle Macrogastra attenuata lineolata di Albavilla (CO) nei pressi della grotta Buco del Piombo, Triangolo Lariano.
L'esemplare più grande misura 16 mm.

Macrogastra attenuata lineolata, Buco del Piombo, Albavilla (CO):
A proposito di Macrogastra attenuata.


Vittorio


"La grandezza dell'uomo si misura in base a quel che cerca e all'insistenza con cui egli resta alla ricerca." (M.Heidegger)
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