ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento. Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.
Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.
ciao a tutti! mi ripresento anche qui: mi chiamo Francesco Rossi, ho 38 anni, sono un regista e sto cercando di intraprendere una carriera da regista naturalista; ho studiato a Roma e vissuto li per anni, ora però mi sono trasferito momentaneamente a Bologna;
scrivo qui perchè sono appassionato di carnivori, una "sana malattia" che mi porto dentro fin da bambino, quando aspettavo nascosto fuori dal pollaio di mio nonno la volpe che arrivasse, anche solo per vederla un attimo!!!
Il sogno nel cassetta resta l'orso, ma ancora non ho avuto tempo di poterlo cercare...
....per questo penso che sfrutterò tutte queste decine e decine di pagine per prendere ispirazione!
colgo l'occasione per fare i complimenti a Luciano: ho visionato molti dei tuoi filmati, davvero interessanti!
ora non voglio tediarvi troppo, un saluto a tutti...e viva l'orso!
Il dato è sì drammatico. Praticamente, le azioni umane dirette e volontarie rappresentano la causa di morte per il 30% degli orsi... ritrovati. Da notare infatti che in tempi recenti almeno 4 degli orsi ritrovati erano radiocollarati. Tanto per fare un esempio ben noto: Bernardo e gli altri due orsi avvelenati furono trovati soltanto perché avevano il radiocollare, altrimenti sarebbero con buona probabilità rimasti del tutto ignoti. Inoltre, quel 39,5% di orsi morti per causa ignota potremmo immaginare di ripartirlo proporzionalmente tra tutte le altre cause.
Questo per sottolineare che quei dati sottostimano la reale consistenza del problema. Che non riguarda soltanto l'orso, ma anche il lupo e in generale i predatori, volatili compresi.
E' proprio questo il dato drammatico su cui riflettere, questi dati, come dice giustamente Tejon, sono quelli ufficiali riguardanti gli Orsi ritrovati. Considerando la quantita' media di nascite annuali, mi sembra 11 accertate un paio di anni fa e considerando che per tanti "orsetti" che entrano una quantita' simile di Orsi svezzati, oltre i 3-4 anni, se ne va dal PNA in cerca di nuovi territori, che fine fanno? Scompaiono nel nulla, tranne pochissimi esempi individuati sugli Ernici, sulla Maiella e sul Sirente. E' molto probabile che gli Orsi morti per cause umane siano molti di piu' e che spariscano nel nulla piu' o meno volutamente se vengono ammazzati in una battuta al cinghiale oppure rimangono a decomporsi in posti inaccessibili dopo aver assaggiato la stricnina.
Segnalo in materia di futuro dell'Orso Marsicano il recente articolo del 13/03/2013 di GAIANEWS.IT, di cui riporto il link di seguito, riguardante l'intervista rilasciata allo stesso sito dal dottor Renato Grimaldi, Direttore generale per la protezione della natura e del mare presso il Ministero dell’Ambiente.:
Un mio caro amico, alcuni mesi fa ha posizionato una fototrappola non lontano da casa, con la speranza di fotografare i caprioli che gironzolano nei pressi,la sorpresa e' stata parecchia , quando invece dei caprioli e' arrivato l'orso:
scusate se ho messo qualche foto doppia............
e anche alcune senza orso.
le mele erano per i caprioli, nessuno si aspettava arrivasse l'orso,preme sottolineare che non e' stato fatto apposta.
dopo queste foto, non sono piu' state messe mele, proprio per fare in modo che non si avvicini alla casa.
saluti mik
p.s. logicamente abbiamo lasciato la fototrappola posizionata e non abbiamo rimosso le mele che gia' erano sul posto, le prossime foto le mettero' quando avro' piu' tempo. mik
scusate se ho messo qualche foto doppia............
e anche alcune senza orso.
le mele erano per i caprioli, nessuno si aspettava arrivasse l'orso,preme sottolineare che non e' stato fatto apposta.
dopo queste foto, non sono piu' state messe mele, proprio per fare in modo che non si avvicini alla casa.
saluti mik
p.s. logicamente abbiamo lasciato la fototrappola posizionata e non abbiamo rimosso le mele che gia' erano sul posto, le prossime foto le mettero' quando avro' piu' tempo. mik
Certo fa piacere fotografare l'orso, però... Ecco, io inviterei TUTTI ad evitare in modo assoluto di mettere mele o quant'altro come esca per animali selvatici, fosse anche per attirare dei comuni caprioli. Certe cose si fanno soltanto se strettamente necessario.
La deriva che ormai da diverso tempo hanno preso tanti appassionati di dover per forza fotografare bestie per poi esporle a mo' di trofeo ha portato a comportamenti secondo me scorretti, anche se sicuramente fatti in totale buona fede. Purtroppo, io ne ho visto tanti e molto più gravi di questo per non sentirmi di dover stigmatizzare anche certe "piccolezze".
Legambiente vuole le pale eoliche in un importantissimo corridoio faunistico, tutti gli altri soggetti interessati no, e poiché la Regione Abruzzo pare che conti poco, ci si appella al prof. Boitani, che spero conti un po' di piu' !
Ma ne aspettiamo un'altra...la bocciatura dell'impianto Eolico di Pizzoferrato-Quadri a seguito di una nota del Parco Nazionale della Majella che conferma quello che l'associazione ha sempre detto e cioe' che l'area e' frequentata da almeno 3 individui ed e' sito di svernamento. Speriamo che la Regione Abruzzo tenga fede ai suoi impegni !
Questa e' la conferma che all'interno del PNALM gli Orsi marsicani si riproducono e crescono di numero, poi il peggio avviene dopo un paio di anni dalle nascite, quando i giovani Orsi se ne vanno in cerca di nuovi territori e spariscono nel nulla. I nuovi territori ci sarebbero, la Maiella, il Velino Sirente, gli Ernici ed i Simbruini, i Sibillini; ma purtroppo mancano corridoi ecologici protetti per raggiungere questi siti senza venire avvelenati dalla stricnina, uccisi nelle braccate al cinghiale, sfiniti dalle malattie portate dal bestiame domestico.