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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Locusta ferita, posso aiutarla?....meglio che la Natura segua il suo corso...
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teresaneri
Utente nuovo

Città: ancona
Prov.: Ancona


8 Messaggi
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Inserito il - 28 febbraio 2019 : 16:02:43 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

ho trovato questa, che credo sia una locusta... scusate non sono esperta. ha una ferita sulla "schiena" (in foto non si vede) e una zampa posteriore quasi staccata... come posso aiutarla?
Immagine:
Locusta ferita, posso aiutarla?....meglio che la Natura segua il suo corso...
241,58 KB

Modificato da - vladim in Data 08 aprile 2019 11:27:28

elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32697 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 febbraio 2019 : 21:44:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A carattere generale non vale la pena di aiutare a sopravvivere specie che usano la stratega riproduttiva "R", cioè fanno molte uova e hanno una forte mortalità.
Conta più l'ambiente che la sopravvivenza dei singoli.
L'unica cosa che puoi fare e offrire a questo Anacridium aegyptium un riparo (non in casa, meglio a temperatura esterna) per farla arrivare alla prossima primavera.
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teresaneri
Utente nuovo

Città: ancona
Prov.: Ancona


8 Messaggi
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Inserito il - 28 febbraio 2019 : 23:36:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
capisco... l'ho vista sulla strada e m'è dispiaciuto lasciarla lì... è così bella #128578; vorrei almeno darle una possibilità. qui sono 6-10 gradi di notte... che genere di riparo le posso preparare?


Messaggio originario di elleelle:

A carattere generale non vale la pena di aiutare a sopravvivere specie che usano la stratega riproduttiva "R", cioè fanno molte uova e hanno una forte mortalità.
Conta più l'ambiente che la sopravvivenza dei singoli.
L'unica cosa che puoi fare e offrire a questo Anacridium aegyptium un riparo (non in casa, meglio a temperatura esterna) per farla arrivare alla prossima primavera.

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orsobblu
Moderatore

Città: Camorino (Svizzera)


7289 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 aprile 2019 : 19:52:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
È una specie esogena ed è potenzialmente invasiva. Sarei cauto con i "salvataggi"

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Mizar
Utente Super

Città: Napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


11864 Messaggi
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Inserito il - 07 aprile 2019 : 02:03:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ma sei sicuro sia esogena? A me risulta specie comune nel bacino mediterraneo, per cui anche in Italia. Sicuramente il suo areale è in espansione verso zone dove prima non c'era, ma questo è colpa dell'uomo e del surriscaldamento globale. Io sarei invece cauto sul dispensare vita o morte. Gli animali non conoscono la geografia, se sono qui è perché ce li ha portati l'uomo, e schiacciare un insetto sotto i piedi perché esotico resterebbe una crudeltà fine a sé stessa e poco utile al contenimento della popolazione, soprattutto se l'uomo continua a importare piante esotiche (ma queste chissà perché invece piacciono a tutti, senza considerarne le conseguenze, la nocività, e l'invasività), e a modificare il clima e gli ambienti. Poi personalmente trovo un po' un controsenso avere piante in vaso esotiche in terrazzo, e poi avere la pretesa di contribuire all'eliminazione di un animale esotico schiacciandone qualcuno con la ciabatta. La maggior parte degli insetti esotici sono stati importati con piante o legname, dovremmo prendercela solo con noi stessi. Ma questa è solo la mia opinione

Verrà il giorno in cui uccidere un animale sarà considerato un delitto al pari di uccidere un uomo. (Leonardo da Vinci)
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orsobblu
Moderatore

Città: Camorino (Svizzera)


7289 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 aprile 2019 : 09:09:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Mizar:
Ma sei sicuro sia esogena? [...]
La maggior parte degli insetti esotici sono stati importati con piante o legname, dovremmo prendercela solo con noi stessi. Ma questa è solo la mia opinione


Qui è arrivata da poco ed è considerata esogena. Tanto che è costantemente monitorata (Link)
Hai ragione sul fatto che l'arrivo di specie esogene, dalla cimice asiatica, alla tartaruga americana, allo scoiattolo grigio, al gambero della Virginia e via elencando (per non parlare delle varie Buddleja davidii, Heliantus sp., Ailanthus) sono arrivati a causa nostra così come sono dovuti alle nostre attività gran parte dei cambiamenti climatici in atto.
Tuttavia temo che l'importazione di specie animali e vegetali, volontaria o involontaria che sia, debba sempre essere combattuta, soprattutto quando le nuove specie diventano concorrenziali con le specie indigene e concorrendo a ridurre la biodiversità locale.
Capisco il tuo sentimento fortemente animalista, ma preferisco conservare un atteggiamento più ecologista. Il dibattito fra le due correnti di pensiero è aperto. Ne trovi un bell'esempio qui: Marco Albino FERRARI, Montecristo, Laterza ed.

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Mizar
Utente Super

Città: Napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Inserito il - 07 aprile 2019 : 13:47:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Immagino intendi invasiva in Svizzera. Purtroppo temo che se il problema sia l'espansione dell'areale dovuto al surriscaldamento, ci sia poco da combattere, a meno che, ragionando "ecologisticamente", non ci sia una drastica inversione di tendenza dell'uomo riducendo le emissioni.
Animalista è riduttivo, anche "piantista" allora. Se schiacciassi ogni insetto invasivo che incontro, per coerenza dovrei estirpare ogni pianta in balcone o in giardino, ma credo che sarei considerato "pazzo" e non "ecologista" . Io semplicemente ritengo molto riduttivo, o quasi inutile, ridurre la lotta biologica contro specie esotiche con l'uccisione di pochi esemplari incontrati occasionalmente. La lotta alla cimice asiatica, al gambero della Louisiana, ecc, va fatta con strategie adeguate. Proprio per un atteggiamento ecologista credo che sia necessario prevenire l'introduzione di specie aliene, piuttosto che accanirsi su pochi esemplari. Si ipotizza un futuro con perdita di biodiversità e poche specie cosmopolite. A quel punto che faremo poi? Dopo aver distrutto tutta la biodiversità avremo la pretesa di rimediare uccidendo ogni animale che incontriamo perché tutti esotici? Questo non è essere ecologisti, l'ecologista attuerà un opera di prevenzione. E' impensabile che si possano coltivare e coccolare piante esotiche senza porsi problemi ecologici, e poi sdegnarsi per gli ospiti importati con esse. Io penso che tutti vorremmo la stessa cosa, è diverso solo il modo di ottenerla

Verrà il giorno in cui uccidere un animale sarà considerato un delitto al pari di uccidere un uomo. (Leonardo da Vinci)
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Inserito il - 07 aprile 2019 : 20:28:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
come ho sostenuto in altri interventi, càpita che le specie alloctone "forano" la nicchia ecologica ai danni delle specie autoctone creando degli squilibri che in alcuni casi (v: Procambarus clarkii, etc.) vanno a danno delle specie autoctone e a cui poi diventa difficile se non impossibile porre riparo:
mi costa enorme sacrificio doverlo dire per l'immenso amore verso gli animali ma in alcuni casi sarebbe più opportuno non dare aiuto a queste specie che potrebbero arrecare danni a sistemi ormai consolidati da millenni!
se questa considerazione non dovesse essere in linea con i principi del forum, prego i moderatori di rimuoverla

nin
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Inserito il - 07 aprile 2019 : 20:32:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
nel caso delle specie vegetali il problema è diverso perché raramente le specie botaniche risultano invasive a tal punto da creare forti scompensi anche se è sempre comunque opportuno non aiutare le specie alloctone

nin
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Mizar
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Città: Napoli
Prov.: Napoli

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Inserito il - 08 aprile 2019 : 03:44:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di ninocasola43:

nel caso delle specie vegetali il problema è diverso perché raramente le specie botaniche risultano invasive a tal punto da creare forti scompensi anche se è sempre comunque opportuno non aiutare le specie alloctone


Insomma... mi risulta che Robinia pseudoacacia e Ailanthus altissima non abbiano fatto meno danni di altri insetti invasivi. Senza considerare che il punteruolo rosso e Cacyreus marshalli sono giunti qui solo perché abbiamo importato piante esotiche, e al momento pare, che gli unici danni li creino appunto solo a queste piante esotiche e non a specie autoctone. Eppure da bravi ecologisti (sono sarcastico) scegliamo di tutelare una specie esotica (la pianta in questa caso...perché esteticamente ci piace di più?) e di accanirci con odio verso un'altra specie esotica(l'insetto, che nel luogo d'origine viveva in equilibrio con essa, senza risultare infausto). Questo non è ecologismo, è giocare a fare Dio e decidere quale specie ha diritto o no di vivere in base a simpatie/convenienze/economia, ecc. Io sono pienamente d'accordo sulla tutela delle specie autoctone, e anche sull'eliminazione delle specie esotiche, ma questo va fatto con cognizione, non a simpatia.

Messaggio originario di ninocasola43:


mi costa enorme sacrificio doverlo dire per l'immenso amore verso gli animali ma in alcuni casi sarebbe più opportuno non dare aiuto a queste specie che potrebbero arrecare danni a sistemi ormai consolidati da millenni!


Ti assicuro che io non interverrei nemmeno ad aiutare specie endogene se in difficoltà per cause naturali, e se non particolarmente rare (restando nell'ambito degli artropodi). Ritengo che la natura debba fare il proprio corso e abbia le proprie regole

Messaggio originario di orsobblu:

Capisco il tuo sentimento fortemente animalista, ma preferisco conservare un atteggiamento più ecologista. Il dibattito fra le due correnti di pensiero è aperto.


Ti prego però di non tacciarmi come "animalista" che sa tanto di spregiativo, quanto quel "buonista" tanto in voga quando si parla di temi sociopolitici o quando un ateo parla dei credenti come se fossero una massa di creduloni. Io semplicemente trovo ipocrita parlare di ecologismo coltivando piantine esotiche e potenzialmente dannose e invasive sul proprio terrazzo, per poi accanirsi contro altre specie che su quelle piante ci vivono. Questo non è un atteggiamento ecologista a mio modo di vedere, anzi. Il problema va trattato a monte, bisogna prevenire queste intrusioni. Limitarsi a schiacciare una Harmonia axyridis o una cimice asiatica, quando ormai il danno è irreversibile perché diffuse ovunque, non è di alcun aiuto alla fauna locale. E apparire più cattivi, spietati e sanguinari verso il singolo esemplare esotico, non ci rende certo più efficaci nella lotta biologica né più ecologisti. Al contrario sarei a favore di ogni tipo di lotta "mirata" alla specie invasiva, che risulti veramente efficace. La lotta biologica non deve essere vista come "odio" verso la specie invasiva, ma "amore" per la fauna autoctona.
Nel caso specifico comunque l'utente ha postato una Anacridium aegyptium presumibilmente della sua zona (non lo ha specifico nel messaggio), e non dalla Svizzera. Quindi, sebbene ammetta di non essere ben informato sull'areale originario di questa bestiola (ma forse non sono il solo), ritengo che in quella zona la specie non sia considerata esotica né invasiva. Se così fosse (ripeto la mia ignoranza riguardo al suo areale) l'invito a ucciderla sarebbe fuori luogo. Però adesso sono curioso di sapere qualche notizia in più su questa specie, sebbene sia molto comune e ci siano decine di post, non ho trovato nulla riguardo alla sua distribuzione. Confido nell'intervento illuminante di un esperto.

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elleelle
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Inserito il - 08 aprile 2019 : 09:06:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non mi risulta che Anacridium aegyptium sia alloctona, quanto meno non in Italia, anche se il nome potrebbe farlo pensare.
Era comunissima già quando ero bambino, e anche gli anziani di allora la conoscevano da sempre come "cavalletta cenerina".
Se è arrivata da fuori, è successo almeno un secolo fa.
Non è una specie particolarmente prolifica e non è invasiva.
Si nutre preferibilmente di rovi e di piante molto comuni.

Bisogna anche distinguere tra le specie che si diffondono per continuità favorite dalle condizioni ambientali favorevoli da quelle che arrivano da terre lontane, e che sono le vere alloctone pericolose.

Modificato da - elleelle in data 08 aprile 2019 09:15:46
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gomphus
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Inserito il - 09 aprile 2019 : 23:03:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anacridium aegyptium non è una specie aliena, è una specie mediterranea che sta semplicemente espandendo per conto suo (senza intervento diretto degli autodefiniti "sapiens" ) il suo areale, grazie ai cambiamenti climatici

quando ero ragazzino, a milano si vedevano occasionalmente in estate, ma con l'arrivo della cattiva stagione sparivano; adesso svernano abitualmente senza problemi, e non mi meraviglia che stiano arrivando sempre più a nord, come un sacco di altre specie

e vi faccio presente che, concentrandomi sulle libellule (forse il gruppo che conosco meno peggio ), tra gli effetti del cambiamento climatico (in quanta parte, e in che modo, causato da noi, ci sarebbe molto da discutere), più che l'espansione verso nord delle specie termofile meridionali, come Erythromma viridulum, Anax parthenope, Trithemis annulata ... trovo molto più preoccupante il regresso e la sempre più frequente estinzione locale delle specie microterme, talora veri relitti glaciali, come Erythromma najas, Nehalennia speciosa, Cordulia aenea, Libellula quadrimaculata, Sympetrum danae ...

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
allora ci accorgeremo che il denaro non si può mangiare

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Mizar
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Inserito il - 09 aprile 2019 : 23:18:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Luigi e Maurizio per il vostro intervento, mi era venuto il dubbio che mi fossi sbagliato io sulla sua origine. Allora possiamo lasciarla in pace quando la incontriamo, anche oltre le Alpi

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vladim
Moderatore trasversale


Città: Milano
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Inserito il - 10 aprile 2019 : 05:23:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gomphus:
...gli effetti del cambiamento climatico (in quanta parte, e in che modo, causato da noi, ci sarebbe molto da discutere)...


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