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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
Grazie a tutti per la collaborazione


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 Rana italica - Basilicata
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squid
Utente Junior

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Inserito il - 15 maggio 2017 : 10:59:30 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao a tutti,

leggo da diversi anni questo bellissimo forum anche se non partecipo attivamente.
Siamo in Basilicata (zona Val d'Agri), quota 1000 m, ruscello di montagna. A metà aprile nemmeno l'ombra di ovature, ieri mi sono recato nuovamente sul sito ed era pieno di girini.
Un esemplare adulto al mio arrivo è saltato subito in acqua andandosi a nascondere sotto un tronco galleggiante. Dopo un po' mi sono reso conto che sul tronco era presente anche una giovanissima ranocchia (probabilmente metamorfosata l'anno precedente) perfettamente mimetizzata, che poi si è tuffata in acqua. Riuscite a vederla?

Mi aspettavo di trovare girini già a Marzo-Aprile, secondo voi è normale questo ritardo riproduttivo o è nella norma? Sarà dipeso dall'inverno rigido?



Immagine:
Rana italica - Basilicata
241,81 KB

Modificato da - squid in Data 15 maggio 2017 11:03:40

squid
Utente Junior

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Inserito il - 15 maggio 2017 : 11:00:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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Rana italica - Basilicata
187,16 KB

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squid
Utente Junior

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Inserito il - 15 maggio 2017 : 11:01:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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Rana italica - Basilicata
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Barbaxx
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Flora e Fauna

Inserito il - 17 maggio 2017 : 09:37:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Diamo dunque il benvenuto alla tua partecipazione attiva.
Se non l'hai già fatto, puoi presentarti nella sezione "Varie" del nostro forum,
Link .

Penso che i rigori invernali siano la causa del ritardo che descrivi. Oltre al fotoperiodo, le temperature sono molto importanti nel calendario della riproduzione degli anfibi.

Se frequenti spesso quelle zone, continua ad illustrarci la fauna lucana. A proposito, abbiamo ancora poche foto di Salamandrina terdigitata, la specie di salamandrina dell'Italia meridionale.
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squid
Utente Junior

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Inserito il - 17 maggio 2017 : 09:57:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Barbaxx! Ti leggo sempre con molto interesse
Sì, mi reco spesso in quelle zone, cercherò di seguire questa popolazione di girini. Generalmente con l'arrivo dell'estate il ruscello si secca ma credo che riusciranno a completare la metamorfosi.

So per certo in questi luoghi ci sia anche Salamandra salamandra (anni fa ho visto qualche esemplare). Ricordo che da piccolo, nello stesso sito, trovavo spesso larve di urodeli ma ho vaghi ricordi, per cui non saprei dire a quale specie appartenessero. Spero quindi di trovare anche Salamandrina terdigitata e magari fotografarla.

Ultimamente ho letto di uno studio sulla fauna lucana e con mia sorpresa ho appreso che proprio in queste zone è anche presente Bombina pachypus...
Mi sono recato in montagna, proprio nei luoghi indicati dallo studio, e ho individuato dei siti potenzialmente adatti all'ululone (pozze fangose in vicinanza di pascoli), ma non ho visto nulla. Chissà, magari con l'arrivo del caldo riuscirò a trovarne qualcuno!


Modificato da - squid in data 17 maggio 2017 10:02:53
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squid
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Inserito il - 05 giugno 2017 : 10:08:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi sono recato nuovamente presso il sito. Girini ancora numerosi, in alcuni punti del ruscello se ne contavano a centinaia. Di adulti nessuna traccia, solo un paio di giovani metamorfosati probabilmente l'anno scorso. Devo dire che individuare Rana italica nel proprio habitat è veramente difficile. Si mimetizzano benissimo e se ne stanno lì immobili sui sassi o sulla riva.

A tal proposito, volevo chiedere agli esperti se la Rana italica resta legata all'acqua anche durante l'inverno o solo nel periodo riproduttivo.


Immagine:
Rana italica - Basilicata
182,99 KB

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squid
Utente Junior

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Inserito il - 05 giugno 2017 : 10:08:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quei puntini neri nell'acqua sono tutti girini!

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Rana italica - Basilicata
205,4 KB


Modificato da - squid in data 05 giugno 2017 10:10:26
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squid
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Inserito il - 05 giugno 2017 : 10:11:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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Rana italica - Basilicata
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squid
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Inserito il - 05 giugno 2017 : 10:12:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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squid
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Inserito il - 05 giugno 2017 : 10:12:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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squid
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Inserito il - 05 giugno 2017 : 10:14:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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Barbaxx
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Flora e Fauna

Inserito il - 06 giugno 2017 : 18:11:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In genere le rane rosse adulte si allontanano dall'acqua dopo la stagione riproduttiva.
Possono però esservi eccezioni, perché come tutti gli anfibi esse cercano di evitare i luoghi troppo asciutti.
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squid
Utente Junior

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Inserito il - 03 luglio 2017 : 09:23:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiornamenti:

sono ritornato sul sito per verificare la situazione e con molto piacere ho osservato ancora centinaia di girini panciuti e 7 rane (2 esemplari adulti e 5 giovani, probabilmente dello scorso anno).


Immagine:
Rana italica - Basilicata
187,26 KB

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squid
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Inserito il - 03 luglio 2017 : 09:24:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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squid
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Inserito il - 03 luglio 2017 : 09:24:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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Barbaxx
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Flora e Fauna

Inserito il - 05 luglio 2017 : 18:16:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
penso anch'io che siano del 2016
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squid
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Inserito il - 24 luglio 2017 : 10:28:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
aggiornamento: ieri, a distanza di 20 giorni, sono andato a visitare il sito e purtroppo ho trovato il ruscello completamente prosciugato di girini nessuna traccia. Temo che non siano riusciti a completare la metamorfosi, dato che 20 giorni fa i girini a malapena avevano sviluppato le zampe posteriori. Secondo voi c'è una speranza? Sono molto dispiaciuto. Se l'avessi saputo prima avrei tentato di fare qualcosa. È un danno notevole, considerando che c'erano centinaia di girini.
Quest'anno è stato molto strano... hanno deposto molto tardi e il ruscello si è prosciugato rapidamente. Negli ultimi anni succede spesso. Qualche anno fa ad agosto era possibile trovare ancora dei punti con dell'acqua che consentiva ai girini di svilupparsi senza troppi problemi.


Modificato da - squid in data 24 luglio 2017 10:30:09
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Barbaxx
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Flora e Fauna

Inserito il - 24 luglio 2017 : 19:01:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Possibile fare qualcosa?
Non saprei. A volte bastano piccole strutture artificiali, vaschette, ecc. Altre volte no. Chiaramente in un ruscello è tutto più difficile, perché si tratta di un habitat mobile, dipendente dal regime delle piogge, e perché le possibilità di un intervento privato sono poche.

Il ruscello è oggetto di prelievi d'acqua?
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squid
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Inserito il - 25 luglio 2017 : 13:58:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Stefano, non saprei dirti con certezza se il ruscello è soggetto a prelievi d'acqua, dovrei informarmi meglio. L'unica speranza è che siano rimaste delle zone più impervie in cui la folta vegetazione abbia riparato maggiormente i ristagni d'acqua.
In montagna, circa 300-400 metri più in alto rispetto al sito in questione, c'è un ruscello riparato dai faggi dove l'acqua è ancora presente e probabilmente è abitato da salamandra. Ricordo che da piccolo ogni tanto trovavo anche Rana italica. Se l'anno prossimo dovesse verificarsi la stessa situazione, sarebbe corretto e sicuro spostarne alcuni preventivamente in quel ruscello?

Due mie curiosità:

- è possibile che in 20 giorni il girino nella foto sopra, complice il caldo, sia riuscito a completare la metamorfosi?
- le rane, una volta che il ruscello si prosciuga, dove vanno a ripararsi? percorrono molti metri?


Modificato da - squid in data 25 luglio 2017 14:05:47
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Barbaxx
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Flora e Fauna

Inserito il - 26 luglio 2017 : 18:40:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se l'anno prossimo dovesse verificarsi la stessa situazione, sarebbe corretto e sicuro spostarne alcuni preventivamente in quel ruscello?


Rispondo alla prima domanda. Sarebbe corretto spostare i girini a monte?

Tutte le operazioni di traslocazione di anfibi, benché effettuate a fin di bene, comportano rischi che andrebbero valutati professionalmente. Mi spiego con degli esempi, del tutto teorici, bada bene, visto che non ho mai messo piede nel tuo sito.

1) a valle - dove il traffico umano e le comunicazioni sono solitamente migliori - potrebbe essere arrivata una malattia dannosa per gli anfibi. Uno spostamento verso l'alto di animali contagiati potrebbe devastare una popolazione sana di una specie più rara (es. Salamandra), senza salvare la specie trasferita (magari già presente anche nel sito alto).

2) le rane potrebbero essere ugualmente diffuse a monte e a valle, in un rapporto ottimale con le risorse disponibili. Aumentare la popolazione a monte significherebbe solo aumentare la pressione dei girini sulle risorse; se - ipotesi - il tratto superiore del ruscello potesse nutrire solo cinquecento girini, e noi ve ne portassimo diecimila, aumenteremmo solo la concorrenza tra loro, e più di cinquecento non ne sopravvivrebbero lo stesso.

3) il tratto a monte potrebbe essere più freddo e meno ricco di prede, e sebbene saltuariamente frequentato dalle rane, potrebbe non assicurare un buon successo riproduttivo. Pur dando per scontato il rischio di prosciugamenti, le rane potrebbero preferire la riproduzione nel tratto inferiore , perché complessivamente - su una scala temporale di qualche anno - potrebbe essere coronato da maggior successo.

4) il tratto superiore potrebbe essere idoneo e non sovraccarico, i girini potrebbero essere sani, e allora il trasferimento potrebbe avere successo.

Molto difficile, quindi, prendere decisioni corrette. Confesso di avere spostato dei girini, qualche volta nella mia vita, con successi ed errori. Lo ho fatto (come del resto faresti tu) sempre e solo quando i girini erano immediatamente minacciati di morte (danni all'habitat causati da umani, siccità straordinaria) e senza spostarli a grande distanza.

Vengo alle altre due domande:

- è possibile che in 20 giorni il girino nella foto sopra, complice il caldo, sia riuscito a completare la metamorfosi?
- le rane, una volta che il ruscello si prosciuga, dove vanno a ripararsi? percorrono molti metri?


1) mai dire mai, ma una ventina di giorni per un girino di rana rossa ancora senza zampe, in habitat di ruscello non particolarmente caldo, mi sembrerebbero troppo pochi. Altro discorso se si trattasse di una specie pioniera abituata a riprodursi nelle pozze effimere, come ululone o rospo smeraldino: pare che alcune di queste specie posseggano meccanismi che accelerano la metamorfosi in relazione a cambiamenti di salinità (leggi tendenza al prosciugamento) dell'acqua nella pozza.

2) le rane si riparano nel sottobosco, sotto i sassi, nelle tane abbandonate di mammiferi, dentro i muri a secco, nelle ceppaie, ecc. La distanza di movimento varia da specie a specie, ma può coprire parecchie centinaia di metri. La specie nostrana più mobile pare il rospo comune, che in una stagione può allontanarsi anche di 3 km dal luogo riproduttivo.
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squid
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Inserito il - 27 luglio 2017 : 09:49:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Stefano, come sempre sei stato di grande aiuto e molto esaustivo! Tornerò di nuovo lì per le vacanze tra una ventina di giorni, farò qualche altro sopralluogo cercando in zone più riparate dal sole e sperando di trovare qualche girino che è riuscito a completare la metamorfosi. I giovani di rana che ho fotografato (quasi certamente risalenti all'anno scorso) mi fanno pensare che comunque una piccola parte riesca a salvarsi.

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