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 Galleria Tassonomicadi 
	Natura Mediterraneo
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  Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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                | Autore |  Discussione  |  
                | RobertoBUtente V.I.P.
 
    
 
                Città: VarennaProv.: Lecco
 
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                | RobertoBUtente V.I.P.
 
    
 
                 
                Città: VarennaProv.: Lecco
 
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                      |  Inserito il - 26 settembre 2016 :  18:14:25     
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                      | Roberto
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                | RobertoBUtente V.I.P.
 
    
 
                 
                Città: VarennaProv.: Lecco
 
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                      |  Inserito il - 26 settembre 2016 :  18:15:18     
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                      | Roberto
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                | AndromedaModeratore
 
      
 
 
 
                Città: ViadanaProv.: Mantova
 
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                      |  Inserito il - 26 settembre 2016 :  22:08:12     
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                      | Nemmeno a me convinceva S. exigua, però non riesco a capire cosa potrebbero essere. Tranne il colore molto scuro, per l'alternanza delle bande colorate, mi ricordano molto Xestia xanthographa (Link  Link  ) ma penso che non si tratti di questa specie... 
 Roberto, sono d'accordo con Paolo: è importante che ne preleviate alcuni per allevarli e capire a quale specie appartengono.
 
 
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                      | Tiziana
 
 "Osservare le farfalle è gioia pura: ...è un'attività che, se non sconfigge il tempo, almeno lo sospende, tutto il resto intorno si scolora e rimane solo l'attimo che stiamo vivendo."
 Vladimir Nabokov
 
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                | RobertoBUtente V.I.P.
 
    
 
                 
                Città: VarennaProv.: Lecco
 
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                      |  Inserito il - 27 settembre 2016 :  08:08:27     
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                      | grazie per la risposta. Proverò ad allevarne qualcuna anche se non ho esperienza in merito. Di certo è un fenomeno da approfondire, bisogna vederli per rendersi conto. grazie
 ciao
 Roberto
 
 
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                      | Roberto
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                | mazzeipModeratore
 
      
 
 
 
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                      |  Inserito il - 27 settembre 2016 :  09:25:47     
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                      | Vorrei soprattutto poter escludere che si tratti dell'ennesima specie aliena, ma, da quello che si legge in giro, non sembra sia stata fatta una determinazione convincente, il massimo che ho trovato è "una falena"  
 Per chiunque sia in grado di farlo, prenderei un faunabox o un qualsiasi recipiente di plastica, ci metterei un po' di terra asciutta sul fondo, uno strato di carta tipo scottex e un po' di foglie fresche sopra (piante basse da bordo strada, tipo dente di leone, in realtà anche l'insalata andrebbe bene, ma va asciugata con cura e tolta dal frigo un po' in anticipo - EDIT: soprattutto graminacee), e qualche larva in buono stato, direi massimo 4 o 5.
 
 Il recipiente deve avere un coperchio che impedisca la fuga delle larve ma che assicuri un buon ricambio d'aria, e le foglie vanno cambiate tutti i giorni, cercando di mantenere una discreta pulizia, stressando però i bruchi il meno possibile (cercando il più possibile di non maneggiarli e di non staccarli dalle foglie o dalla carta).
 
 Se c'è qualcuno che riesce a farlo, magari potrebbe documentare la cosa in questa discussione, così siamo tutti aggiornati sulle novità.
 
 Ho messo, nelle altre due discussioni dove se ne parlava, un link a questa:
 Link
  Link
  
 Ho appena aperto una discussione sul Forum Entomologi Italiani che rimanda a questa: Link
  
 
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                      | 
 
 
 Paolo Mazzei
 presidente della Associazione Lepidotterologica Italiana - ALI
 leps.it: Moths and Butterflies of Europe and North Africa
 serifoswildlife.net: Serifos wildlife
 seychelleswildlife.info: Seychelles Wildlife
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                | mazzeipModeratore
 
      
 
 
 
                Città: Rocca di PapaProv.: Roma
 
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                | Mary from ItalyUtente Senior
 
     
 
                 
                Città: SostegnoProv.: Biella
 
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                      |  Inserito il - 27 settembre 2016 :  11:42:40     
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                      | Quella è una brutta notizia  
 Qualche giorno fa hanno parlato nei giornali biellesi di un bruco che sta distruggendo le coltivazioni. L'avevano identificato come Mythimna unipuncta (un'altra armyworm), ma guardando l'immagine, sembra abbastanza simile alla presunta S. exempta...
  Link  
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                      | Mary
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                      | Modificato da - Mary from Italy in data 27 settembre 2016  11:44:19
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                      |  |  |  
                | Mary from ItalyUtente Senior
 
     
 
                 
                Città: SostegnoProv.: Biella
 
 Regione: Piemonte
 
 
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                      |  Inserito il - 27 settembre 2016 :  12:06:17     
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                      | Ecco un'altra foto pubblicata sulla Stampa; purtroppo le foto sono un po' piccole per capire se si tratta della stessa larva: Link  |  
                      | Mary
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                      | Modificato da - Mary from Italy in data 27 settembre 2016  12:41:06
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                      |  |  |  
                | mazzeipModeratore
 
      
 
 
 
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                | mazzeipModeratore
 
      
 
 
 
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                | AlbisnUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 27 settembre 2016 :  16:35:29     
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                      | |  |  | Messaggio originario di mazzeip: 
 
 ...omissis...
 Direi quindi che Mythimna (Pseudaletia) unipuncta (Haworth, [1809]) è - per fortuna - la determinazione corretta della specie invasiva
  
 
 | 
 Questo (mi riferisco al "per fortuna") significa che la specie è meno pericolosa di quello che si temeva?
 
 Mi pare (da quello che ho trovato in Internet - non so quanto attendibile) che non sia pericolosa per le persone e gli animali, ma per le coltivazioni ("l’insetto sembra preferire setaria e giavone americano, ma è segnalata anche su riso e mais" dall'articolo de "La Stampa" citato .
 
 Se è pericolosa per le coltivazioni cosa occorre fare (una prima risposta la trovo sullo stesso articolo)?
 
 Quali sono le zone colpite oltre alla bassa Valtellina e al Piemonte.
 I nomi di alcune località citate sono in Brianza o sbaglio?
 
 Saluti e grazie
 Alberto
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                      | Modificato da - Albisn in data 27 settembre 2016  17:08:13
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                      |  |  |  
                | AlbisnUtente Senior
 
     
 
 
 
                Città: SeregnoProv.: Milano
 
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                      |  Inserito il - 27 settembre 2016 :  16:48:49     
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                      | Paolo Mazzei cita i seguenti luoghi: Robbiate, Brugarolo, Paderno, Cernusco, Osnago 
 A memoria mi sembra che [nel frattempo ho controllato sulle mappe e corretto]:
 
  Robbiate sia nella Brianza Lecchese di Brugarolo ce ne sono parecchi ma immagino che sia quello nel Lecchese presso Robbiate  Paderno se si tratta di Paderno Dugnano è poco a nord di Milano, ma immagino che si tratti di Paderno d'adda, vicino ai precedenti  di Cernusco ce ne sono diversi, ma Cernusco Lombardone è vicino ai precendenti centri, quindi tutti nel basso Lecchese fra l'Adda e Merate. 
 
 Saluti e grazie
 Alberto
 
 
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                      | Modificato da - Albisn in data 27 settembre 2016  17:06:47
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                      |  |  |  
                | Mary from ItalyUtente Senior
 
     
 
                 
                Città: SostegnoProv.: Biella
 
 Regione: Piemonte
 
 
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                      |  Inserito il - 27 settembre 2016 :  17:01:27     
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                      | |  |  | Messaggio originario di mazzeip: 
 Il dr. Davide Venanzio, del Settore Fitosanitario della Direzione Agricoltura della Regione Piemonte, mi fa presente che hanno allevato alcune delle larve in questione e gli adulti sono, senza alcun dubbio, Mithymna unipuncta.
 
 | 
 Meno male (ammesso che i bruchi siano gli stessi trovati in Lombardia).
 
 Il Dott. Venanzio ti ha mandato anche una foto del bruco?
 
 
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                      | Mary
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                      | Modificato da - Mary from Italy in data 27 settembre 2016  17:02:31
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                      |  |  |  
                | mazzeipModeratore
 
      
 
 
 
                Città: Rocca di PapaProv.: Roma
 
 Regione: Lazio
 
 
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                      |  Inserito il - 27 settembre 2016 :  17:18:20     
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                      | Nessuna di queste specie è pericolosa per uomini e animali, ma la specie africana costituisce una piaga sul tipo delle cavallette, con esplosioni numeriche, successiva distruzione dei raccolti e comportamenti migratori dipendenti dai cicli delle piogge. La specie europea, almeno finora, non credo abbia mai dato problemi su larga scala di questo genere, ma ignoravo che potesse avere popolazioni larvali di questa consistenza, al lume è una specie frequente ma, allo stadio adulto, ne incontri due o tre per sera al massimo. 
 No, niente foto del bruco, ma le foto che si trovano in rete sono in effetti compatibili con la specie europea, e c'è anche abbastanza confusione dovuta ai nomi comuni. Sarebbe comunque confortante prelevare qualche larva e allevarla, per confermare la determinazione...
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                      | 
 
 
 Paolo Mazzei
 presidente della Associazione Lepidotterologica Italiana - ALI
 leps.it: Moths and Butterflies of Europe and North Africa
 serifoswildlife.net: Serifos wildlife
 seychelleswildlife.info: Seychelles Wildlife
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                | AmetastegiaUtente nuovo
 
 
 
                 
                Città: VigoneProv.: Torino
 
 Regione: Italy
 
 
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                      |  Inserito il - 27 settembre 2016 :  20:42:12     
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                      | Come Settore Fitosanitario del Piemonte abbiamo raccolto decine di segnalazioni da nord a sud della regione. Ovviamente abbiamo diverse foto, ma per avere una certa sicurezza nella identificazione della specie abbiamo aspettato di avere i primi adulti.  Dalle località di None e Caselle (TO) abbiamo ottenuto come specie Mythimna unipuncta. Faccio presente che i colleghi del Settore Fitosanitario della Lombardia avevano già individuato questa specie come responsabile di massicci attacchi nella loro regione, fenomeno analogo è stato registrato in Friuli V. G. La massiccia infestazione è dovuta probabilmente a fenomeni migratori da latitudini meridionali, favoriti dalle alte temperature registrate in agosto. In Piemonte gli attacchi si sono limitati quasi esclusivamente ai prati, dove le specie più appetite sono state setaria e giavone, peraltro foraggere di scarso valore. E' bene comunque tenere d'occhio coltivazioni di mais di secondo raccolto, sorgo, etc.. Il problema più grosso, che ha comportato un gran numero di mails e telefonate, da ASL e Comuni oltre che da singoli cittadini, è stato lo spostamento delle larve dai prati verso le abitazioni, cortili, orti, etc.. Poichè queste larve risultano innocue per uomo e animali, in genere abbiamo sconsigliato trattamenti, scontentando i più perchè ormai nessuno vuole rassegnarsi che ci siano fenomeni naturali di questo tipo, e spesso si creano psicosi di massa, alimentati anche da una informazione di tipo sensazionalistico (es. bruchi divoratori, mangiano qualsiasi cosa e via di questo passo). Quindi armarsi di pazienza  ( e ramazza) e accettare che il fenomeno si estingua (ormai in molte aree le larve si stanno incrisalidando).
 Saluti
 Giovanni
 
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                | mazzeipModeratore
 
      
 
 
 
                Città: Rocca di PapaProv.: Roma
 
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                | orsobbluModeratore
 
      
 
                 
                Città: Camorino (Svizzera)
 
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                      |  Inserito il - 28 settembre 2016 :  20:26:35     
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                      | Anche il servizio fitosanitario del Cantone Ticino, dove l'invasione si sta manifestando in questi giorni, ha stabilito che si tratta di Mythimna unipuncta. L'ultima invasione, qui, risale al 2007. La cosa che mi incuriosisce (e che onestamente mi strappa un sorriso maligno) è che sembra proliferare nei "tappeti verdi" più che nei prati semi - incolti. Qui dove abito è ben presente a cento metri da casa mentre non l'ho vista (ancora) da me.
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                | RobertoBUtente V.I.P.
 
    
 
                 
                Città: VarennaProv.: Lecco
 
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                      |  Inserito il - 29 settembre 2016 :  23:11:19     
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                      | a riguardo l'ambiente dove ho fotografato i bruchi si tratta di un prato incolto, nelle vicinanze c'è un ristorante, i proprietari hanno provato a tenerli lontano con strisce di calce e non precisati insetticidi. Si sono arresi con una efficacissima barriera ecologica in politene (foto). Io sto allevando i bruchi dopo un giorno alcuni sono spariti, escludo la fuga è possibile una sorta di cannibalismo?
 ciao
 Roberto
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                      | Roberto
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                | RobertoBUtente V.I.P.
 
    
 
                 
                Città: VarennaProv.: Lecco
 
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                      |  Inserito il - 29 settembre 2016 :  23:12:04     
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                      | Roberto
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