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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 GEOLOGIA DEL MEDITERRANEO
 Minerale azzurro?
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EIDOS
Utente Senior

Città: Avezzano
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Inserito il - 05 dicembre 2015 : 18:31:36 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao a tutti,

scusate l'intrusione di Forum , in realtà questa immagine l'ho già postata nella sezione Lepidotteri ma se possibile sarei curioso di sapere se le macchie azzurre che si trovano sul substrato (si tratta di ruderi antichi, forse risalenti al XVIII sec.), dove ho fotografato la farfalla sono di un qualche ossido o se si tratta di un minerale (naturalmente potrei anche dire una sciocchezza dal momento che non sono assolutamente esperto di geologia).

Grazie




Minerale azzurro?
284,83 KB

Stefano

Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tzu)

mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 05 dicembre 2015 : 20:04:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao stefano,
l'impressione è che sia coinvolta una qualche attività biologica dei licheni che ricoprono la superficie;
prova a veder qui
Link

maurizio
____________________

“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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EIDOS
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Città: Avezzano
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Inserito il - 05 dicembre 2015 : 21:21:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:

ciao stefano,
l'impressione è che sia coinvolta una qualche attività biologica dei licheni che ricoprono la superficie;
prova a veder qui
Link


Grazie Maurizio per la risposta. Leggendo il link a cui mi rimandi, sembra che la "questione" diventi sempre più intricante! In effetti non avevo pensato ad una qualche possibile attività biologica dei licheni, se ci riesco, cercherò di approfondire l'argomento...


Stefano

Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tzu)
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 06 dicembre 2015 : 17:45:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sì stefano,
i dubbi ovviamente ci sono, la mia è solo un’ipotesi, che puoi facilmente cercare di falsificare se torni sul posto;
dovresti cercare di vedere se la colorazione è un’impregnazione dei tessuti dell’eventuale lichene, ovvero se si tratta di una massa pulverulenta, terrosa, dotata comunque di una certa consistenza (una sorta di patina), oppure di veri e propri individui cristallini; anche ingrandendo l’immagine non sono riuscito a distinguerlo;
poi si potrebbe provare a ragionare su che cosa siano;
in aggiunta sarebbe importante capire di quale materiale è costituito il rudere, quindi avere una sezione fresca e non così alterata;

buona serata

maurizio
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“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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EIDOS
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Inserito il - 06 dicembre 2015 : 18:26:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:

Sì stefano,
i dubbi ovviamente ci sono, la mia è solo un’ipotesi, che puoi facilmente cercare di falsificare se torni sul posto;
dovresti cercare di vedere se la colorazione è un’impregnazione dei tessuti dell’eventuale lichene, ovvero se si tratta di una massa pulverulenta, terrosa, dotata comunque di una certa consistenza (una sorta di patina), oppure di veri e propri individui cristallini; anche ingrandendo l’immagine non sono riuscito a distinguerlo;
poi si potrebbe provare a ragionare su che cosa siano;
in aggiunta sarebbe importante capire di quale materiale è costituito il rudere, quindi avere una sezione fresca e non così alterata;

buona serata



...ok, appena mi è possibile cercherò di tornare sul luogo e proverò a fare un qualche rilevamento, poi, ovviamente ti farò sapere.

Buona serata anche a te

Stefano

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EIDOS
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Inserito il - 08 dicembre 2015 : 11:42:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...inserisco altre immagini.

Non conosco affatto la geologia, però ho ipotizzato che il materiale del rudere possa essere di arenaria ma questo è bene che lo diciate voi, sempre che sia possibile da foto...

Purtroppo l'ultima foto non è venuta bene, ma ho pensata di inserirla ugualmente.

Grazie


Immagine 1
Minerale azzurro?
154,26 KB


Immagine 2
Minerale azzurro?
292,92 KB


Immagine 3 fatta al microscopio con luce ultravioletta:
Minerale azzurro?
140,37 KB


Immagine 4 fatta al microscopio con maggiori ingrandimenti
Minerale azzurro?
198,81 KB

Stefano

Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tzu)

Modificato da - EIDOS in data 08 dicembre 2015 11:44:02
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k3kk091
Utente V.I.P.

Città: cosenza
Prov.: Cosenza

Regione: Italy


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Inserito il - 08 dicembre 2015 : 12:41:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao.. potrebbe essere anche qualcosa di antropico (vernice??).. alla mesoscala non dà l'idea di essere un minerale.. specie in un'arenaria..

Francesco L.
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PaoloMarenzi
Utente Senior


Città: Cremona
Prov.: Cremona

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 08 dicembre 2015 : 15:06:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
io punto su azzurrite

amatoeridano.blogspot.it
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EIDOS
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Città: Avezzano
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Regione: Abruzzo


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Inserito il - 08 dicembre 2015 : 16:27:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...intanto grazie Paolo e grazie Francesco per le risposte!
Mi rendo conto che sono l'ultimo in questo Forum a poter dire qualcosa, ma se aveste ragione entrambi? Su wikipedia leggo che: "Nel medioevo l'azzurrite fu un importante pigmento per il colore blu..". Può darsi che in passato quella colonna è stata decorata con questo pigmento e successivamente il minerale da cui proviene il colore si è ri-cristallizzato (ma qui non vorrei dire un'oscenità perché non conosco questi processi)


Stefano

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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 08 dicembre 2015 : 23:46:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Buonasera ragazzi;
beh, direi che è servito molto avere altre immagini;

i blocchi, almeno quelli scanalati, sembrerebbero calcarei;
si nota inoltre che la colorazione è limitata ad un piccolo lembo della superficie del blocco: non sembra esserci traccia del pigmento né sulla superficie scanalata a lato, né al bordo convesso superiore…è corretto?
tra l’altro, dove si colloca la superficie “colorata” rispetto alla “colonna”? non riesco ad individuarla;

questi aspetti, assieme alla natura della roccia, fanno pensare che potrebbe davvero trattarsi di una colorazione artificiale del manufatto;

c’è anche un’altra cosa che vorrei chiederti: le “colonne” sono costituite da rocchi intervallati da cilindri di spessore minore…sono strane, di cosa si trattava, a che periodo risalgono?

Buona serata

maurizio
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EIDOS
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Inserito il - 09 dicembre 2015 : 07:37:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Rispondo a Maurizio.

"non sembra esserci traccia del pigmento né sulla superficie scanalata a lato, né al bordo convesso superiore…è corretto?"

Si è corretto

"dove si colloca la superficie “colorata” rispetto alla “colonna”?"

Si trova sotto il capitello ma dal lato opposto dell’immagine della colonna intera che ho postato

"le “colonne” sono costituite da rocchi intervallati da cilindri di spessore minore…sono strane, di cosa si trattava, a che periodo risalgono?"

A quest’ultima domanda non saprei rispondere, personalmente ho ipotizzato che i resti di questo rudere possano appartenere ad una chiesa del XVIII sec. ma per il semplice quanto mai banale motivo che tutt’ora, anche se più in alto c’è un santuario che si colloca bene in un ambiente “sacro” di montagna, ma ripeto, siamo nel campo di pure ipotesi…

Le colonne potrebbero essere state ri-assemblate "malamente" dopo il terremoto del 1915 avvenuto nella Marsica.

Ad ogni modo ti ringrazio per l’interessamento (Paolo e Francesco li ho già ringraziati) e per lo stimolo che mi hai dato per approfondire questo argomento.

Molto probabilmente siamo di fronte ad una colorazione artificiale di un manufatto!



Stefano

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Modificato da - EIDOS in data 09 dicembre 2015 07:41:44
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 10 dicembre 2015 : 06:59:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di EIDOS:


Le colonne potrebbero essere state ri-assemblate "malamente" dopo il terremoto del 1915 avvenuto nella Marsica.


ecco, questo che dici concorda con l'altra impressione che ho avuto: che tra i vari blocchi sovrapposti ci sia addirittura della malta cementizia;
se ci sono altri pezzi simili nei dintorni, è probabile che siano stati malamente considerati parte di uno stesso manufatto mentre in origine non lo erano affatto;

per tornare alla litologia, sembrerebbero calcareniti, se "fai il punto" potremmo vedere sulla carta geologica che dice

buona giornata

maurizio
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EIDOS
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Inserito il - 10 dicembre 2015 : 15:05:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:

Messaggio originario di EIDOS:


Le colonne potrebbero essere state ri-assemblate "malamente" dopo il terremoto del 1915 avvenuto nella Marsica.


ecco, questo che dici concorda con l'altra impressione che ho avuto: che tra i vari blocchi sovrapposti ci sia addirittura della malta cementizia;
se ci sono altri pezzi simili nei dintorni, è probabile che siano stati malamente considerati parte di uno stesso manufatto mentre in origine non lo erano affatto;

per tornare alla litologia, sembrerebbero calcareniti, se "fai il punto" potremmo vedere sulla carta geologica che dice

buona giornata


Ciao Maurizio,

si, ci sono altri pezzi simili nei dintorni. Le coordinate sono: N 42°01'13" E 13°25'10"



Stefano

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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 10 dicembre 2015 : 21:27:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao stefano
ci deve essere qualche imprecisione nelle coordinate, perché si arriva qui con google earth;

Immagine:
Minerale azzurro?
154,19 KB

la zona è evidentemente quella della dorsale montuosa subito a sinistra (lembo si sud est nel foglio Avezzano al 100.000) Link

nella zona del valico e di cresta affiorano marne calcaree e calcari marnosi del miocene (mc, in marrone) e, più in basso calcari del cretacico (cr2, in verde)

nella carta al 50.000 le stesse formazioni corrispondono alle calcareniti a briozoi del miocene (CBZ3) e ai calcari (RDT e altro) del cretacico
Link

ciao, buona serata (rimane la curiosità di cosa siano quei ruderi)

maurizio
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Inserito il - 11 dicembre 2015 : 06:04:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Maurizio,

mi sa che devo trovare il modo di risettare il GPS della macchinetta fotografica che tra l’altro ho acquistato da poco !
Comunque nonostante tutto hai intuito benissimo la zona interessata.
Mi stai mettendo di fronte alla mia ignoranza almeno per quanto riguarda gli aspetti geologici e “archeologici” del mio territorio e per questo ti sono grado nonostante sono consapevole che non si può essere “tuttologi”, infatti i miei interesse sono relegati soprattutto alla natura in genere, e in particolar modo alla zoologia anche se solo per hobby, però, in tutto questo non credo si possa fare a meno anche di un “inquadramento geologico”, “litologico” e quant’altro delle zone che frequento, se pur a grandi linee.
Navigando su internet ho trovato altre fotografie che non avevo considerato di fare quando ho scattato la foto della colonna (o "pseudocolonna" che dir si voglia) per inserirla nel topic e quasi mi sento in imbarazzo nel leggere adesso su di una pietra (v. immagine) “pietra del carso” che ho scoperto essere di un calcaree molto puro (correggimi se sbaglio).
Per il resto ancora non riesco a capire se i ruderi in questione sono qualcosa di relativamente moderno o possano effettivamente appartenenti ad una chiesa medioevale come avevo ipotizzato inizialmente, ma qui si fa un ulteriore salto dalla geologia all’archeologia ed emergono altri miei limiti!

Grazie anche per il link interessantissimo sulla carta geologica!



Le foto sono state estrapolate da questo Link


Minerale azzurro?
212,04 KB

Questa è una seconda "colonna" posta di fianco a quella fotografata da me precedentemente


Minerale azzurro?
193,9 KB

Stefano

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Modificato da - EIDOS in data 11 dicembre 2015 06:16:13
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 11 dicembre 2015 : 21:32:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sì, le possibili spiegazioni sono molte;

per esempio: se alla sommità del monte Salviano c’è un santuario, niente di più facile che questo fosse raggiungibile dalla città attraverso un percorso sacro, che correva all'interno della piccola vallecola o poco sopra, e che lungo questo percorso ci fossero cippi, pietre e segnalazioni varie, anche colorate; o forse le due colonne sono parte del monumento di commemorazione al terremoto del 1915, simbolicamente così ricostruite ad arte con tanto di lastra commemorativa;
magari qualche studioso di storia locale ii può dare la corretta interpretazione;

Immagine:
Minerale azzurro?
154,59 KB

sì, dall’immagine si vede chiaramente la differenza tra la roccia con cui sono costruite le due colonne e il masso con l’iscrizione: è un calcare più fine, più “massiccio” e puro (il colore è nettamente bianco, mentre nelle parti più fresche delle due colonne si vede anche la colorazione rosata del calcare marnoso)

buona serata

maurizio
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EIDOS
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Inserito il - 12 dicembre 2015 : 06:24:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In effetti in questo topic sono emersi vari aspetti del mio territorio che non conoscevo o che conoscendoli vagamente non li avevo mai riflettuto fino in fondo, indubbiamente saranno da approfondire nel tempo.

Grazie ancora per tutti gli spunti che ho ricevuto da questo Forum e da Maurizio in particolare



Stefano

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Modificato da - EIDOS in data 12 dicembre 2015 06:25:23
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Pezzo da Gaeta
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Città: Lecco
Prov.: Lecco

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Inserito il - 12 dicembre 2015 : 12:00:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa discussione offre diversi spunti di riflessione, prima dal punto di vista geologico ma che lascerò per ultimo, secondo ancora legato alla geologia e si riferisce al terremoto della Marsica e il terzo, perché viene ricordata, la data di entrata in guerra del nostro Paese nel 1915.

Il cippo che ricorda i caduti nella grande guerra, proviene certamente dal Friuli Venezia Giulia (Zone del Carso) perché era comune utilizzare una pietra proveniente dai luoghi del conflitto per ricordare i Caduti.
La data incisa, le date incise, ricordano due avvenimenti drammatici.
Il terremoto del 13 gennaio 1915 alle ore 7.48 che colpì la Marsica causando ben 30.000 morti, terremoto a mio avviso dimenticato perché era ancora troppo vivo il ricordo del terremoto di Messina e Reggio.
L'entrata in guerra dell'Italia il 24 maggio 1915, di questa vicenda tutti ne conosciamo la storia anche se, visto quello che sta succedendo, sembra che si sia dimenticata, ancora una volta, la lezione.

Ora torniamo però all'argomento della discussione: le patine azzurre.
Ho seguito fin dall'inizio questa discussione e ho sempre avuto dei dubbi sulla natura del materiale azzurro per alcuni motivi:
non escludo che sia un minerale ma mi sembra strano che su quel manufatto sia presente solo su una superficie, se la roccia era mineralizzata avrebbe dovuto avere i granuli più sparsi anche in profondità, inoltre, se fosse Azzurrite dopo tutto questo tempo di esposizione all'atmosfera avrebbe dovuto trasformarsi in Malachite o perlomeno perdere il colore azzurro vivo.

Mi rimangono questi dubbi, ma non perdo la curiosità come spero non la perda tu, nel cercare di dare una risposta a ogni domanda che ti poni.


Pezzo da Gaeta

Più conosco, più mi accorgo di non conoscere.
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EIDOS
Utente Senior

Città: Avezzano
Prov.: L'Aquila

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 12 dicembre 2015 : 16:39:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Gaetano

sei stato più attento di me a riportare quei due avvenimenti drammatici che hanno coinvolto contemporaneamente sia il mio territorio sia la nazione intera, tra l’altro quest’anno c’è stata anche la ricorrenza di quest sisma Link

Mi sembra che alla fine della discussione, l’ipotesi più accreditata circa le macchie azzurre, sia stata quella di una possibile colorazione artificiale di un manufatto, anche se i dubbi ovviamente rimangono.
Circa il cippo con su scritto “Pietra del Carso”, anche in questo caso mi era sorto qualche dubbio ma non sapevo che una volta era uso comune utilizzare una pietra proveniente dai luoghi del conflitto per ricordare i Caduti.

E si, di spunti interessanti ce ne sono davvero molti, dalla storia del territorio, alla nostra storia più recente, alla geologia, all’antropologia culturale…
Per quanto mi riguarda e per quel che posso cercherò di far rimanere vivo l’interesse per tutto questo e se dovessero uscire fuori ulteriori approfondimenti e conoscenze circa gli argomenti trattati in questo topic, cercherò di condividerle con questo Forum perché anch’io aderisco alle massime di Socrate circa la conoscenza



Stefano

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Modificato da - EIDOS in data 12 dicembre 2015 16:40:28
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