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 PROTISTI: TECNICHE DI MICROSCOPIA E STUDIO
 la corretta temperatura del colore (della luce)
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Andrea Costantini
Utente nuovo

Città: Mestre
Prov.: Venezia

Regione: Veneto


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Inserito il - 18 novembre 2014 : 15:31:17 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

In questi giorni sto facendo una riflessione circa la corretta illuminazione di un dato soggetto ovvero non tanto il sistema, Kohler non Kohler o altro, ma la corretta temperatura di colore da utilizzare.

Fino ad oggi ho pensato che la risposta corretta fosse '...secondo l'occhio di chi guarda...', ma è proprio la più corretta?

Da alcuni articoli che ho letto che per evidenziare dot e strie si possono utilizzare fonti luminose, o filtri, assieme a tecniche ad hoc...e qui siamo in un campo che definirei, forse erroneamente, borderline rispetto alle osservazioni più comuni.

Ma se volessi effettuare delle osservazioni diciamo 'standard' ?

E questa perplessità nasce dalla presenza di illuminatori a led i quali possono avere una temperatura di colore diversa dalle lampade al tungsteno...

Anche perchè esistono vari tipi di led, con varie temperature di colore...

Quindi, riassumento, se volessi utilizzare un illuminatore a led vorrei poter scegliere la corretta temperatura di colore ma sono molto indeciso su quale utilizzare, esiste forse una temperatura di colore standard?

Restando sempre su luce, diciamo bianca...


"A parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere quella più veritiera"
William di Ockam - 1280/1324

mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2014 : 16:11:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Bianco puro, o “punto acromatico di riferimento”, chiamato "E": lo trovo compreso tra 5455 K e 5500 K (Wikipedia, Temperatura di colore) oppure a 5454 K (Wikipedia, Standard illuminant), che non è poi molto distante dalla "finestra" di valori precedenti...




Paolo Mazzei
presidente della Associazione Lepidotterologica Italiana - ALI
leps.it: Moths and Butterflies of Europe and North Africa
serifoswildlife.net: Serifos wildlife
seychelleswildlife.info: Seychelles Wildlife
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Andrea Costantini
Utente nuovo

Città: Mestre
Prov.: Venezia

Regione: Veneto


11 Messaggi
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Inserito il - 18 novembre 2014 : 16:24:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie mazzeip, infatti cercavo una 'dritta' sulla temperatura da usare...anche perchè esistono varie temperature di bianco e visto che vorrei appunto fare un illuminatore a led volevo cercare di scegliere la temperatura più possibile corretta.

"A parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere quella più veritiera"
William di Ockam - 1280/1324
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escocat
Utente Super


Città: Messina
Prov.: Messina

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Inserito il - 18 novembre 2014 : 18:33:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi intrometto in questa discussione solo per dire che è meraviglioso lavorare con le alogene, altro che led! Sparate al massimo una alogena ed avrete una calda luce bianca che vi avvolge con una tonalità ineguagliabile, e capirete perché si dice che il led sia "freddo", quasi senza anima. Io sto sempre al massimo della luce, e se devo diminuire di intensità preferisco agire sui tempi di esposizione oppure utilizzo un filtro polarizzatore (solo questo, senza analizzatore) che ammorbidisce la luce senza farle perdere la "bianchezza". Ma per come lavoro io (tecniche avare di luce) quasi mai devo ricorrere a questi stratagemmi.
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Andrea Costantini
Utente nuovo

Città: Mestre
Prov.: Venezia

Regione: Veneto


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Inserito il - 19 novembre 2014 : 00:40:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
mmm...quindi escocat la metti più sulla sensazione estetica di chi osserva?

La mia riflessione ha anche una seconda sfaccettatura, che non ho esplicato ovvero se devo fotografare un soggetto è meglio utilizzare una luce bianca, che più bianca non si può , oppure no?

Tendenzialmente sarei portato a pensare di usare una luce bianca che a mio modesto parere renderebbe la foto del soggetto, magari meno artistica, ma più reale...dal punto di vista dei colori che, per carità, su soggetti vecchi i colori son quel che sono ma su soggetti nuovi...

Diciamo che il mio intento è quello di riuscire a catturare colori reali...d'altra parte le macchine fotografiche hanno la regolazione del bianco che mi risulterebbe essere una procedura per 'tarare' il bianco e di conseguenza gli altri colori in relazione...

Oppure la mia è una s.ga mentale?

"A parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere quella più veritiera"
William di Ockam - 1280/1324
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escocat
Utente Super


Città: Messina
Prov.: Messina

Regione: Sicilia


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Inserito il - 19 novembre 2014 : 08:08:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se andiamo a fondo nella questione, estetica a parte (a qualcuno può piacere la luce fredda) anche quando lavoriamo in luce trasmessa esiste una percentuale di luce riflessa che può andare dal 10% nel campo chiaro fino al 30% nel campo oscuro ed anche al 40% nella luce obliqua circolare, dunque non si ragiona solo per frequenze assorbite dalle varie parti che compongono il soggetto ma anche per quelle riflesse, se non addirittura auto-eccitate. Un soggetto può assorbire ed emettere di tutto, in ogni frequenza, ecco che abbiamo bisogno del più ampio esercito di lunghezze d'onda in entrata. E questo ci è assicurato solo da una luce bianca di tipo solare che oltretutto è quella sotto cui ci siamo evoluti: il nostro modo di vedere è stato costruito in questa luce calda. Se chiunque di noi venisse rinchiuso in una stanza di ospedale illuminata a luce bianca led o peggio ancora con un led blu o verde dopo mezza giornata rischiamo di impazzire. E' vero che le lunghezze d'onda maggiori affogano i dettagli finissimi abbassando la risoluzione ma se lavoriamo solo in ultravioletto o in raggi X vediamo più in profondità ma perdiamo un sacco di altre informazioni necessarie a comporre la scena.
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Andrea Costantini
Utente nuovo

Città: Mestre
Prov.: Venezia

Regione: Veneto


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Inserito il - 19 novembre 2014 : 09:22:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie, ora mi sto componendo un quadro più chiaro

In effetti a me piace molto la luce fredda perchè riesco ad avere una vista più dettagliata ma divento nervoso a lungo andare mentre, se uso luce calda, vero è che sono più rilassato ma è anche vero che la mia vista si 'ammorbidisce' e a me sembra di percepire meno i dettagli degli oggetti...

Questo lo ho notato con le lampade a basso consumo...

Magari devo solo andare da un buon oculista

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Gianfranco-Anna
Utente V.I.P.


Città: Brescia
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


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Inserito il - 19 novembre 2014 : 10:37:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ormai sono più fotografo naturalista che naturalista fotografo, negli anni ho puntato alla qualità del file dell'immagine e necessariamente alla tecnica di ripresa. Ho centinaia di migliaia di scatti in natura e credo di poter affermare quanto sto per scrivere.

Con la comparsa degli illuminatori led specifici per fotografia si è fatto un grandissimo passo avanti nelle possibilità di ripresa , specialmente in macro , poiché l'intensità luminosa variabile in tonalità ed intensità ... ossia calibrabile sul soggetto, e la gamma cromatica registrabile estesissima (dovuta ai contrasti meno "estremizzati" verso il bianco puro ed il profondo nero che più nero non si può) generano un file lavorabile in camera RAW con grandissime possibilità di interventi in ogni colore e luminosità per il miglior risultato pratico.

Gianfranco

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Andrea Costantini
Utente nuovo

Città: Mestre
Prov.: Venezia

Regione: Veneto


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Inserito il - 19 novembre 2014 : 11:24:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Gianfranco

Poichè quello che hai scritto mi incuriosisce, non poco, potresti, se hai tempo, articolare in maniera più ampia il concetto che hai espresso o descrivere la tua esperienza? (eventualmente, se ti è possibile, citare qualche documento rintracciabile in rete)

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William di Ockam - 1280/1324
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Freccia
Utente V.I.P.

Città: Modena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 23 novembre 2014 : 17:27:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quando fotografavo al microscopio io, nel secolo scorso, si fotografava in bianco e nero e non c'erano problema di dominanti di colore.
Con l'uscita della pellicola a colori (che in effetti già esisteva, ma l'utilizzo era abbastanza complesso) si usava una pellicola per luce artificiale, ad esempio la Kodak Tungsten, oppure dei filtri colore e bisognava stare ben attenti alla temperatura cromatica, magari ci si aiutava anche con l'uso di un termocolorimetro.
Oggi con le fotocamere digitali la cosa mi sembra decisamente più semplice, luci di tutti i tipi ed alla portata di tutti. Anche poi e con un sapiente uso di programmi di fototritocco diciamo che un'immagine si salva sempre perchè, al limite, si può sempre barare. La mia 35mm digitale mi permette di impostare il tipo di luce che mi fa più comodo, per cui sia intervenendo a valle che a monte dell'immagine il bianco è, appunto,...bianco

Vorrei essere quello che il mio cane crede che io sia.
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