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 Forum Animali - Natura Mediterraneo
 MOLLUSCHI TERRESTRI E DULCIACQUICOLI
 lavoro su Helix straminea Briganti, 1825
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ang
Moderatore


Città: roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 01 maggio 2014 : 22:19:06 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

finalmente ho avuto modo di leggere un interessante lavoro segnalatomi da ale su Helix straminea di korabek et al (qui l'abstract), basato sulla morfologia conchigliare e sul DNA, e che interessa più in generale il genere Helix
questo lavoro dimostra ciò che molti sospettavano da tempo, e cioè che Helix lucorum che si trova nel centro-sud italia è diversa da quella che si trova al nord. per la specie del centro-sud gli autori hanno proposto il nome Helix straminea Briganti, 1825 (qui il lavoro originale, pp. 165–176)
le analisi morfometriche mostrano che la sovrapposizione tra la morfologia conchigliare delle due specie è minima e che geneticamente H. straminea è più vicina ad altre specie come H. pomatia piuttosto che a H. lucorum, che invece è più vicina ad H. cincta e ad H. ligata (s.l.)
H. straminea sembrerebbe avere una distribuzione transadriatica, con popolazioni presenti in albania e macedonia; la sua distribuzione nella penisola balcanica potrebbe anche essere più ampia se fosse confermato che H. vladika, presente in serbia e montenegro, sia conspecifica con H. straminea; questa specie da un punto di vista conchigliare è sovrapponibile con straminea ed anche geneticamente è la specie più prossima a straminea, l'unica differenza parrebbe essere la colorazione
in conclusione un lavoro sicuramente interessante, la cui unica pecca è a mio avviso l'assenza di qualsiasi riferimento alla morfologia dell'apparato riproduttore, centrale nella sistematica di questa famiglia

ciao

ang



Anche se nessuno di noi sa esattamente dove sta andando o dove andrà a finire.....comunque lascerà la sua indelebile striscia di bava (Beppe/papuina)

iperione
Utente Senior

Città: Cremona


2262 Messaggi
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Inserito il - 01 maggio 2014 : 23:40:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vedendo foto delle H. lucorum del centro-sud, in effetti, mi era sembrato di notare una certa differenza di forma con quelle del nord ... (a proposito di Brighenti, la sua H. setulosa a cosa corrisponde attualmente?)

ciao

Iperione
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Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 02 maggio 2014 : 11:14:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di iperione:

Vedendo foto delle H. lucorum del centro-sud, in effetti, mi era sembrato di notare una certa differenza di forma con quelle del nord ... (a proposito di Brighenti, la sua H. setulosa a cosa corrisponde attualmente?)


Rientra nelle varie forme di C.planospira un argomento ancora tutto da rivedere.
Belle foto puoi trovarle qui.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2326 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 maggio 2014 : 00:03:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' un lavoro interessante che offre molti spunti. Ne avevo accennato qui relativamente ad Helix cincta.
Fra le tante cose mi limito ad osservare la netta separazione del genere Helix dal gruppo Cryptomphalus/Cantareus (altri studi genetici erano troppo limitati per essere convincenti).

Noto con piacere che il nostro forum è citato:
an online discussion forum Natura Mediterraneo (...) was searched for images of H. lucorum
Sono ben 8 le località italiane nella cartina di distribuzione ricavate da fotografie online, ma per saperne di più bisognerebbe poter leggere il materiale aggiuntivo. Ciao,

fern
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2326 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 maggio 2014 : 15:11:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nell’articolo di Koràbek si legge
Interestingly, Kobelt (1906) suggested that H. lucorum in a strict sense might not be native to Italy.
e danno ad intendere che questa è anche la loro idea. Mi viene in mente un'affermazione simile di Subpoto che mi limito a ricopiare:
secondo Giusti (com.pers.) la Helix lucorum è una specie alloctona proveniente dalla Turchia, importata per uso alimentare in epoca romana e poi inselvatichita.

E' una posizione universalmente accettata? Ciao,

fern
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iperione
Utente Senior

Città: Cremona


2262 Messaggi
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Inserito il - 05 maggio 2014 : 16:46:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di fern:

Nell’articolo di Koràbek si legge
Interestingly, Kobelt (1906) suggested that H. lucorum in a strict sense might not be native to Italy.
e danno ad intendere che questa è anche la loro idea. Mi viene in mente un'affermazione simile di Subpoto che mi limito a ricopiare:
secondo Giusti (com.pers.) la Helix lucorum è una specie alloctona proveniente dalla Turchia, importata per uso alimentare in epoca romana e poi inselvatichita.

E' una posizione universalmente accettata? Ciao,
fern


Fontaine, Bichain, Cucherat, Gargominy & Prié, nel loro lavoro "Les noms français des mollusques continentaux de France : processus d’établissement d’une liste de référence" inventano un nome vernacolare per H. lucorum, chiamandola "Escargot turc"...


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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2326 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 maggio 2014 : 23:13:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dopo aver consultato il Systematisches Conchylien-Cabinet (1906) provo a condensare l’opinione di Kobelt in due citazioni (trad. mia):

"La penetrazione di Helix in occidente è relativamente recente e pare sia avvenuta nel Pleistocene. ... La più antica evidenza fossile in Italia, per quanto ne so, è il ritrovamento di Helix lucorum e ligata nel travertino di Ascoli Piceno, che è più antico del sollevamento degli strati dell’Appennino meridionale ...”

e più avanti

Riguardo al limite occidentale non bisogna passare sotto silenzio che l’attuale distribuzione in Italia difficilmente esprime l’originaria distribuzione naturale. Helix lucorum è prima di tutto un piatto di magro molto apprezzato, in particolare proprio in Toscana e all’Elba [limite occidentale secondo Kobelt] e presumibilmente anche al lago di Garda, dove si trova sulla costa occidentale presso Salò, introdotta per scopi alimentari.

Insomma, per Kobelt H. lucorum era giunta in Italia dai Balcani quando le due regioni erano collegate, insediandosi fra l'Adriatico e l'Appennino. Le popolazioni ad ovest dello spartiacque e quelle padane sarebbero invece introdotte.

Il riferimento a reperti fossili è molto importante. Penso si riferisse all’articolo di Eugenio Valentini: Conchiglie fossili nel travertino di Ascoli-Piceno. Bull. Soc. Mal. It. n.5, 1879. qui
Chissà se quei fossili esistono ancora ... Ciao,

fern
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iperione
Utente Senior

Città: Cremona


2262 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 07 maggio 2014 : 09:25:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per ora ho potuto solo leggere il riassunto dell'articolo di Koràbek; quanti esemplari ha esaminato, e da quante località provengono (Fern rivela che 8 "campioni" sono fotografie prese in rete)?
Il quadro delineato dal lavoro di Koràbek coincide con quello ipotizzato da Kobelt (popolazioni padane ed a ovest dello spartiacque appenninico corrispondenti ad H. lucorum, le altre popolazioni di "lucorum" italiane provenienti dal restante territorio della penisola corrispondenti a H. staminea)?
Per quanto riguarda H. cincta al nord, la sua distribuzione attuale, in generale, mi sembra apparentemente compatibile con una o più introduzioni storiche a partire dalla costa adriatica e dal territorio ex Repubblica di Venezia o forse, più a sud, dai porti della costa ravennate; per quanto riguarda H. lucorum, una introduzione che avesse prodotto la distribuzione della specie nella regione padana e ad ovest dello spartiacque appenninico fino all'Elba, escludendo il restante territorio italiano, mi sembrerebbe un po' meno attendibile...

ciao

Iperione
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2326 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 maggio 2014 : 23:00:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Da un punto di vista conchigliare, hanno esaminato materiale nei musei di Ginevra, Berlino, Francoforte e Berna. A ciò si aggiunge materiale raccolto dagli autori stessi, ma non conosco altri dettagli che dovrebbero trovarsi in un documento separato.
Il materiale analizzato geneticamente consiste in 2 esemplari di H. straminea propriamente detti, più uno pubblicato in precedenza da Manganelli et al. come H.lucorum, che risulta invece H. straminea.
La distribuzione di Helix straminea, mettendo insieme tutti i dati (collezioni, pubblicazioni, raccolte personali e foto in internet) appare più concetrata sul lato adriatico che su quello tirrenico, ma non in modo significativo, direi.

Per quanto riguarda Helix cincta esistono reperti fossili che proverebbero un'antica presenza nel nostro paese (v. qui), purtroppo non so quanto siano attendibili (numero di esemplari, stato di conservazioe e affidabilità dell'identificazione ...) Ciao,

fern
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Cmb
Moderatore


Città: Buers
Prov.: Estero

Regione: Austria


12844 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 02 dicembre 2014 : 13:12:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Adesso con Link per lo PDF:

Messaggio originario di iperione:


Fontaine, Bichain, Cucherat, Gargominy & Prié 2010: Les noms scientifiques français des mollusques continentaux de France: processus d’Établissement d’une liste de référence



"Good people don't go into government" (D. Trump)

lavoro su Helix straminea Briganti, 1825
Link - nothing is more dangerous than the truth - solo chi conosce il passato, può capire il presente!
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