Data ritrovamento: 30/05/2013 Habitat: Bosco di latifoglia Substrato: Quercus robur Condizioni: la crescita è avvenuta su una branca al suolo deteriorata. Caratteri morfologici: imenio poruloso di colorazione variabile dal biancastro al giallo tenue, presenza di sottili cordoni rizomorfici. Microscopia: Spore: lisce, subglobose e IKI- Label Lunghezza Larghezza Q 1 Min 3.320 2.420 1.040 2 Media 3.774 2.943 1.289 3 Max 5.580 3.760 1.560 4 Varianza 0.285 0.134 0.020 Basidi: tetrasporici, cilindrici e spesso con costrizione mediana (15.08x4.99) cistidi: assenti Sistema ifale: monomitico.Ife con gaf e con rigonfiamenti ifali ai setti non sempre visibili, le ife raggiungono diametro anche di 7 µm.. Presenza di cordoni ifali ad andamento parallelo.
Osservazioni: Unico elemento non notato, ma riportato in letteratura per questa specie, è la presenza di incrostazioni lungo i cordoni ifali.
Cette détermination me laisse perplexe, mon cher Renato. Trechispora cohaerens, au sens strict, est une espèce fréquente un peu partout et certains éléments fournis ici ne concordent guère avec ma propre connaissance de ce champignon et aussi avec les données de la littérature. 1.Macroscopiquement, la surface colorée et légèrement colliculeuse du basidiome visible sur ta photo correspond assez peu avec l'aspect de fin tissu blanc ou à peine coloré, et surtout peu adhérent, que revêt généralement ce champignon en raison de son subiculum très abondant (il n'est d'ailleurs pas le seul dans ce cas: T. dimitica, par exemple, possède une apparence similaire). 2.Normalement, les cristaux sont nombreux chez cette espèce, surtout sur les hyphes basales Et certains sont de forme assez caractéristique, plats empilés à marge pectinée. Ils sont mêlés à d'autres cristaux moins typiques ou formant des petits faisceaux. À ce sujet, les dessins de l'ami Sergio Gorjon ainsi que ceux de John Eriksson (dans leurs ouvrages respectifs) me paraissent assez peu significatifs ... 3. Les dimensions sporales sont, elles, sensiblement trop grandes ici (K.H. Larsson donne 3,5-4 x 2,2-2,5 µm sur l'ensemble des dizaines de spécimens de T. cohaerens qu'il a étudiés)... Ceci étant, on ne peut jurer de rien, les enfants . Donc, affaire à suivre! Bonne fin de soirée.
Carissimo Gérard, poiché sono attualmente lontano da casa non ho la possibilità di fare ulteriori osservazioni sul campione e di consultare la bibliografia in mio possesso... ne riparleremo tra circa dieci giorni. Mi piacerebbe nel frattempo conoscere la tua ipotesi determinativa, se il mio campione non è identificabile come Trechispora cohaerens a quale altra specie può essere ascritto?
Valutate le osservazioni di Gèrard, ho deciso di approfondire ulteriormente l’indagine microscopica. Premesso che le misure sporali, secondo me , potrebbero essere conformi a quelle di T.cohaerens considerando anche le diverse descrizioni riportate in letteratura , ho deciso di non valutare come discriminante questo carattere ma bensì quello della tipologia delle ife e della presenza di possibili incrostazioni. Ebbene se nelle mia prima osservazione avevo evidenziato qualche rigonfiamento ifale in prossimità dei setti, nulla di tutto ciò ho notato nell’ultima analisi. Vi sono ife che tendono a diramarsi e ad essere settate , nei casi di ife brevemente settate vi sono alcune dilatazioni delle stesse ma non dei veri e propri rigonfiamenti tipici del genere Trechispora. Non ho neppure trovato incrostazioni sulle ife basali , compaiono nel subimenio dei depositi a prima vista cristallini ma che potrebbero contenere anche sostanza amorfa. Per questi motivi inizio a pensare che la raccolta non appartenga al genere Trechispora. Un carattere comunque è comparso in questa seconda “tornata “ di vetrini che non avevo evidenziato nella prima fase dell’ analisi: la tipologia dei basidi; quest’ultimi contengono al loro interno, seppur non frequentemente, gocce oleose … ciò mi ha portato a considerare come nuova ipotesi determinativa Cristiniòa helvetica; sarebbero così spiegati i numerosi cordoni ifali osservati così come anche gli altri caratteri microscopici e morfologici . A questo punto attendo i vostri pareri…
Très bonne suggestion, Renato! Alors, pour lever le doute, vérifie la cyanophilie des spores dans le bleu coton; en ce qui concerne les gouttes cyanophiles éventuelles contenues dans les basides, leur mise en évidence n'est pas toujours aussi aisée qu'on le dit...