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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
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Andrina
Utente V.I.P.

Città: Trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


329 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 febbraio 2013 : 01:19:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
per quanto riguarda la Salamandra atra, direi che per quanto mi è noto, e come sottolinea Barbaxx, la sua presenza anche in Trentino lascia perplessi.
Lasciando da parte le sottospecie colorate, è segnalata per il Trentino orientale in diversi massicci, mentre (vado a memoria, e con il discorso di stefano sembra tornare) è assente in tutto il Trentino occidentale, per poi riapparire più a occidente ancora in territorio lombardo. Insomma anche qui un buco, bello grosso nell'areale di distribuzione, che anche qui è nettamente frammentato.

C'è chi parla di predilezione della specie per i veri massicci dolomitici, che comunque latitano nel Trentino occidentale, forse in relazione al ph del suolo, fattore certamente da non sottovalutare.

Ci fu qualcuno in passato (perdonatemi se per ora non cito la fonte che dovrei ricercare) che segnalò la salamandra alpina in alcune zone della Val di Sole ma altri autori riportano l'inattendibilità di queste informazioni, mai comprovate.
Inutile dire che dolomiti vere a parte, gli ambienti ospitali per la specie sono abbondanti in Trentino occidentale e non manca certo l'acqua.
Cosa ne pensate?


Modificato da - Andrina in data 04 febbraio 2013 01:24:55
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


5985 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 febbraio 2013 : 01:34:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le cose stanno esattamente come dici e la cosa strana è che la specie pare mancare dal Trentino occidentale anche in zona dolomitica... gruppo di Brenta, ad esempio. Zone, peraltro, nelle quali pare sia rarissimo o assente persino il tritone alpestre...
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Andrina
Utente V.I.P.

Città: Trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


329 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 16 febbraio 2013 : 16:46:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Parlando di criptozoologia vera e propria riporto anche una segnalazione per il tatzelwurm in Alto Adige a Lengstein (in tedesco Stagno Lungo):

"in the summer of 1969 a local man reported a 30 inches long animal with two hind legs near Lengstein, Trentino Alto Adige, Italy. It seemed to be inflating its neck"

proveniente da Mysterious Creatures di George M. Eberhart.

Link

Egli prosegue proponendo alcune spiegazioni riguardo alla natura di questa creatura. Tra le altre la possibilità che si tratti di una salamandra.
La descrizione più o meno ricalca le caratteristiche di un Sirenide, infatti una caratteristica sempre presente è l'assenza degli arti posteriori, un corpo vermiforme, scuro, talvolta con una criniera (branchie esterne?) e generalmente considerato velenoso. Spesso è riportata l'abitudine di mostrarsi solo durante forti temporali.
Per le dimensioni si va dai 70-80 in questo caso, ma anche oltre il metro per segnalazioni che riguardano Salisburgo e altre regioni alpine.

Insomma, per quanto ritengo che queste segnalazioni siano spiegabili in modo semplice, sicuramente è interessante citarle!


Modificato da - Andrina in data 16 febbraio 2013 16:48:51
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


5985 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 16 febbraio 2013 : 19:03:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
aaah... bravo! aspettavo che qualcuno evocasse il Tatzelwurm!

negli anni '20 e '30 e '40 (e '50...) se ne occuparono sia il prestigioso periodico culturale bolzanino in lingua tedesca, Der Schlern, a più riprese, sia, in almeno un caso, il quotidiano locale in lingua italiana del periodo fascista, La provincia di Bolzano.
Ho fatto una ricerchina in biblioteca e questi articoli esistono davvero.

Potete trovarne un bel riassuntino qui: Link

Furono riportate parecchie decine di avvistamenti di questa stranissima bestia, nota anche nel limitrofo Trentino col nome di biscia zampata.

Non tutte le fonti sono concordi nell'assegnarle solo due zampe: qualcuno pensa che avesse anche le zampe posteriori, raramente avvistate perché l'incontro col Tatzelwurm, di solito, si conclude con la fuga dell'umano dopo aver visto l'animale uscire dalla sua tana

Come dice anche la tua fonte, in un articolo su Der Schlern Jakob Nicolussi, uno degli autori che se ne occuparono, propose di classificare la bestia tra i Sauri del genere Heloderma.

Un'altra tesi che spopola nei siti di criptozoologia è quella di una salamandra gigante, un criptobranchide del genere Andrias.

La zona immediatamente a Nord delle Alpi, focus degli avvistamenti del Tatzelwurm, è anche una delle zone al mondo più ricche di fossili di criptobranchidi... e questo potete vederlo in questo serissimo articolo: Link

Ricordo, anche se molti qui già lo sanno, che le salamandre giganti del genere Andrias ancora fortunatamente sopravvivono, a forte rischio, in Cina e, sempre a rischio ma un po' meno, in Giappone...

Barbaxx

P.S.: Lengstein in italiano si chiama Longostagno, è una frazione del comune di Renon, nelle vicinanze delle famose "piramidi di terra"

Modificato da - Barbaxx in data 16 febbraio 2013 19:08:27
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Andrina
Utente V.I.P.

Città: Trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Flora e Fauna

Inserito il - 16 febbraio 2013 : 20:11:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
dal link da te riportato, riguardo alla presenza in Alto Adige:

"Nel settembre del 1971, "La Notte" riferì una vicenda che coinvolgeva il "drago delle Alpi", così descritto: "Secondo le testimonianze, si tratterebbe di un animale lungo una settantina di centimetri, grosso circa quanto un braccio, con gli occhi grandi, la testa arrotondata e le orecchie piccole e rotonde: avrebbe due zampe piuttosto robuste (due sole) [...]". Una certa dottoressa Alice Hoose sosteneva che "nella pietraia sul Renon ne esiste una colonia di varie dozzine di individui". Tali animali "sono predatori, mangiano topi e lucertole e ramarri" e sono "per giunta dotati di una ghiandola velenosa che doveva paralizzare le bestie da loro catturate". La studiosa aveva installato degli apparecchi fotografici nei luoghi frequentati da queste bestie in modo da ottenere una prova della loro esistenza. Ma a questo punto, secondo la ricostruzione del quotidiano, emerge un evento inquietante: la Hoose viene infatti minacciata da tre uomini del luogo: "Attenta, se continua a fare ricerche su questo animale, farà una brutta fine". Dalle parole si passa ai fatti: alla donna viene rubata l'attrezzatura"

ELSA MÜLLER, Minacce a una scienziata tedesca che cerca il “Drago delle Alpi”, in "La Notte", 2 settembre 1971, p.3

ci mancava solo l'intervento dei Men in Black de noialtri :D

invece qui una digressione completa e soprattutto lucida riguardo all'animale
Link

La protezione delle specie selvatiche (flora e fauna) nella Convenzione delle Alpi


Modificato da - Andrina in data 16 febbraio 2013 20:27:28
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


5985 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 17 febbraio 2013 : 00:54:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Andrina:

ci mancava solo l'intervento dei Men in Black de noialtri :D


eh, certo, la famosa sezione tirolese dei M.I.B.
Messaggio originario di Andrina:
invece qui una digressione completa e soprattutto lucida riguardo all'animale
Link

Bello il link che segnali, per maggior comodità dei lettori indico le pagine: 258-264 (e per la cronaca segnalo qualche errorino, tipo "Salice" al posto di "Sacile").

Modificato da - Barbaxx in data 17 febbraio 2013 00:55:14
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Andrea Boscherini
Moderatore

Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


5114 Messaggi
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Inserito il - 17 febbraio 2013 : 13:51:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

P.S.: Lengstein in italiano si chiama Longostagno, è una frazione del comune di Renon, nelle vicinanze delle famose "piramidi di terra"


caspita Stefano, mi ci hai portato due volte, e non mi hai fatto vedere il Tatzelwurm??? questa me la lego al dito...ed io che ti ho fatto vedere un sacco di cose...

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Danius
Moderatore


Città: Bastia
Prov.: Ravenna

Regione: Italy


3056 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 febbraio 2013 : 17:07:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cripto è cripto, secondo me il Tatzelwurm è uno dei meno probabili però.
(aspetto smentite)

Chi sa vivere in armonia con la Natura sa vivere davvero
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


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Flora e Fauna

Inserito il - 18 febbraio 2013 : 18:03:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Danius:

Cripto è cripto, secondo me il Tatzelwurm è uno dei meno probabili però.
(aspetto smentite)


Le aspetterei volentieri anch'io, ma certo questo è il meno credibile dei temi di cui abbiamo ragionato.
In realtà - e qui bisognerebbe leggersi le decine di testimonianze raccolte nel tempo dalla rivista "Der Schlern" - la descrizione dell'animale non è univoca e lascia molto a desiderare.
Già nel 1934 il prof. Otto STEINBÖCK, zoologo dell'Università di Innsbruck, stroncò tutte le dicerie con una serrata analisi nell'articolo Der Tatzelwurm und die Wissenschaft [Il Tatzelwurm e la scienza], in Der Schlern, 1934, 15, pp. 453-468, concludendo che le segnalazioni non erano sufficienti ad individuare una specie ben definita, e che quindi - in assenza di un esemplare - non si poteva trarne alcuna conseguenza sulla sua eventuale esistenza.

Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


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Flora e Fauna

Inserito il - 18 febbraio 2013 : 18:06:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Messaggio originario di Andrea Boscherini:
caspita Stefano, mi ci hai portato due volte, e non mi hai fatto vedere il Tatzelwurm??? questa me la lego al dito...


Andrea, ma è ovvio che sei venuto nella stagione sbagliata non c'era la giusta umidità e poi sai com'è, ho dovuto fare delle promesse ai Man in Black, non vorrai che mi distruggano il capitale in fototrappole che ho piazzato dalle parti di Longostagno... ho dovuto giurare di non dire nulla, ooh noooo... non sfasciatemi il computer, vi preg
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Andrina
Utente V.I.P.

Città: Trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Flora e Fauna

Inserito il - 18 febbraio 2013 : 20:50:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
certe volte vaneggiando su internet si trovano cose davvero bizzarre. Nel Miocene Andrias scheuchzeri era presente nella zona che attualmente è la Svizzera, pressochè identico anatomicamente alle Andrias odierne, lungo sul metro, anche solo su wikipedia si trova qualcosa:

Link

se questa mappa dice il vero:

Link

(e io non ne so niente di queste cose quindi perdonatemi se non è aggiornata)

vi era anche al tempo una catena montuosa come le alpi in quella zona.
Cos'è quindi cambiato in quella regione che ha contribuito all'estinzione della specie?
E quando è avvenuta quest'estinzione?
Era l'unica specie presente di cui si conosce l'esistenza grazie a fossili o altro proveniente dalle Alpi?

Una curiosità: Andrias scheuzeri è anche il titolo del primo libro della trilogia "The War with the Newts" , una science fiction del 1936 che narra di tritoni antropomorfi che annientano il genere umano

Link

Qui potete trovarlo in ebook gratuitamente (legalmente):
Link


Modificato da - Andrina in data 18 febbraio 2013 20:56:32
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gomphus
Moderatore


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


10487 Messaggi
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Inserito il - 18 febbraio 2013 : 21:47:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao scusate

è possibile che resti fossili di Andrias scheuchzeri, trovati da abitanti del posto, abbiano dato origine alla leggenda del Tatzelwurm ?

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
allora ci accorgeremo che il denaro non si può mangiare

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Marmoratus
Utente Senior

Città: Ferrara
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


570 Messaggi
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Inserito il - 19 febbraio 2013 : 00:02:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Potrebbe anche essere che qualche andrias sopravviva ancora o che sia estinto molto di recente. In fondo è un genere che vive in acque fredde, è tendenzialmente notturno e non è sicuramente facile da catturare o vedere. Non sarebbe la prima volta che qualche fossile vivente spunta fuori quando tutti lo danno per estinto da millenni, quello che mi lascia perplesso è che sia stato visto fuori dall'acqua e che abbia le branchie, due cose che contrastano non poco con le abitudini di questo genere...

Gazzotti Roberto
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


5985 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 febbraio 2013 : 00:24:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Andrina:

Una curiosità: Andrias scheuzeri è anche il titolo del primo libro della trilogia "The War with the Newts" , una science fiction del 1936 che narra di tritoni antropomorfi che annientano il genere umano

Link

Qui potete trovarlo in ebook gratuitamente (legalmente):
Link


è un romanzo in tre libri, lo stesso che citavo io due pagine fa
Messaggio originario di Barbaxx:

Un altro famoso romanzo cripto-salamandrologico è quello dell'autore boemo Karel Capek (scritto con la "pipa" sulla "C"), 1890-1938, noto soprattutto per aver inventato la parola "robot"...

Immagine:
criptozoologia batracologica: scienza letteratura tradizione
14,68 KB

Karel Capek, La guerra delle salamandre, UTET [collana Letterature], 2009, traduttore B. Meriggi.

Un libro spettacolare e denso di molte possibili letture, anche questo consigliato agli appassionati degli anfibi, che trae ispirazione dal celebre errore di Scheuchzer, che nel XVIII secolo confuse uno scheletro di salamandra gigante (poi chiamata Andrias) con quello di un uomo antidiluviano; ma che poi si allarga in un'impressionante vicenda di fantascienza sociale - non senza notevoli premonizioni, essendo stata scritta in Boemia nel 1936.

Modificato da - Barbaxx in data 19 febbraio 2013 00:26:06
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Andrina
Utente V.I.P.

Città: Trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Flora e Fauna

Inserito il - 20 febbraio 2013 : 21:33:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che figuraccia non avevo notato la tua citazione! In effetti il nome tradotto è quello da te riportato!
Per quanto riguarda il Tatzelwurm io dubito fortemente che ne esistano. Restando nel ambito della fantasia se fossero Andrias sarebbero abbastanza criptiche, se immobili sul fondo di un ruscello sono impossibili da individuare.

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AnDrO
Utente Senior

Città: Vercelli


3091 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 febbraio 2013 : 22:50:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non sapevo nulla di questa fantomatica creatura! che sia reale o meno, è sempre bello fantasticare un pò su queste cose!
In pratica, se ho capito bene, non esistono prove concrete che suffraghino la sua esistenza, giusto?

Andrea
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


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Flora e Fauna

Inserito il - 20 febbraio 2013 : 22:53:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Andrina:

Per quanto riguarda il Tatzelwurm io dubito fortemente che ne esistano. Restando nel ambito della fantasia se fossero Andrias sarebbero abbastanza criptiche, se immobili sul fondo di un ruscello sono impossibili da individuare.


Sull'inesistenza del Tatzelwurm, che dire? Mi comunica una persona molto informata che che tra le oltre 1000 segnalazioni già raccolte per l'Atlante erpetologico della provincia di Bolzano non ce n'è ancora alcuna traccia...

Andrina e Marmoratus hanno ragione, l'Andrias è difficile da osservare.
Ma la nota sagacia orientale ha escogitato dei metodi (raffinatissimi) per farlo uscire allo scoperto. Vedere per credere:
Link

Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.

Modificato da - Barbaxx in data 20 febbraio 2013 23:40:31
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
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Regione: Trentino - Alto Adige


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Flora e Fauna

Inserito il - 20 febbraio 2013 : 22:58:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Certo l'attrazione per i würstel potrebbe essere una prova dell'origine tirolese della specie

Modificato da - Barbaxx in data 20 febbraio 2013 23:00:29
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D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


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Inserito il - 20 febbraio 2013 : 23:02:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ok, sappiamo come fare: ci procuriamo dei wurstel e andiamo a pescare frotte di Tatzelwurm sulle Alpi
Ma se esistesse, sarebbe protetto? Le leggi attuali prevedono qualcosa per gli anfibi non ancora scoperti?

Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira,
nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


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Flora e Fauna

Inserito il - 20 febbraio 2013 : 23:19:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di D21:

Ma se esistesse, sarebbe protetto? Le leggi attuali prevedono qualcosa per gli anfibi non ancora scoperti?

Acci che bella domanda, D21!
Dunque... le tecniche legislative da questo punto di vista non sono sempre soddisfacenti.

Qui in provincia autonoma di Bolzano la norma generale è molto buona. Meno preciso è l'allegato con la lista degli animali protetti: si è avuta l'idea di proteggere in alcuni casi la specie, in altri unità tassonomiche superiori [che a volte sono state scientificamente sbagliate].
Però si sono elencati solo taxa già noti in zona...


Legge provinciale 12 maggio 2010 , n. 6, Legge di tutela della natura e altre disposizioni

[Art. 4 (Specie animali integralmente protette)

(1) Sono integralmente protette le specie animali di cui all’allegato A.
(2) Sono inoltre integralmente protette le specie animali selvatiche di cui agli allegati II e IV alla direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, di seguito denominata direttiva habitat, e che vivono anche solo temporaneamente nel territorio della provincia di Bolzano. Per tali specie vige un regime di rigorosa tutela, onde assicurarne il mantenimento o il ripristino in uno stato di conservazione soddisfacente.
(3) Gli uccelli selvatici di cui alla direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 concernente la conservazione degli uccelli selvatici, di seguito denominata direttiva uccelli, sono sottoposti a tutela ai sensi della legge provinciale 17 luglio 1987, n. 14 , e successive modifiche.
(4) L’elenco delle specie animali integralmente protette può essere integrato dalla Giunta provinciale.
(5) È vietato:
a) catturare o uccidere deliberatamente, in qualunque stadio di vita, animali delle specie integralmente protette o perturbare deliberatamente gli stessi, particolarmente durante il periodo di riproduzione, di allevamento, di ibernazione e di migrazione, tenerli in custodia vivi o morti, trasportare animali integralmente protetti o parti di essi, usarli per eventuali lavorazioni, commercializzarli, scambiarli o offrirli a scopi commerciali o in permuta;
b) distruggere deliberatamente o rimuovere dall’ambiente naturale le uova oppure deteriorare o distruggere i luoghi di nidificazione, i siti di riproduzione e le aree di riposo di specie animali integralmente protette.
(6) Ai proprietari, agli affittuari e agli usufruttuari è consentito catturare o uccidere talpe sui propri fondi destinati a coltura agricola o a giardinaggio.
(7) Sono esclusi dai divieti di cui al comma 5 le specie di animali che provengono da allevamenti. Tali specie, se poste in commercio, devono essere accompagnate da un certificato di provenienza redatto dall’allevatore.
(8) Per quanto concerne la cattura o l’uccisione delle specie faunistiche selvatiche elencate nell’allegato V, lettera a), della direttiva habitat, e qualora siano fissate delle deroghe conformi all’articolo 11 di questa legge per il prelievo, la cattura o l’uccisione delle specie di cui all’allegato IV, lettera a), della stessa direttiva, è comunque vietato l’utilizzo di mezzi non selettivi suscettibili di provocare localmente la scomparsa o di perturbare gravemente la tranquillità delle popolazioni.
(9) È vietato l’uso dei mezzi di cattura e di uccisione specificati nell’allegato VI, lettera a), della direttiva habitat e qualsiasi forma di cattura o di uccisione dai mezzi di trasporto di cui all’allegato VI, lettera b), della stessa direttiva.]

[...]

Allegato A
Elenco delle specie animali selvatiche protette di cui all’articolo 4
[...]

a) Mammiferi (Mammalia):
1) Talpa europea (Talpa europea).
b) Rettili (Reptilia):
1) Lacertidi (Lacertidae): tutte le specie autoctone nel territorio della provincia di Bolzano*,
2) Orbettino (Anguis fragilis),
3) Serpenti (Serpentes): tutte le specie autoctone nel territorio della provincia di Bolzano*.
c) Anfibi (Amphibia):
1) Rane (Rana, Hyla): tutte le specie autoctone nel territorio della provincia di Bolzano*,
2) Rospi (Bufonidae): tutte le specie autoctone nel territorio della provincia di Bolzano*,
3) Ululoni (Bombina): tutte le specie autoctone nel territorio della provincia di Bolzano*,
4) Salamandridi (Salamandridae): tutte le specie autoctone nel territorio della provincia di Bolzano*,
5) Tritoni (Triturus): tutte le specie autoctone nel territorio della provincia di Bolzano*.
[...]

Ipotizziamo che il tatzelwurm esista. Sarebbe protetto se fosse un Rettile Lacertide ma non se fosse un Anfibio Criptobranchide.
Però la Giunta Provinciale potrebbe rapidamente integrarlo nell'elenco

Resterebbe poi la tutela prevista dal Codice penale (importante, anche se non sufficiente a salvare le specie). Tra i reati che colpiscono gli animali alcuni potrebbero fare al nostro caso:

art. 544 bis: Uccisione di animali;
art. 544 ter: Maltrattamento di animali;

Ma potrebbe non essere applicabile il seguente

art. 727 bis: Uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione di specie animali o vegetali selvatiche protette.

Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.

Modificato da - Barbaxx in data 20 febbraio 2013 23:36:58
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