Carissimi, vi chiedo un consulto su queste immagini. Visto che si tratta dello stesso posto, siamo in Bosnia Visoko. Vi chiedo di soffermarvi sulle immagini, partendo dal generale per andare al particolare.
Secondo voi sono naturali o hanno delle origini umane? forse dei rimaneggiamenti da perde dell'uomo?
nella prima serie di immagini (primo link), a prima vista, direi che non c'è nulla di artificiale; della seconda serie di immagini (secondo link) non mi sono chiare alcune cose
se vogliamo approfondire, si potrebbero postare le immagini (possibile?)
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
Modificato da - mauriziocaprarigeologo in data 03 aprile 2011 09:27:37
Nel primo link penso ad un'alternanza di argille sottilmente stratificate ed arenarie molto coerenti (però la mano dell'uomo risulta evidente) alcuni blocchi-basole sono state evidentemente accostate tra loro.
Nel tunnel di Ravne si osserva che è stato scavato in un conglomerato (non riconosco a prima vista se monogenico o poligenico) ma gli elementi mi sembrano avere granulometria diversa.
Nella foto che mostra le nuove sezioni del tunnel scorgo una formazione abbastanza coerente sottilmente stratificata e presenza di elementi chimici diversi che danno colore ai diversi strati presenti.
Secondo un mio parere, nei soggetti delle foto del primo link c'è sicuramente la mano dell'uomo. Nella seconda sequenza di foto (secondo link) è difficile stabilirlo.
Anche a me nel primo link mi sembra naturale molte delle immagini presenti, sopratutto quelle inerente alle lastre di roccia che sono degli strati di arenaria e argilla alternati. Le fratture sembrano regolari (90°) ma quella che si incurva mi sembra molto regolare, come un taglio più che perfetto dove ne la natura e l'uomo sono in grado di farlo... a meno che la deformazione fragile sia avvenuta in condizioni "umide" che ha portato alla rotazione delle strutture... non saprei...
I tunnel mi sembrano naturali e artificiali allo stesso modo. Un flusso d'acqua sotterranea potrebbe produrre un tunnel simile? per erosione lungo delle discontinuità?
Le superfici mi sembrano bel lavate e anche levigate...
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
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Modificato da - mauriziocaprarigeologo in data 04 aprile 2011 21:21:06
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
può essere utile dare un'occhiata a questo link, che mi è stato suggerito da un rapido scambio di idee sulla messaggeria del secondo link postato inizialmente da paolo;
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
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Il modello proposto nell'articolo di Maurizio è legato alla Morfoselezione in corrispondenza dell'assetto strutturale delle diverse unità litologiche, e corrisponde a quello riscontrato anche da me in corrispondenza di una morfostruttura piramidale a Vesallo nel Reggiano.
Credo sia la spiegazione più logica e attinente con i dati riscontrati sul terreno.
E per i tunnel, non potrebbero essere formati da correnti sotterranee in corrispondenza delle direttrici strutturali? La forma a meandri ricorda quelle fluviali, ma non so se in ambiente ipogeo si possono sviluppare forme simili ad ambienti aerei (convergenza geomorfologica).
su quelli, come dicevo, non mi sono chiare alcune cose, ad esempio qual è l'entità dello scavo effattuato rispetto alla morfologia originaria dei luoghi?
l'andamento in pianta (di quelli mappati e "scavati") è alquanto singolare;
credo non abbiano nulla a che fare con l'altra questione, per me chiara, delle piramidi.
anche nei nostri paesini sui terrazzi alluvionali già i romani scavarono cisterne e condotti lunghi centinaia di metri e alti anche 4-5 metri;
forse si tratta di un sistema di drenaggio per portare acqua al centro abitato sottostante (mi sembra srano, comunque), o per drenare i terreni agricoli sovrastanti (ma pechè mai , poi?);
o qualche rigugio per la popolazione?
gallerie di quelle dimensioni scavate in quelle litologie lì non l'ho mai viste;
se fosse possibile localizzare meglio l'area in pianta si potrebbe fare qualche ragionamento in più, ma non riesco a identificare ben il luogo su google
maurizio ____________________
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paolo, non sono riuscito a localizzare il luogo dei tunnel; puoi farlo tu?
maurizio ____________________
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Concordo con Maurizio... la cosidetta "piramide", almeno dalle foto, sembra essere del tutto naturale: una alternanza ritmica di argille e strati arenacei a spessore variabile. Le "prove" di naturalità le trovo soprattutto nelle disposizione delle fratture, nelle argille perfettamente laminate(non avrebbero alcun senso in caso di riempimento artificiale), i ripples in continuità ininterrotta e ordinata. Mettendo nudo gli strati di arenaria gli archeologi hanno l'illusorio effetto della pavimentazione.
ho provato a "convincere" la giovane archeologa italiana, che mi sembra in buona fede, del grosso granchio che rischia di prendere, lei in primis, quale responsable degli scavi; i bosniaci sono dei marpioni e si sa che per un pò di turismo si farebbe questo ed altro...
adesso, credo non potendo far finta di non vedere la "naturalità geologica" dei luoghi, parlano di bio-architettura, nel senso che gli antichi costruttori avrebbero sfruttato la morfologia originaria dei luoghi....ma anche questa posizione è insostenibile
sui tunnel, che secondo me non hanno nulla a che fare con il resto, ho maggiori perplessità;
ciao e buona giornata; io me ne vado sulle creste tra Marche e Umbria (valle delle prigioni a salire, guardate sul web, è stupendo)
maurizio ____________________
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Hi Paolo, thanks for the welcome. And sorry, really, to write in English, I can understand Italian quite easily, but am unable to write it :-( I saw that you were discussing the Bosnian "pyramids": if I may be of any help, feel free to ask! Cordially, Irna