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 Jaminia quadridens Francia
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papuina
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Città: SAN PIETRO IN CASALE
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Inserito il - 05 settembre 2010 : 20:18:40 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

......per Sandro
Trovate assieme ad esemplari di Pseudotachea splendida tra roccia calcarea in ambiente con vegetazione erbacea-arbustiva.
A Col del La Barriere presso Alzon sud Cevennes.

Ciao Beppe



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Jaminia quadridens Francia
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Subpoto
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Città: Roma
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Inserito il - 06 settembre 2010 : 13:03:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Beppe,
In Francia stanno eseguendo una statistica per separare le due sottospecie di Jaminia:
Jaminia quadridens quadridens
Jaminia quadriden elongata

I dati sono in questa mappa.

I tuoi esemplari,almeno secondo questo lavoro dovrebbero essere attribuiti a Jamina quadridens quadridens.

Naturalmente non concordo minimamente con l'impostazione di questo lavoro essendo stato indicato in Italia il locus tipico di questa specie.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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papuina
Utente Senior


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Inserito il - 06 settembre 2010 : 23:16:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A questo punto una foto di confronto con tre "quadridens elongata" provenienti da col di Tende, versante francese.
......per essere "elongate" sono elongate!!

Beppe


Immagine:
Jaminia quadridens Francia
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ang
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Città: roma

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Inserito il - 07 settembre 2010 : 08:26:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
più che l'elongazione che può dipendere dalle condizioni ambientali più o meno favorevoli, quello che noto è una diversa struttura dell'apice, oltre che della denticolazione, che mi fa pensare che possa trattarsi di cose diverse

ciao

ang
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Subpoto
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Inserito il - 07 settembre 2010 : 10:37:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La mia obiezione non riguardava Jaminia quadridens elongata ma la presenza di Jaminia quadridens quadridens in un areale compreso tra i Pirenei e le Bocche del Rodano.
La specie fu descritta da Muller che ne designò "Italia" come locus tipico.
Nel suo soggiorno italiano Muller risiedeva a Firenze e per tradizione gli esemplari tipici delle specie da lui descritti sono quelli reperiti nei pressi di questa città.
Come tutte le specie poco mobili anche Jaminia e soggetta al fenomeno cosiddetto di "radiazione" causato sia dalla deriva genetica delle popolazioni che dagli eventi geologici che hanno caratterizzato l'area dal miocene fino ai nostri giorni.
Di questi ultimi eventi la teoria di Alvarez sulla deriva delle placche è il più rilevante.
Tornando alle popolazioni francesi si nota che la differenza tra le due forme è notevole,probabilmente sono specie diverse, ma difficilmente la forma occidentale può essere in relazione con le popolazioni toscane essendoci la supposta sottospecie elongata a separarle.
I fenomeni di radiazione non procedono a salti a meno di trasporti antropici.
Voglio tentare una possibile interpretazione delle Jaminia francesi,l'origine di queste due forme si può essere generata proprio con la separazione fisica delle popolazioni conseguente al distacco delle placche,da quel momento la popolazione pirenaica e quella delle Alpi Marittime si sono evolute indipendentemente riconquistando territorio verso l'interno della Francia.
La presenza di aree di sovrapposizione fa supporre che siano specie diverse ma le variazioni conchigliari ed anatomiche che si sono scarsamente differenziate nel tempo non consentono di separarle con certezza.
La diversa storia evolutiva delle popolazioni toscane rende molto improbabile che tra queste e le popolazioni pirenaiche ci sia una grande affinità genetica, in questo senso ritengo non corretto considerare tipiche queste ultime popolazioni.

Questo esempio è molto chiarificatore per evidenziare quanto l'uso improprio delle sottospecie non collegate ad un areale certo può generare confusione.
Nel compilare le checklist questo fenomeno è apparso molto evidente,la sottospecie tipo è quasi sempre presente affiancata da sottospecie locali,questo significherebbe che le specie tipo dovrebbero avere un vastissimo areale a macchie di leopardo in cui sono incastonate varie sottospecie, questo mi sembra un assurdo biogeografico.




La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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