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 bidens - papillaris. La saga continua
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ang
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Città: roma

Regione: Lazio


11309 Messaggi
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Inserito il - 29 gennaio 2016 : 18:30:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
come promesso inserisco un po' di link per ricostruire la vicenda:
innanzitutto la famigerata tavola del gualtieri da una copia della biblioteca di mayr (v. qui e qui)

poi i tre passaggi che ho raccontato nel mio ultimo messaggio

case 3319:

Helix papillaris Müller, 1774 (currently Papillifera papillaris: Mollusca, Gastropoda): proposed conservation of the specific name, di Giusti & Manganelli (2005, v. qui)

commenti:

1–3. Welter-Schultes; Hölling; Gittenberger (2006, v. qui)
4. Kadolsky (2006, v. qui)
5. Giusti & Manganelli (2006, v. qui)

opinion 2176: Helix papillaris Müller, 1774 (currently Papillifera papillaris: Mollusca, Gastropoda): specific name not conserved (2007, v. qui)


designazione del neotipo di Turbo bidens: Turbo bidens Linnaeus 1758 (Gastropoda: Clausiliidae) misidentified for 250 years, di Kadolsky (2009, v. qui)


case 3581: Turbo bidens Linnaeus, 1758 (Mollusca, Gastropoda, CLAUSILIIDAE): request for setting aside the neotype designated in 2009, di Welter-Schultes (2012, v. qui)

commenti:

1. Kadolsky (2012, qui)
2. Welter-Schultes (2012, v. qui)
3. Nordsieck (2013, v. qui)
4. Kadolsky (2013, qui)

opinion 2355: Turbo bidens Linnaeus, 1758 (Gastropoda, CLAUSILIIDAE): request to set aside the neotype not granted (2015, qui)


Messaggio originario di fern:

Penso che Linneo abbia raggruppato tutte le Clausilie a lui note in 2 specie: Turbo bidens “con 2 denti” e Turbo perversus “senza denti”. Ciò spiega il mancato riferimento ad un carattere tanto evidente e unico come la sutura di P. papillaris: perché avendo messo insieme più specie quel carattere non era per lui diagnostico, salvo che mediamente un gruppo era "più crenato" dell’altro: di qui l’ambiguità della descrizione originale.
Questa interpretazione si accorda pienamente con quanto scrisse Hanley (Ipsa Linnaei Conchylia, 1855) che osservò la collezione di Linneo e riferì che nel contenitore etichettato Turbo bidens c’erano 3-4 specie diverse, una delle quali era P. papillaris. D’altronde, come possiamo credere che Linneo, che era in corrispondenza con tanti naturalisti di varie parti d’Europa e non solo, avesse visto solo 2 specie di clausilie, in tanti anni?
Questa che ho esposto è solo un’opinione, che si accorda molto bene con i fatti ma che non posso dimostrare, così come nessun’altro ha potuto dimostrare la sua, men che meno Kadolsky.


su questo non mi trovi d'accordo; per puro caso queste sono state le prime due clausilie in cui mi sono imbattuto da ragazzino; nonostante all'epoca non ci fosse nulla di accessibile per un appassionato di malacologia continentale, non ho mai pensato che potessero appartenere alla stessa specie; insomma se perfino un adolescente si era accorto di questa differenza, voglio pensare che il grande linneo avesse ben chiara la distinzione tra le due specie
chiudo quotando l'ultimo passaggio che mi trova pienamente d'accordo

Messaggio originario di fern:
Proprio perché è impossibile stabilire la verità, come dimostrano 2 secoli e più di inutili dispute, e perché il termine bidens è sempre stato ambiguo, tant’è che chi lo usa deve spiegare se intende Papillifera papillaris, o Cochlodina laminata, adesso pure Cochlodina incisa, l’unica azione sensata era quella proposta da Giusti e Manganelli: rendere indisponibile il nome di Linneo, garantendo così chiarezza e stabilità della nomenclatura.

ciao

ang



Anche se nessuno di noi sa esattamente dove sta andando o dove andrà a finire.....comunque lascerà la sua indelebile striscia di bava (Beppe/papuina)
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garagolo
Moderatore


Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
Prov.: Pisa

Regione: Toscana


3459 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 gennaio 2016 : 20:10:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Eccellente compendio Angelo !

Quoto in toto anche le tue considerazioni, ovviamente l'ultima ma anche quella relativa alla poca plausibilità che Linneo potesse aver considerate le due specie come unica entità, del resto giustamente afferma Fernando :
"Questa che ho esposto è solo un’opinione, che si accorda molto bene con i fatti ma che non posso dimostrare, così come nessun’altro ha potuto dimostrare la sua, men che meno Kadolsky."
Resteremo nel dubbio e con l'amaro in bocca in quanto, sempre come affermato da Fernando: "l’unica azione sensata era quella proposta da Giusti e Manganelli: rendere indisponibile il nome di Linneo, garantendo così chiarezza e stabilità della nomenclatura."




Ale


"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più sicuro" (Umberto Eco)
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Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


9022 Messaggi
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Inserito il - 30 gennaio 2016 : 14:32:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Ho letto il lavoro di Kadolsky e nonostante le incertezze evidenziate nei precedenti interventi ha il merito di stabilizzare la nomenclatura e risolve anche il problema di Cochlodina incisa.
Esaminando le tavole del Gualtieri si può notare che l'autor non illustra due ma tre specie.

La fig C illustra una Cochlodina, molto in dubbio se si tratti di C.incisa o C.laminata ma considerando le difficoltà che abbiamo a separarle anche con gli esemplari in mano non penso che l'autore le vedesse come specie distinte.

La figura D rappresenta una Charpentieria itala punctata come si desume dalla descrizione e dalle dimensioni.

La fig. E solamente sembra illustrare una papillifera papillaris.

Probabilmente Linneo descrisse il suo Turbo bidens avendo presente le popolazioni nordiche e l'illustrazione della tav IV fig. C di Gualtieri.

Considerando che la C.laminata nei dintorni di Firenze vive solo a quote elevate è probabile che il Gualtieri disponesse proprio di esemplari di C.incisa presenti a basse quote, questo è avvalorato dalla notazione:"ore denticulato" che non compare per le altre specie descritte, ciò fa pensare che prese in considerazione le pliche palatali e le intermedie che risultano ben visibili in C.incisa. Questa osservazione non fu ripresa da Linneo che probabilmente non conosceva la specie ma aveva in mente la C.laminata nordeuropea. Comunque l'indicazione Europa meridionale ci da un'indicazione che la specie debba riferirsi proprio all'esemplare illustrato dal Gualtieri.

Anche se persistono notevoli dubbi sul pensiero di Linneo per fini pratici è preferibile l'opinione di Kadolsky che ci da un punto di riferimento preciso per questa specie (per la quale avrei preferito il taxon di Clessin C.adamii) rispetto ad attribuire i nome linneiano a C.incisa.




La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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