Un bell'esempio di mimetismo, quello messo in atto da questa specie, che rappresenta un caso di mimetismo in senso stretto (detto fanerico) ed in particolare del cosidetto "mimetismo batesiano" , dal nome del naturalista inglese che per primo nel 1862 osservò e descrisse questo fenomeno: Henry Bates.
Spesso osservabile in molte specie di ditteri (in particolare nei Syrphidae) a colorazione gialla e nera che imitano Imenotteri vespidi, il mimetismo batesiano è quello che si realizza quando una specie, commestibile e senza particolari protezioni, ne imita un’altra, non commestibile perché maleodorante o velenosa e provvista di organi di difesa.
La specie mimetica debole sfrutterebbe (il condizionale è d’obbligo) così a proprio vantaggio il timore o la repulsione che la seconda induce nei predatori.
Ma quello che mi ha impressionato maggiormente e che non posso mostrarvi con una foto, è stata una scena cui ho assistito.
Una
C. chrysocoma se ne stava tranquilla a bottinare su un fiore, quando è arrivata in volo una comune ape (
Apis mellifera). Senza pensarci su un attimo, il nostro coraggioso dittero ha continuato ad interpretare alla grande il suo ruolo di "falso imenottero" e invece di darsela a gambe, si è alzato brevemente in volo e ha puntato dritto contro la malcapitata ape con un fare così deciso da convincerla e costringerla ad abbandonare il campo. Dopo è ritornata tranquilla a posarsi sulla sua margherita.
Un'imitazione dunque che non si esaurisce nei soli aspetti somatici, ma che continua anche negli atteggiamenti

Posto un'ultima immagine in cui ho messo fianco a fianco l'imenottero imitato (Chalicodoma sp) e il dittero imitatore Cheilosia chrysocoma, per poterne apprezzare meglio somiglianze e differenze.[/left]
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Marcello