Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
Scendendo verso Roma dopo il giro "ricognitivo" per l'agriturismo, ci siamo fermati lungo il rio Fiume (cercavo anche il bruco di Aldo - l'arctide ignoto -, che ovviamente non ho trovato ) un paio di volte ad alzare sassi, dato che fuori dai sassi non volava una mosca (eccetto qualche Nymphalis polychloros)
Ecco, in questo primo post ho già messo una specie, per i carabi devo aprirne un altro...
Paolo Mazzei
Modificato da - vladim in Data 16 giugno 2018 14:48:03
Inserito il - 18 marzo 2006 : 22:16:11
Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Carabidae Genere: Lamprias Specie:Lamprias fulvicollis
... dicevo, con Diego abbiamo passato un un po' di tempo ad alzare sassi, ed ecco quello che è venuto fuori (sono molto ignorante in carabidi, ho tentato di determinare le foto usando il Volume 1 - Adephaga di du Chatenet, 2005, correggete vi prego i miei inevitabili sbagli...)
Lamprias fulvicollis
Paolo Mazzei
Modificato da - Velvet ant in data 12 settembre 2006 08:50:21
Inserito il - 18 marzo 2006 : 22:22:34
Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Carabidae Genere: Epomis Specie:Epomis circumscriptus
Questo è un Chlaenius, potrebbe essere il circumscriptus, correva come un matto e sono riuscito a fare due foto prima che sparisse, dalla seconda (sfocata, non la metto) si vedono meglio i riflessi verdi sulla testa
Paolo Mazzei
Modificato da - gomphus in data 28 febbraio 2010 18:27:20
Inserito il - 18 marzo 2006 : 22:50:47
Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Carabidae Genere: Brachinus Specie:Brachinus italicus
E per finire coi carabidi, un Brachinus, ignoro la specie (avrei detto crepitans, ma non mi torna il colore delle antenne)
secondo du Chatenet, nonostante i Brachinus siano comuni e diffusi, con tante specie, in tutta Europa, non si sa praticamente nulla dei loro stadi larvali...
Paolo Mazzei
Modificato da - gomphus in data 11 dicembre 2009 19:59:19
Dovresti uscire dall'ufficio più spesso Paolo ! Foto stupende, ma non è da meravigliarsi, quando esperienza si incontra con tecnologia di prima livello. Devo assolutamente fare qualche giro in questa zona, trooooopo bella.
E' un post di molto tempo fa, ma i Carabidi sono il mio debole...Quelli del Lazio, poi, sono una indimenticata passione giovanile. Le foto sono tutte belle ed anche determinate bene! Due appunti: secondo me il Carterus è il C. dama Rossi perchè io gli vedo le "ali" sul lato superiore delle mandibole. Il Brachynus, che ha elitre bruno-picee, è forse l'italicus Dej. che in Lazio è (era) abbastanza diffuso. Ciao (aug)
Giusto domenica mi sono fermato più o meno in quella zona (poco lontano dal casello di S. Marinella) e ho notato che è il "paradiso dei sassi". Ce ne sono tantissimi, piatti e frastagliati, ideali per fare da ricovero a tanti animali. In mezz'ora ho incontrato 2 scolopendre cingolate, ma non ho fatto in tempo a fotografarle decentemente. In questa foto, anche lei molto modesta, c'è il classico Ocypus e una larva "clandestina" nel senso che me ne sono accorto solo guardando la foto a casa. Non saprei se sia di lepidottero o di tipulide. Comunque, un posto da tornarci quanto prima...
ho finalmente trovato il tempo, fra un acciacco e l'altro , per rivedere questo post
il Carterus, come mi hanno correttamente segnalato , non è un C. fulvipes, bensì un bel maschio di Carterus dama
nuovo per il forum
e il Brachinus sp. è un Brachinus italicus, mi avava lasciato un po' perplesso, ma era un effetto della prospettiva
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare
No, questo non è un Carterus dama: ha un corno cefalico, non due espansioni sulle mandibole. Da quello che si vede nella seconda foto può essere un Carterus (Sabienus) tricuspidatus Fabricius perchè ha il primo articolo delle antenne lungo quanto il terzo. Può essere solo lui oppure il C. (S.) calydonius Rossi in cui il primo articolo sarebbe più lungo. Il calydonius (più raro) di solito ha anche il cornetto bifido in punta ed è un po' più grande. Comunque una bestiola interessante e molto curiosa di aspetto. Tutti questi sono apparentemente granivori, cosa che è stata collegata alla presenza di appendici (corna) cefaliche, non so con quanto senso.
Prediction is very difficult, especially about the future (Niels Bohr) Augusto
Modificato da - aug in data 28 febbraio 2010 09:46:13
beh, visto che questo post riguarda nel complesso i carabidi della tolfa, direi che può stare anche qui
e a questo punto, stavo pensando che, considerando il carattere che il post ha assunto, forse sarebbe meglio spostarlo in "passeggiate entomologiche", voi che ne direste ?
nel frattempo, ne approfitto per ritoccare un'imprecisione ... quello di paolo è effettivamente il circumscriptus, che però attualmente è un Epomis, non un Chlaenius
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare