Autore Risposta: CIACCA
Inserita il: 21 ottobre 2009 21:31:23
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Mi permetto di "rovinare" la splendida foto di Giuseppe per aggiungere un qualche dato toponomastico con le relative quote e aggiungere qualche curiosità.

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La via Normale di salita è completamente nel versante opposto rispetto a quest'ultima foto propostaci da Marz, dalla parte del rifugio Alba Maria de Luca più noto come rifugio Venezia che è nascosto dal massiccio.
Dal Rifugio si sale per qualche centinaio di metri per il ghiaione che ci conduce alla forcella di Croda Rossa per abbandonarlo e imboccare la cengia di Ball; cengia pressochè orrizzontale con uno sviluppo di circa 800 metri che si conclude nel ghiaione che conduce al Vant e quindi alla cima.
Un'altra via di salita è per la cengia di Ghromann che si sviluppa dalla fisura fino al Ghiaione citato prima.
Un'ulteriore cengia è quella di Giacin-Cesaletti che origina poco sotto la Forca Rossa e che ci è stata proposta da Alessadro.
Il primo salitore ufficiale del Pelmo fu Jonathan Ball, alpinista irlandese il 19 settembre 1857 insieme ad un cacciatore locale.
Jonathan Ball fu Marito di Elisa Parolini, figlia di Alberto Parolini, noto botanico Vicentino.
Il Gruppo speleologico del CAI di Schio (VI) ha dedicato a Elisa Parolini uno degli abissi del Monte Pelmo.
Per la precisione nel Vant del Pelmo si aprono almeno tre cavità molto profonde che sono state esplorate appunto dagli speleologi vicentini con dei campi speleologici durati qualche settimana nell'estate del 2002.
Se avrò la pazienza di frugare tra qualche migliaio di DIA posterò le foto di uno degli abissi, il cui ingresso avrà un diametro di almeno una quindicina di metri, e si trova nelle vicinanze del sentiero che conduce alla vetta e che in primavera ed estate a volte ci regala un lago effimero in quanto è spesso tappato da neve e ghiaccio.

Ciao Christian